08-09-1988 – STADIO COMUNALE, TORINO – “Amnesty International – Human Rights Now!” tour

Accadde oggi!

TORINO In sessantamila per applaudire i magnifici sei del rock e per unirsi alla loro universale protesta contro tutte le dittature, palesi e nascoste, che ancora oggi affliggono vaste aree del Pianeta. Il grande concerto itinerante, organizzato da Amnesty International, è approdato ieri a Torino in un caldo pomeriggio di fine estate con le prestigiose voci di Peter Gabriel, Bruce Springsteen, Sting, Tracy Chapman, Youssou N’ Dour e Claudio Baglioni. Leggi tutto “08-09-1988 – STADIO COMUNALE, TORINO – “Amnesty International – Human Rights Now!” tour”

Bruce Springsteen: il live ufficiale del mese è ″ ROMA 2006 – Seeger Sessions tour

Official concert recording available for purchase in multiple formats, including CD and high definition audio, from Springsteen’s official live download site at live.brucespringsteen.net.

Dal vivo Bruce Springsteen non ha rivali. Lo dimostrò anche nel concerto del 10 ottobre 2006 a Roma, ultima tappa del suo lungo tour italiano che, come molti ricorderanno, fu assai diverso da quelli tenuti durante la sua lunga carriera che gli erano valsi il riconoscimento di simbolo del rock’n’roll. Come lui stesso ebbe modo di raccontare, l’atmosfera che portava sul palco in quel tour del 2006 era quella delle feste di campagna, la stessa che pervadeva “We Shall Overcome”, il suo album in cui rendeva omaggio alla musica di Pete Seeger.

Leggi tutto “Bruce Springsteen: il live ufficiale del mese è ″ ROMA 2006 – Seeger Sessions tour”

25 agosto 1975: pubblicato il mitico album BORN TO RUN

La storia del rock è passata per “Born To Run”. Ci è passata e si è arricchita. Era il 1975 e Springsteen aveva già pubblicato due album di notevole spessore ma, nonostante ciò, non era ancora stato notato dal grande pubblico. Springsteen aveva avuto campagne promozionali in cui veniva indicato come il “Nuovo Dylan” in occasione dell’uscita del primo LP e come il “Poeta della strada” in occasione della pubblicazione del secondo. Che se ne rendesse conto o no, con due album ancora “aspri” alle spalle, la risposta alla presunta grandezza di Springsteen era tutta affidata al terzo disco. Leggi tutto “25 agosto 1975: pubblicato il mitico album BORN TO RUN”

Springsteen rumours: in arrivo un nuovo album per Natale

Sempre più insistenti e credibili i rumours di un nuovo album del Boss. Si tratterebbe addirittura di un doppio di covers soul previsto, secondo le prime indiscrezioni, quest’autunno o più verosimilmente verso Natale. La registrazione sarebbe cominciata già nel dicembre 2021, come si deduce da un post di Curtis King Jr. – membro della Sessions Band, vocalist nell’album High Hopes e in tour con la E Street Band come corista dal 2009 al 2014- che, con un selfie insieme a Debbis Collins e Deb McDuffie, annunciava direttamente dalla casa di Bruce : “Grande divertimento oggi… I ragazzi di nuovo insieme. Dopo anni insieme al microfono, ci riuniamo per fondere ancora una volta le nostre voci”. L’uscita del doppio album sarà probabilmente accompagnata da una serie di spettacoli live promozionali. Non è ancora chiaro se a questo lavoro abbiano partecipato anche membri della E Street Band.

Bruce Springsteen: il live ufficiale del mese è “Brendan Byrne Arena, East Rutherford, NJ – August 19, 1984″

Live Archive propone questo mese uno show di Meadowlanddel 1984 del Born in the U.S.A. tour (album, pubblicato il 4 giugno di quell’anno), che spesso prevedeva tappe di più giorni nella stessa città. Il New Jersey, quell’estate, fu praticamente la loro residenza: dieci serate senza precedenti alla Brendan Byrne Arena di East Rutherford. Conosciuta nel corso degli anni con vari nomi – MeadowlandArena, Continental Airlines Arena, Izod Center – la zona paludosa del Jersey ospito’ infatti il Born in the U.S.A. tour a partire dal 5 agosto fino al 20 agosto. L’uscita Live di per questo mese è lo show alla Brendan Byrne Arena del 19 agosto 1984, che si unisce ai precedenti tre spettacoli usciti per la serie Live Archive. Il tour Born in the USA introdusse come sappiamo a un cambiamento soatanziale nella E Street Band: fu il primo tour dopo l’uscita di Steven Van Zandt (che farà una apparizioni come ospite al concerto del 20 agosto), sostituito come chitarrista solista da Nils Lofgren e fu aggiunta Patti Scialfa alla voce e alle percussioni.

Leggi tutto “Bruce Springsteen: il live ufficiale del mese è “Brendan Byrne Arena, East Rutherford, NJ – August 19, 1984″”

30 luglio 2002: Bruce Springsteen “The Rising”

Accadde oggi!

