Bruce Springsteen e il Cinema, un film al giorno: OUT OF THE PAST

Bruce Springsteen non si limita a fare musica. Bruce compone colonne sonore per i fotogrammi delle nostre complicate esistenze, per le immagini che scorrono nei nostri ricordi o che prefigurano i nostri sogni. Springsteen è la lezione che una grande musica trascende il suono stesso, tocca le corde più intime e si espande nella mente creando o rievocando visioni… visioni pronte a danzare “across the porch as the radio plays”.

Sezione 1: Il Cinema nelle canzoni di Springsteen

Questa sezione è dedicata ai film che, per esplicita dichiarazione di Springsteen, hanno alimentato il suo immaginario poetico, a partire dalle pellicole dei grandi maestri degli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta – il noir, il western, i capolavori di Capra, Ford, Kazan – fino alle opere degli anni Settanta, da “L’Ultimo Spettacolo” di Bogdanovich, a “Badlands” e ai capolavori di Martin Scorsese.

4. OUT OF THE PAST / LE CATENE DELLA COLPA – USA (1947) – Director: Jacques Tourneur

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Bruce Springsteen e il Cinema, un film al giorno: THIS GUN FOR HIRE

Bruce Springsteen non si limita a fare musica. Bruce compone colonne sonore per i fotogrammi delle nostre complicate esistenze, le immagini che scorrono nei nostri ricordi o che prefigurano i nostri sogni. Springsteen è la lezione che una grande musica trascende il suono stesso, tocca le corde più intime e si espande nella mente creando o rievocando visioni… visioni pronte a danzare “across the porch as the radio plays”.

Sezione 1: Il Cinema nelle canzoni di Springsteen

Questa sezione è dedicata ai film che, per esplicita dichiarazione di Springsteen, hanno alimentato il suo immaginario poetico, a partire dalle pellicole dei grandi maestri degli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta – il noir, il western, i capolavori di Capra, Ford, Kazan – fino alle opere degli anni Settanta, da “L’Ultimo Spettacolo” di Bogdanovich, a “Badlands” e ai capolavori di Martin Scorsese.

3. THIS GUN FOR HIRE / IL FUORILEGGE – USA 1942 – Director: Frank Tuttle

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Accadde oggi! 25 marzo 1979, Springsteen assiste allo show dei Ramones

Bruce Springsteen at the Fast Lane in Asbury Park on March 25, 1979, watching The Ramones, Billy Smith Collection

25 Marzo 1979, The Fast Lane, Aabury Park, NJ.

Bruce Springsteen at the Fast Lane in Asbury Park on March 25, 1979, watching The Ramones, Chuck Yopp Collection

Bruce Springsteen si recò allo spettacolo dei Ramones. Non si unì a loro sul palco ma trascorse un po’ di tempo con il gruppo nel backstage. Leggi tutto “Accadde oggi! 25 marzo 1979, Springsteen assiste allo show dei Ramones”

Bruce Springsteen e il Cinema, un film al giorno: THE GRAPES OF WRATH

Bruce Springsteen non si limita a fare musica. Bruce compone colonne sonore per i fotogrammi delle nostre complicate esistenze, le immagini che scorrono nei nostri ricordi o che prefigurano i nostri sogni. Springsteen è la lezione che una grande musica trascende il suono stesso, tocca le corde più intime e si espande nella mente creando o rievocando visioni… visioni pronte a danzare “across the porch as the radio plays”.

Sezione 1: Il Cinema nelle canzoni di Springsteen

Questa sezione è dedicata ai film che, per esplicita dichiarazione di Springsteen, hanno alimentato il suo immaginario poetico, a partire dalle pellicole dei grandi maestri degli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta – il noir, il western, i capolavori di Capra, Ford, Kazan – fino alle opere degli anni Settanta, da “L’Ultimo Spettacolo” di Bogdanovich, a “Badlands” e ai capolavori di Martin Scorsese.

2. THE GRAPES OF WRATH / FURORE  – USA (1940) – Director: John Ford Leggi tutto “Bruce Springsteen e il Cinema, un film al giorno: THE GRAPES OF WRATH”

Springsteen in prima linea con un video per combattere la pandemia

“Dobbiamo impegnarci tutti e cominciare a curarci restando a casa”, afferma Bruce Springsteen in un nuovo video per il Pandemic Relief Fund del New Jersey appena creato. Insieme ad altri artisti del New Jersey [Bon Jovi, Jon Stewart, Stephen Colbert, Whoopi Goldberg, Danny DeVito (che parla con “Pink Cadillac” di Springsteen in sottofondo), Carli Lloyd, Charlie Puth e la First Lady dello stato, Tammy Murphy], Bruce lancia dunque il suo appello per invitare alla responsabilità ma anche alla solidarietà in questi tempi difficili in cui ogni piccolo gesto può significare molto.

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Bruce Springsteen e il Cinema, un film al giorno: American Madness

Bruce Springsteen non si limita a fare musica. Bruce compone colonne sonore per i fotogrammi delle nostre complicate esistenze, le immagini che scorrono nei nostri ricordi o che prefigurano i nostri sogni. Springsteen è la lezione che una grande musica trascende il suono stesso, tocca le corde più intime e si espande nella mente creando o rievocando visioni… visioni pronte a danzare “across the porch as the radio plays”.

Sezione 1: Il Cinema nelle canzoni di Springsteen

Questa sezione è dedicata ai film che, per esplicita dichiarazione di Springsteen, hanno alimentato il suo immaginario poetico, a partire dalle pellicole dei grandi maestri degli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta – il noir, il western, i capolavori di Capra, Ford, Kazan – fino alle opere degli anni Settanta, da “L’Ultimo Spettacolo” di Bogdanovich, a “Badlands” e ai capolavori di Martin Scorsese.

  1. AMERICAN MADNESS (“La follia della metropoli”) – Frank Capra, USA 1932

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23 Marzo 1973: Bruce Springsteen apre per Lou Reed

Accadde oggi!

23 Marzo 1973 – PALACE CONCERT THEATRE, PROVIDENCE

SPECIAL GUEST

BRUCE SPRINGSTEEN

Bruce e quella che poi diventerà la E Street Band aprono per l’headliner Lou Reed e la sua backing band The Tots

Ricordiamo un episodio che lega il grande artista a Bruce Springsteen.

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21 Marzo 1994: Bruce Springsteen vince il premio Oscar

La trama del film – quella di un giovane avvocato malato di Aids che fa causa ai propri datori di lavoro dopo il suo licenziamento senza giusta causa- rischiava di essere molto lontana dal gusto dell’americano medio che andava, al contrario avvicinato alla tematica e messo davanti alle proprie paure e pregiudizi. A tal fine, Jonathan Demme cerca di coinvolgere nel progetto artisti che il pubblico ama e dei quali si fida incondizionatamente. Si rivolge dunque a Neil Young e a Bruce, chiedendo a entrambi di scrivere una canzone adatta alla storia del film. Springsteen ricorre a una batteria elettronica programmata in stile hip-hop e a un sintetizzatore che conferirà al pezzo un suono piuttosto glaciale e quel tocco urbano adatto all’atmosfera introspettiva del racconto. Leggi tutto “21 Marzo 1994: Bruce Springsteen vince il premio Oscar”