Accadde oggi!
Da oggi, 27 settembre 2016, Born To Run è ufficialmente nelle librerie a disposizione dei fans che, da mesi e mesi, fremono per averlo. Potremo finalmente riporre nello scaffale le biografie dei Marsh o dei Carlin, per far spazio sul comodino alla nuova bibbia degli sprigsteeniani. Lo ricordiamo, Bruce Springsteen ha lavorato alla sua autobiografia nel corso degli ultimi sette anni, iniziando nel 2009, dopo lo show con la E Street Band durante il Super Bowl. L’ha fatto personalmente, senza alcun ghostwriter, mettendo a nudo le sue paure, la sua umanità, le sue ambizioni con la sincerità e la credibilità che hanno sempre contraddistinto tutta la sua produzione musicale e la sua vita di uomo e artista. E, infatti, in Born to Run Bruce racconta la sua vita artistica e privata partendo dalla sua giovinezza a Freehold e passando per tutti i luoghi e tutte le componenti – anche il disagio – che nel tempo hanno alimentato la sua immaginazione. Parla del suo sogno di diventare musicista, dei suoi esordi nei bar ad Asbury Park e dell’ascesa con la E Street Band. Con candore disarmante racconta anche per la prima volta la storia delle sue personali lotte, anche intime, come quelle contro un padre che non credeva in lui o quelle contro la sua personale depressione. Springsteen d’altronde nel suo libro scrive «in un progetto come questo lo scrittore fa una sola promessa, quella di svelare al lettore la propria mente». E ancora una volta, ha saputo mantenere fede al suo impegno.
Bruce è anche un umano