Dalla pubblicazione in Italia nell’autunno del 1981 del primo libro su Bruce Springsteen curata da Guido Harari, contenente i testi e le traduzioni delle canzoni dei primi cinque album, il mito del Boss è sempre alla ribalta in tutta la sua forza. Così intorno alle pubblicazioni discografiche di Bruce Springsteen si è avuta una vera e propria escalation di pubblicazioni editoriali che ha accompagnato l’escalation dirompente della sua popolarità. Scorrere quindi questa ampia quantità di libri, dalle biografie ai saggi passando per piccoli e maneggevoli testi più agili, è un’operazione assai complessa ma estremamente interessante. Questo mare magnum di pubblicazioni va dai testi biografici autorizzati e filologicamente corretti a quelli meno attendibili; dalle narrazioni dal taglio giornalistico e documentario alle raccolte aggiornate dei testi “con traduzione a fronte”; dai volumi critici che analizzano il fenomeno Springsteen in tutta la sua complessità (storica, artistica e letteraria), fino a quelli che collazionano testimonianze, esperienze personali o si propongono come utili vademecum per neofiti. Va da sé che, per conoscere a pieno la totalità degli aspetti del mito, della leggenda, della sua arte e del suo songwriting non si può prescindere dall’ascolto di tutti i dischi (bootleg compresi). Ma ogni libro, a modo suo, può fornire interessanti chiavi di lettura per una più piena comprensione della sua poetica e della sua produzione discografica, aiutandoci ad ampliare la nostra prospettiva ben oltre le nostre sensazioni o emozioni personali. Di seguito proponiamo i libri pubblicati in Italia, tra cui alcune chicche per collezionisti da non perdere assolutamente.
Nota bene: abbiamo volutamente escluso dall’indice i testi a carattere enciclopedico che, sebbene in molti casi dedichino – come è giusto – ampio spazio al Boss, non sono espressamente dedicati a lui e alla sua musica.
1. 1981 – BRUCE SPRINGSTEEN, Tutti I Testi con Traduzione a Fronte
Prima edizione a cura di Guido Harari, traduzione testi a cura di Mirka Cristina Cevoli. Primo libro su Bruce Springsteen ad essere pubblicato in Italia. La prima di altre tre (per ora) stesura pubblicata nell’autunno del 1981 include i testi di 55 brani di Bruce, ovvero tutte le canzoni dei primi cinque album + il testo di Because The Night nella versione di Patty Smith.
Collana tascabile musica n.78, 92 pagine. Biografia di Bruce stampata all’indomani della conclusione del tour di “The River”. All’interno qualche foto b/n dei concerti europei del 1981.
3. 1982 – BRUCE SPRINGSTEEN
Collana Rock: storia e musica n.5, 28 pagine, copertina con foto a colori di Bruce a Zurigo (11/4/81). Questo libretto era originariamente in vendita nelle edicole come dispensa insieme ad una cassetta CBS contenente i brani: “Blinded By The Light” “Saint In The City” “Rosalita” ” Tenth Avenue” “Jungleland” e “Darkness”. Le 28 pagine del quaderno sono una semplice introduzione all’ascolto del nastro, una operazione che coincise con l’uscita di Nebraska nell’autunno del 1982.
4. 1983 – BRUCE SPRINGSTEEN – NATO PER CORRERE
Traduzione a cura di di Pina Di Pietro e Maurizio Iorio, titolo originale “Born To Run: the Springsteen story”, 386 pagine. Preceduta dalla sua fama di bestseller internazionale veniva finalmente pubblicato anche in Italia. Aggiornato a tutto il tour di The River. Una lettura fondamentale per ogni fan di Bruce con oltre un centinaio di foto di importanza pari alla narrazione.
5. 1984 – BRUCE SPRINGSTEEN Ticket to the promised land
Numero speciale di Francesco Coli creatore della fanzine “Rosalita. Testi inediti
6. 1984 – BRUCE SPRINGSTEEN – INTERVISTE, TESTI INEDITI, DISCOGRAFIA
di Francesco Coli creatore della fanzine “Rosalita. Discografia e bootlegografia accuratissime. Uscito all’indomani di Born In The U.S.A. ottimo contributo italiano alla bibliografia springsteeniana.
