Il 6 febbraio 2006 Bruce Springsteen, venne invitato a sorpresa alla cerimonia dei MusiCares, uno dei sei premi speciali dei Grammy Awards, consegnati annualmente dal 1991 dalla National Academy of Recording Arts and Sciences per lodare gli artisti per la loro produzione artistica nel settore della musica e per la loro dedizione alla filantropia. In quella occasione, il riconoscimento di “Person of the Year” venne assegnato a James Taylor, non solo musicista di fama internazionale ma anche filantropo impegnato in campagne umanitarie e ambientali. Durante la cerimonia James Taylor fu omaggiato dai suoi colleghi più stretti – tra cui Sheryl Crow, Bruce Springsteen e Carole King – protagonisti di esibizioni toccanti e intense.
Bruce per l’occasione eseguì “Millworker”, una canzone scritta da James Taylor secondo una prospettiva femminile e precisamente quella di una giovane operaia, sposata a un ubriaco e costretta a lavorare nella fabbrica tessile dopo la morte del marito per sfamare i suoi tre figli. Canta ma è infelice e invecchiata prima del tempo, senza un futuro, intrappolata nella sua vita sprecata, frutto di scelte sbagliate. Bruce quella sera durante la cerimonia, solo con chitarra e armonica, dette vita a una versione del brano “assolutamente nuova e diversa ” – come dichiarò lo stesso James Taylor – “straordinariamente intensa, sottolineando la drammaticità delle condizioni dei lavoratori.” La cerimonia fu trasmessa in TV e successivamente pubblicata su DVD.
MILLWORKER
(Springsteen version)
My grandfather was a sailor, he blew in off the water
My father was a farmer, and I his only daughter
I took up with a no-good millworking man from Massachusetts
Who dies from too much whiskey, and leaves me these three faces to feed
Now millwork it ain’t easy, millwork it ain’t hard
Millwork it ain’t nothing, but a boring fucking job
I’m waiting on my daydream to take me through the morning
And put me in my coffee break where I can eat my sandwich and remember
That it’s me and my machine for the rest of the morning
And the rest of the afternoon, and the rest of my life
Now my mind begins to wander to the days back on the farm
I can see my daddy smiling, I can feel myself swinging on his arm
I hear my grandpop’s stories of the storms out on Lake Erie
Where vessels and cargoes and fortunes and the lives of young sailors were lost
Yeah but it’s me, it’s my life’s been wasted, and I have been the fool
To let this manufacturer use my body for a tool
I’ll ride home in the evening staring at my hands
Swearing to my sorrow that a young girl ought to stand a better chance
So I may work your mills just as long as I am able
Though I’ll never meet the man whose name is on the label
Still it’s me and my machine for the rest of the morning
For the rest of the afternoon, and on and on, for the rest of my life