The Rising, uscito nel 2002, è il diciannovesimo album di Bruce Springsteen e il dodicesimo in studio.
Qualche giorno dopo gli attentati dell’11 settembre 2001, si racconta che un ragazzo, mentre stava guidando, riconobbe Bruce Springsteen che passeggiava per strada e semplicemente gli gridò: «We need you!» – abbiamo bisogno di te. In quei giorni difficili per gli Stati Uniti una delle poche cose che può dare consolazione è appigliarsi a figure di riferimento, a persone la cui arte è in grado di smuovere i sentimenti più profondi. E Bruce Springsteen rispose prontamente all’appello, dando alle stampe, di lì a meno di un anno (l’album uscì nel luglio del 2002), uno dei suoi migliori lavori di sempre: The Rising.

Leggi tutto “30 luglio 2002: Bruce Springsteen “The Rising””

Bruce Springsteen a sorpresa sul palco dei Bleachers di Jack Antonoff

Dopo i duetti nelle scorse settimane con i Coldplay e Paul McCartney, Bruce Springsteen è tornato a sorpresa sul palco unendosi ai Bleachers durante il loro concerto al Radio City Music Halldel 26 luglio a New York per cantare con Jack Antonoff sulla canzone “Chinatown”. Il brano li aveva insieme per una collaborazione ufficiale in occasione della pubblicazione dell’album “Take the Sadness out of Saturday Night” dei Bleachers nel 2021.
Antonoff, autore della canzone, decise di farla  ascoltare a Bruce e Patti nel loro studio di casa. Bruce improvvisò la seconda voce nel ritornello e Anotonoff ne rimase affascinato, così da proporgli di incidere insieme quel brano. Jack Antonoff lo definì”l’onore di una vita”: Springsteen “è l’artista che mi ha mostrato che i suoni del luogo da cui vengo hanno valore e che c’è uno spirito qui che deve essere portato in tutto il mondo”.
In un’intervista del 2017 con Pitchfork, Antonoff disse che da ragazzo si era formato con il punk ma a un certo punto scoprì che la musica di Bruce suonava come “la versione coerente di tutte quelle canzoni punk, nel modo più semplice. Tutti i contenuti erano esattamente gli stessi”. In quell’intervista disse anche: “Quello più sento vicino è quella mentalità di Springsteen nel comporre canzoni, grazie alla quale una persona ci balla e un’altra ci piange. Questa è una grande cosa del Jersey, dove è tutto così grande – che si tratti di Springsteen o della musica punk con la quale sono cresciuto –in quei testi c’è questo inferno”.

Leggi tutto “Bruce Springsteen a sorpresa sul palco dei Bleachers di Jack Antonoff”

FREEZE-OUT: le amare riflessioni di Backstreets.com

Sulla questione dei prezzi dei biglietti e sul malato sistema adottato da Ticketmaster si stanno confrontando tutto il popolo di fan e i principali siti springsteeniani. Vogliamo riportare a tal proposito la traduzione dell’articolo pubblicato da Backstreets.com che ci sembra interessante condividere su queste pagine. Molti interrogativi e nessuna risposta ancora.  Tuttavia… in Bruce we still trust, e restiamo in fiduciosa attesa.

FREEZE-OUT
Lord won’t you tell us, tell us what does it mean?

Sono le quattro del mattino e piove. Ci sentiamo vecchi ascoltando le grida dei fan che si sono sentiti traditi dalla vendita dei biglietti della scorsa settimana e ricordando come le cose fossero diverse dieci anni fa. Poiché conosciamo il nostro pubblico, i fan e ci consideriamo dei loro, non è necessario ricapitolare ora ciò che è accaduto mercoledì, quando le prevendite di Ticketmaster negli Stati Uniti per il Tour 2023 hanno lasciato molti fan di Bruce Springsteen in uno stato di scioccata incredulità. […] Chiamiamolo come vogliamo: prezzi di mercato, prezzi dinamici, prezzi in aumento, prezzi Platinum. Basta non chiamarlo The New Normal. Per favore.