7. 1984 – BRUCE SPRINGSTEEN – NATO PER CORRERE (2° Edizione)
Traduzione a cura di di Pina Di Pietro e Maurizio Iorio, titolo originale “Born To Run: the Springsteen story”, 386 pagine. Preceduta dalla sua fama di bestseller internazionale veniva finalmente pubblicato anche in Italia. Aggiornato a tutto il tour di The River. Una lettura fondamentale per ogni fan di Bruce con oltre un centinaio di foto di importanza pari alla narrazione.
64 pagine. Portfolio di foto tra cui scatti inediti di un certo interesse risalenti al tour di The River che trasmettono fedelmente l’atmosfera di uno show dell’epoca.
9. 1985 – BRUCE SPRINGSTEEN, Tutti I Testi con Traduzione a Fronte
Seconda edizione a cura di Guido Harary, traduzione testi a cura di Mirka Cristina Cevoli e per Nebraska, Gregorio Samsa. Collana Musica n.2 296 pagine. Edizione Aggiornata fino a Born In The U.S.A.
10. 1985 – PIX N°4 PHOTOROCK COLLECTION
Numero monografico pubblicato in concomitanza con il concerto di Milano ’85. Testi di Andrea Pancani e Nicola Bandini. Foto a colori di Neil Preston e Claudio Gallo
11. 1985 – PIX PHOTOROCK COLLECTION
Raccolta dei numeri PIX PHOTOROCK COLLECTION, pubblicati nell’anno 1985. All’interno il n.4 di luglio 1985 dedicato a Bruce Springsteen. Testi e foto a colori
12. 1986 – BRUCE SPRINGSTEEN, Tutti I Testi con Traduzione a Fronte
Prima edizione con la traduzione di Massimo Cotto
13. 1986 – ALBUM BRUCE SPRINGSTEEN
Storia di Bruce dagli esordi a Born in The U.S.A. e discografia ufficiale aggiornata
14. 1986 – BRUCE SPRINGSTEEN – THE BOSS
Vita e opere di Bruce Sprinsteen, particolarmente interessante la discografia sommersa suddivisa per periodo storico. Una marea di informazioni su dischi,nastri, video, libri e bootlegs aggiornate al 1986.
15. 1986 – BRUCE, un libro mozzafiato nel rovente mondo del rock
In copertina ed all’interno alcune foto di Bruce. La storia raccontata non ha nulla a che fare con Springsteen e tanto meno al mondo del rock. COLLANA MUSIC BOX – ANNO III – N. 2
16. 1986 – Springsteen Live
Edizione italiana di un fortunato libro canadese. Questo volume raccoglie ben 150 fotografie, di cui circa 80 riguardanti l’inizio del tour di Born In The U.S.A. una settantina di scatti sono riconducibili a due show di ” The River”, e alcuni scatti risalgono al tour di “Darkness”
17. 1987 – BRUCE SPRINGSTEEN, Studio su testi e musiche
180 pagine in 40 capitoli , ad ognuno dei quali corrisponde un brano del songbook ufficiale springsteeniano.
18. 1987 – ARCIPELAGO ROCK
Tascabile che ha in copertina una foto di Bruce in concerto (1984)
19. 1987 – SCRITTO NELL’ANIMA, 29 interviste ai grandi del rock
Titolo originale “Written in My Soul”.Raccolta di interviste sul “songWriting” tra cui quella a Bruce fatta da Flanagan, caporedattore di Musician, nell’aprile del 1987, che spazia dalle tecniche compositive alla spiritualità atipica del periodo di “Tunnel of Love”
20. 1988 – BRUCE SPRINGSTEEN
Numero monografico pubblicato in concomitanza con il concerti italiani dell’88. Testi e foto a colori. E’ praticamente un libretto fotografico uscito nelle edicole al tempo del “Tunnel of love tour”. 94 pagine
21. 1988 – BRUCE SPRINGSTEEN, Tutti I Testi Con Traduzione a Fronte
Ristampa della prima edizione con la traduzione di Massimo Cotto aggiornata con i testi di Tunnel Of Love
22. 1988 – GLORY DAYS – BRUCE SPRINGSTEEN
Titolo originale: “Glory Days: Bruce Springsteen In The Eighties” Traduzione di Tullio Dobner. Il seguito di Nato Per Correre, la biografia ufficiale di Bruce
23. 1988 – BRUCE SPRINGSTEEN – THE BOSS
“The Boss: Il nuovo volto di Bruce Springsteen”. Serie “Big Parade”, 114 pagine. Aggiornamento a tutto il tour di Tunnel Of Love
24. 1988 – BRUCE SPRINGSTEEN
Collana “I libri dei tuoi big” 36 pagine. Riassunto della vita di Bruce Springsteen
25. 1989 – BRUCE SPRINGSTEEN – CANZONI
Tascabile con cronologia biografica e discografica con studio dei testi più significativi del repertorio springsteeniano.
