ROMA – Un viaggio nel cuore della creativita’ di Bruce Springsteen, uno degli ultimi simboli del Grande Sogno americano. Il cantante ha presentato alla quinta edizione del Film Festival di Roma The Promise: the Making of Darkness on the Edge of Town, che ha offerto l’opportunita’ di seguire passo passo la lavorazione dell’album che nel 1978 ha permesso al Boss di mettere le basi per il suo mito.
Bruce al FILM FESTIVAL di Roma
Ho saputo dell’arrivo di Bruce a Roma dalla televisione, ma i biglietti che avevo io non erano per il 1°nov .
Però mi sono catapultata sotto la pioggia per andare ad aspettarlo al red carpet con il mio striscione preparato all’ultimo minuto, un cd per l’autografo, ma soprattutto la mia lettera, quella che avevo scritto già da un po’ e non sapevo quando e come avrei potuto fargli avere.
Il mio sogno sarebbe stato di dargli quella lettera guardandolo negli occhi: una pretesa non da poco!! Ma sognare non costa niente…
Mi sono messa lì davanti alle transenne con tantissima speranza ma senza illusione e, ripercorrendo le parole di Nicoletta, “c’era una volta in America” ci fa battere forte il cuore, perchè anunciava Bruce: incredibile per me essere lì proprio dove sarebbe passato lui, io che l’avevo veramente scoperto solo da 1 anno, eppure sentivo di amarlo come il migliore amico di sempre, il più affettuoso dei fratelli.
Ma dove si sarebbe fermato?
Le urla. L’amore della gente lo potevi sentire forte; lo vedo scendere dalla macchina e salutare la gente, poi comincia a camminare verso di noi.
Tiro fuori la lettera dalla bustina di plastica che l’aveva protetta dalla pioggia.
Bruce arriva davanti a me e si ferma, stringe la mano di mia figlia, poi scansa il vinile di un ragazzo che aveva completamente coperto il viso di mio figlio e gli autografa lo striscione, anche a me regala un autografo su darkness, ero come paralizzata, poi mi rendo conto che i secondi stavano passando e non avrei avuto altro tempo, prendo coraggio, e gli chiedo per favore di prendere la mia lettera, lui mi guarda negli occhi la prende e se la mette in tasca, nella tasca posteriore del jeans; da quel momento la mia lettera è nelle foto.
Non credo che i miei piedi hanno toccato terra fino alla macchina.
Tutto quello che sognavo ma quasi non osavo sperare era appena successo!!!!
Avrà letto la mia lettera? Non lo so, ma lui il concerto a Roma l’ha fatto… l’ha fatto alla Grande e io l’ho aspettato con tutto il mio cuore, con tutti i miei cuori. E ancora una volta lui mi ha dato di più… uno dei miei 4 figli è salito sul palco, e ha canticchiato lì con lui.
Ragazzi che tipo!!!
Federica