Dal nostro punto di vista, questo cosiddetto modello premium, basato su algoritmi, viola un contratto implicito tra Bruce Springsteen e i suoi fan, in cui il fattore “pubblico” dell’equazione sembrava davvero importante, anzi era fondamentale. […] La scorsa settimana, troppi fan di Springsteen sono stati gettati in pasto ai lupi, scalzati via in un modo che appare tanto insondabile quanto evitabile. L’artista ha sempre affermato di comprendere il ruolo essenziale del suo pubblico. Come siamo finiti, allora, di fronte a prezzi di biglietti, in troppi casi, che hanno superato la normalità, per poi discostarsi completamente dalla realtà per ordini di grandezza? Si potrebbe dare la colpa all’inflazione, al valore di mercato o a un numero qualsiasi di fattori; ma la risposta sarebbe che non può trattarsi di “forze di mercato” quando l’offerta è intenzionalmente offuscata, quindi manipolata dalla piattaforma di distribuzione. Ma dal nostro punto di vista, si riduce alla netta differenza tra dentro e fuori. Così, tanti fan che sono sempre andati agli spettacoli, che hanno sempre fatto parte di This Thing of Ours, ora non lo possono fare, non saranno dentro, saranno esclusi semplicemente perché non possono sostenere il prezzo per vedere il Boss. I biglietti per Bruce Springsteen sono sempre stati storicamente e notoriamente difficili da ottenere. Questa è la natura della bestia: tanti che vogliono assistere al potere e alla gloria del rock ‘n’ roll e relativamente pochi posti a disposizione. Ma il problema raramente era rappresentato dai soldi. Nel corso degli anni, ci sono stati sforzi continui e chiari fatti dallo staff di Springsteen per mantenere le cose eque e il più possibile incentrate sui fan, per sventare scalper, per assicurare ai frequentatori di concerti e al fan medio la migliore possibilità a un prezzo ragionevole, in un mondo in cui i bot corrono senza controllo e gli scalpers regolano il mercato. Per decenni, Springsteen ha mantenuto i prezzi dei suoi biglietti significativamente più bassi di quanto avrebbe imposto il mercato, il che sembrava in linea con il suo marchio, le sue filosofie dichiarate, la sua fede nella comunità e la sua chiara visione di cosa doveva essere un concerto, in cui per tre ore o giù di lì – e talvolta di più – lui e la band ci hanno dato un assaggio di un mondo migliore. La tenda sulla E Street è sempre stata grande, invitante e aperta, ma che ne è della domanda che [Bruce] ha iniziato a fare nel 2012… are we missing anybody? Dopo questa settimana, sembra che la risposta sia cambiata. Cosa dovevamo pensare quando una volta superata la coda mercoledì mattina abbiamo scoperto che i biglietti – prevendite, non rivendite – venivano venduti per migliaia di dollari? In passato, non importa quanto fosse difficile conquistarsi i biglietti, la persistenza dava i suoi frutti. Ora, a quanto pare, la persistenza non fa che aumentare i livelli dell’algoritmo. Sicuramente, molti di noi pensavano che questi prezzi di migliaia di dollari non fossero né voluti né previsti. Alcuni affermano che l’algoritmo sia andato fuori controllo: siamo sicuri che ci sia mai stato questo controllo? Non ci saremmo certo aspettati che Ticketmaster esitasse a far soldi, ma sicuramente, molti avrebbero sperato che Springsteen intervenisse a bloccarlo e chiedesse adeguamenti al sistema, se non una revisione, prima della vendita successiva. Ma venerdì si sono verificate le stesse cose, lasciando i fan ancora più increduli. Recentemente – per i biglietti europei del mese scorso – abbiamo visto Ticketmaster annullare una vendita quando le condizioni lo richiedevano e riprogrammare per il giorno successivo. Quindi, se questi prezzi non sono stati intenzionali, è difficile immaginare una buona ragione che non abbia impedito il ripetersi del problema per la seconda vendita, per non parlare di una terza. […] Variety riporta statistiche fornite da Ticketmaster con una serie di cifre che non tornano del tutto, anzi che anziché chiarire lasciano perplessi. Se non altro, i dati condivisi non dicono nulla a proposito dei  prezzi scandalosi dei biglietti che i fan hanno rifiutato con orrore, ma riportano solo cosa hanno venduto. Alla fine, questi numeri ci lasciano solo con più dubbi. Il più grande è: se non piove, perché ci stiamo bagnando? In un momento in cui avevamo bisogno di speranza e promesse – con il mondo in fiamme, dopo l’escalation di inganni, avidità, paura, isolamento, conflitti razziali, violenza, “fatti alternativi”, democrazia letteralmente minacciata e una pandemia globale in corso -, ci sentiamo ulteriormente disillusi, avviliti e scoraggiati. Ma gli ideali che la musica di Springsteen propone sono ancora vivi, vero? Sia nelle tracce che in concerto, ovunque risuonino quelle chitarre? Nel nostro spirito condiviso? Se non si può rispondere sì, anche se solo per poche ore ogni tanto, allora forse la magia è davvero solo un trucco. Springsteen è stato pagato con un riscatto da re, e non abbiamo mai commentato questo. Non la vendita di 500 milioni di dollari del lavoro della sua vita, che non ci ha turbato, non i prezzi di Broadway, non lo spot della Jeep. Crediamo nel valore della sua musica, del suo lavoro; altre transazioni e le arene in cui si svolgono non sono cose che ci riguardano. Quello che succede nelle reali arene fisiche, dove Springsteen e il suo pubblico si uniscono per creare qualcosa di più grande di tutti noi –  alla quale tutti devono poter accedere a un prezzo ragionevole – è qualcosa che vale la pena per cui combattere. Perché nel rock’n’roll, come ci hanno insegnato a credere, “uno più uno fa tre”. Lo fa ancora, vero?