23 Marzo 1973: Bruce Springsteen apre per Lou Reed

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23 Marzo 1973 – PALACE CONCERT THEATRE, PROVIDENCE

SPECIAL GUEST

BRUCE SPRINGSTEEN

Bruce e quella che poi diventerà la E Street Band aprono per l’headliner Lou Reed e la sua backing band The Tots

Ricordiamo un episodio che lega il grande artista a Bruce Springsteen.

Lou Reed era pienamente affermato quando Springsteen si affacciava sulla scena di New York nei primi anni ‘ 70. Il 23 Marzo 1973 Bruce Springsteen e The E Street Band aprono il concerto di Lou Reed e The Tots al Palace Theatre di Providence, RI. Nel luglio dello stesso anno Springsteen si esibisce al Max’s Kansas City, di New York dividendo il cartellone con un’altra band emergente: Bob Marley & The Wailers. Tra il pubblico Alice Cooper, Patti Smith, Garland Jeffryes, Steve Van Zandt e Lou Reed, che osserva quel giovane promettente e apprezza.  In seguito Lou Reed dirà “E’ davvero uno straordinario performer. Mi  piacciono molto le scenette che improvvisa con Clarence e tutto il resto, compreso le grandi intro parlate”. Ma il contatto più significativo avvenne quasi casualmente nell’ottobre del 1977, quando Bruce partecipò come voce parlante in Street Hassle (nella sezione “Slipaway”), la canzone che dà il titolo all’ottavo album solista di Lou Reed. E’ lo stesso Reed che spiega come capitò il coinvolgimento di Bruce, durante l’intervista pubblicata nella rivista Rolling Stone (4 maggio 1989), rilasciata al  giornalista David Fricke. «Pensammo che sarebbe stato divertente. E infatti, il risultato sembrava credibile. Bruce si trovava nello stesso studio, il Record Plant, e quel pezzo non usciva fuori. Così il tecnico del suono mi suggerì “perché non chiedi a Bruce di farlo?” Era davvero in grado di farlo. Così glielo abbiamo chiesto e lui lo anche ha riscritto un po’».

E così, STREET HASSLE, o almeno la parte di Springsteen -dal 09.02 al 09.39- (N.B.: non compare nei credits a causa delle continue battaglie legali all’epoca intraprese tra Bruce e l’ex manager Mike Appel) , venne registrata nell’ottobre 1977 quando entrambi gli artisti erano impegnati, ognuno sulla propria strada ma nel medesimo studio di registrazione, a cercare la bellezza “ai margini della città”. Reed spiegò a Fricke che fu Springsteen a riscrivere l’ultima riga, alterando in parte la citazione che al contrario Reed aveva ripreso pedissequamente dalla sua Born To Run. “Era stata scritta pensando a lui, avevo ripreso il titolo del suo pezzo”.

Lou Reed e Bruce Springsteen – Madison Square Garden 13 dicembre 1987

Ecco il testo:

Well hey, man, that’s just a lie
It’s a lie she tells her friends
‘Cause the real song, the real song
Where she won’t even admit to herself
The beatin’ in her heart
It’s a song lots of people know
It’s a painful song
A little sad truth
But life’s full of sad songs
Penny for a wish
But wishin’ won’t make you a soldier.
With a pretty kiss for a pretty face
Can’t have it’s way
Y’ know tramps like us, we were born to pay

Traduzione:

Be’ ragazzo, è solo una bugia
È una bugia che lei racconta agli amici
Perché la vera canzone, la vera canzone
Che lei non ammetterà mai a se stessa
è nel battito del suo cuore
È una canzone che tante persone conoscono
Una canzone dolorosa
Una piccola triste verità
Ma la vita è piena di canzoni tristi
Un penny per un desiderio
Ma desiderare non ti renderà guerriero
un bel bacio per un bel viso
Non si può avere in questo modo
Perché lo sai, vagabondi come noi, sono nati per pagare

Nel 1978 Bruce si recò ad assistere ad uno di quei mitici show che Reed dal 17 al 21 maggio tenne al Bottom Line (il leggendario club nel Greenwich Village a Manhattan) e che in seguito sarebbero stati ufficialmente raccolti nello splendido Live Take No Prisoners. Furono concerti spettacolari con alternanze di musica, parole, urla del pubblico, pause improvvise e versioni delle canzoni dilatate all’infinito. Durante l’introduzione a “Walk on the Wild Side”, Lou Reed riconobbe Bruce tra i presenti, lo salutò pubblicamente (3:39) dicendo: “Ciao Bruce. Springsteen è uno ok. Ha la mia assoluta approvazione, penso che lui sia davvero favoloso. Notate il modo in cui i critici ora stanno dalla sua parte dopo che gli sono stati così addosso, giusto?”. Non si ha l’assoluta certezza ma pare che Reed abbia poi invitato Springsteen sul palco per eseguire le sue parti parlate su STREET HASSLE, ma che Springsteen ridendo declini l’invito. Durante uno scambio con il pubblico durante la canzone al minuto 06.26, si può sentire la voce di Bruce.

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