26. 1989 – CHUCK BERRY autobiografia (Prefazione B. Springsteen)
Prefazione di Bruce Springsteen: qui pubblicato il racconto di Bruce dell’aneddoto del concerto del 1972 in cui la E Street Band fece da back up al grande Chuck.
27. 1990 – BRUCE SPRINGSTEEN, A-Z Dizionario Rock
Un ritratto di Bruce e della sua musica nelle dichiarazioni rilasciate da Bruce stesso e della band nel corso degli anni, alla stampa ed in concerto più le dichiarazioni di amici, musicisti e discografici, moltissime delle quali raccolte dagli autori. Introduzione di Elliot Murphy
28. 1991 – TERRA DI ZUCCHERO – Bruce Springsteen & The E Street Band 1972-1990
90 pagine. Discografia ufficiale e non, videografia, il songbook originale, le covers, guida cronologica di tutti i concerti.
29. 1991 – Taccuini Americani
Raccolta di storie volte aottolineare il carattere democratico e popolare di tutta la cultura americana. Uno dei capitoli del libro si intitola “Bruce Springsteen: working-class hero?. Ancora oggi è uno dei saggi più importanti scritti in Italia su Bruce.
30. 1991 – LAGGIU’
244 pagine. Titolo originale “In Country” traduzione dall’americano di Piera Castelnuovo – Racconto ambientato nell’america post-Vietnam. Bobbie Ann Mason grande fan del Boss. La prima stampa aveva una copertina con un disegno raffigurante Springsteen.
31. 1992 – BRUCE SPRINGSTEEN, Tutti I Testi con Traduzione a FronteSeconda edizione con la traduzione di Massimo Cotto
32. 1992 – Il Testo e la voce
Si parla specificatamente di oralità, letteratura e democrazia in America. In un paragrafo intitolato “Cuori spezzati e pezzi di ricambio” si parla diffusamente delle immagini usate da Bruce nelle sue canzoni legate alle macchine.
33. 1992 – All those songs (All those years) – The unpublished lyrics
Trascrizione e traduzione in italiano di brani inediti. Dai demos del 1972 alle outtakes di Darkness, The River e Born In The USA
34. 1993 – LOCAL HERO: Springsteen in the Words of His Band
Il primo libro dedicato a Bruce dopo il primo scioglimento della E Street Band. Ritratto inedito di Springsteen e del World Tour 92-93
35. 1994 – ROLL YOUR TAPES (The Complete Bruce Springsteen Bootleg CD Guide)
Un volume realizzato in Italia (ma interamente scritto in inglese) con notizie, scalette e riproduzioni delle copertine di tutti i live CD pubblicati fino alla data del 1994 in tutto il mondo
36. 1995 – Bruce Springsteen: PROMESSE INFRANTE
Collana “Immagini del Rock” 112 pagine. La storia da ASBURY PARK al successo di BORN IN THE USA fino a HUMAN TOUCH e LUCKY TOWN.
37. 1995 – SATISFACTION, Monografie Rock n.4
Quarto numero di una interessante serie. In allegato un CD dedicato a Springsteen contenente la straordinaria registrazione fatta il 30 agosto 1972 al Max’s Kansas City di New York. 81 pagine che ripercorrono la storia di Springsteen dall’inizio fino a “Greatest Hits”. Foto, articoli e una sezione dedicata ai libri e al cinema. (CD allegato)
38. 1996 – The Boss – Bruce Springsteen si racconta
39. 1997 – Bruce Springsteen – The Rolling Stone files
Testo che raccoglie tutti gli articoli e note relativi al BOSS pubblicati sulla mitica rivista musicale americana ROLLING STONE.
40. 1998 – BRUCE SPRINGSTEEN, Il Fiume e Altre Storie
Collana “Rock People”, questo testo comprende articoli inediti, interviste, alcuni testi con traduzioni a tutto The Ghost of Tom Joad, la discografia completa e le partecipazioni ufficiali di Bruce reperibili sul mercato.
Collana diretta da RICCARDO BERTONCELLI, Testi di EDDY CILIA Il libro contiene: La storia da ASBURY PARK al successo, da BORN IN THE USA a THE GHOST OF TOM JOAD. Nascita, morte e resurrezione della E-STREET BAND. I luoghi, Il Clan, la mitologia springseeniana. Le recensioni approfondite di tutti i dischi ufficiali
42. 1999 – BRUCE SPRINGSTEEN, A-Z Dizionario Rock (seconda edizione)
Un ritratto di Bruce e della sua musica nelle dichiarazioni rilasciate da Bruce stesso e della band nel corso degli anni, alla stampa ed in concerto più le dichiarazioni di amici, musicisti e discografici, moltissime delle quali raccolte dagli autori. Introduzione di Elliot Murphy (la prima edizione è del 1990)
43. 1999 – BRUCE SPRINGSTEEN ANTHOLOGY
Libro che racconta cosa c’è dietro il complesso immaginario poetico e visionario del cantante rock che meglio di ogni altro ha raccontato la terra promessa, la mitologia della strada e il romanticismo di una generazione nata per correre inseguendo il sogno americano. Analizza tutti i testi fino a “The ghost of Tom Joad”.
44. 1999 – SONGS
Tutti i testi ufficiali scritti da Bruce fino al 1995. Immagini, molte inedite. Per la prima volta tutti i testi delle canzoni del famoso artista, raccolti in unico volume riccamente illustrato. Per ognuno dei brani musicali qui riportati, viene raccontato come è nato e a quali avvenimenti si riferisce. Le immagini sono state ricavate in gran parte durante i suoi concerti, ma molte lo ritraggono anche nei suoi momenti di relax o nell’intimità della sua vita privata. Sono infine raccolte nel libro alcune riflessioni personali, scritte dallo stesso Springsteen, sulla musica, sull’attività artistica, sulle fonti di ispirazione e su alcuni dei suoi amici di avventura, artistica e di vita.
45. 2000 – AMERICAN SKIN, Vita e Musica di Bruce Springsteen
Un libro su Bruce Springsteen preciso e completo. La prima stampa di un volume springsteeniano diviso cronologicamente in sette periodi, con le storie più importanti della vita del Boss, tutte le sue incisioni in studio, edite ed inedite, e l’elenco completo e commentato dei concerti, comprese centinaia di scalette, centinaia di foto e rare memorabilia dalle origini nell’underground di Asbury Park fino a “American Skin” e alla rinascita della E-Street Band.”
46. 2001 – BRUCE SPRINGSTEEN, IL FUTURO DEL ROCK’N’ROLL
Biografia dell’artista simbolo dell’ultimo quarto di secolo, scritta dal giornalista collaboratore della rivista americana Rolling Stone.
48. 2002 – BRUCE SPRINGSTEEN
118 pagine. Fa parte della collana LEGENDS, dedicata alle leggende della musica. La monografia affronta in modo essenziale e rigoroso la vita, le opere discografiche del Boss.
49. 2002 – Mia città di rovine. L’America di Bruce Springsteen
Rielaborazione della tesi di laurea dell’autrice, con l’aggiunta di una introduzione sui fatti dell’11 settembre ed una prefazione di Portelli. Un approccio diverso e molto interessante ai testi ed alle tematiche di Springsteen
50. 2003 – GOD LESS AMERICA: Da New York a San Francisco sulle orme del Boss
CD allegato – Ottobre 2000. Cristina Donà e Michele Monina intraprendono un viaggio coast to coast da New York a San Francisco sulle orme di Bruce Springsteen, ripercorrendo i luoghi fondamentali della biografia e della discografia del rocker statunitense. Dal New Jersey, patria del Boss, il viaggio si sposta verso ovest, toccando punti nevralgici dell’immaginario americano: Philadelphia, Cleveland, Detroit, Chicago e Nebraska, a cui il Boss ha dedicato un intero album.
51. 2004 – Accecati dalla luce
Questo racconto indaga il panorama eterogeneo dei fan di Bruce Springsteen: non solo ragazzetti urlanti sotto il palco, ma anche irreprensibili professionisti che trascurano il lavoro per seguire la tournée europea del loro idolo, padri e mariti perfetti che al richiamo del “Boss” abbandonano la famiglia per trascorrere la notte in fila davanti a un negozio di dischi.
52. 2004 – Blues, Jazz, Rock, Pop. Il Novecento americano
In centodiciotto capitoli un percorso guidato nel Novecento americano. Una grande storia che va dal blues al nu-metal, passando per tutto, ma proprio tutto quello che riguarda ogni artista e ogni tendenza Usa davvero importante. Dentro la crescita di un Paese che, nel bene e nel male, è diventato il modello per gli altri. Una bussola per orientarsi nella musica di ieri, oggi e domani, e per capire la natura profonda dell’America.
53. 2005 – REAL WORLD, sulle strade di Bruce Springsteen
Giornalista rock il primo, fotografo il secondo, Ermanno Labianca e Giovanni Canitano condividono la stessa passione per Bruce Springsteen, di cui hanno seguito tutti i tour a partire dai primi anni Ottanta a oggi. In questo libro raccontano il divo del rock in una biografia “trasversale”, uno scrapbook fatto di immagini e parole. Il libro ritrae venticinque anni di rock’n’roll presentando le trascrizioni dei lunghi discorsi offerti da Springsteen prima di eseguire i brani dal vivo, le immagini dei tour, le dichiarazioni dell’artista su famiglia, amore, amicizia, altruismo, povertà, emarginazione e gli altri temi centrali della sua opera.
54. 2005 – DIZIONARIO DELLA MUSICA ROCK
Uno strumento di consultazione aggiornatissimo per orientarsi nel vasto panorama musicale di generi e sottogeneri del rock’n’roll. Il dizionario è ripartito in due volumi, corrispondenti alle maggiori aree di diffusioni del rock, quella europea e quella americana. Le novità sono: le numerose voci dedicate agli artisti approfondiscono l’analisi musicologia dei singoli album e si propongono come una guida all’ascolto e come un invito alla scoperta di gruppi e autori attualissimi, spesso non ancora inclusi in altre opere di consultazione; inoltre l’autore, grazie alla sua doppia competenza, evidenzia i rapporti tra cinema e musica rock, prendendo in esame le colonne sonore e i brani celebri del cinema di tutti i tempi. Completa il Dizionario un’ampia serie di apparati, tra i quali la cronologia dei principali album, una guida utilissima per ricostruire l’atmosfera musicale di un’epoca.
55. 2005 – BRUCE SPRINGSTEEN, Trent’ Anni da Boss
Trent’ Anni da Boss, di Claudio Mapelli, foto di Giovannia Canitano; 2005, Gruppo Editoriale L’Expresso Roma
56. 2006 – OLTRE IL CONFINE, Miti e visioni d’America nelle canzoni di Bruce Springsteen
Dal mito della nascita della “nuova nazione” a quello della strada. Dal mito della frontiera come penetrazione (e conquista) dell’ignoto, alle produzioni letterarie che hanno dato voce a chi sotto quel mito è rimasto schiacciato. Da John Ford a Jack Kerouac, da John Steinbeck a Flannery O’Connor e risalendo la corrente – a Mark Twain e all’immaginario “redentivo” dei gospel: il libro va alla ricerca dei mille fili che legano le canzoni di Springsteen al “mito America” e ai suoi simboli. Una costellazione “resistente” nel tempo perché, come ha scritto Francesco Dragosei, “l’America percepisce se stessa in modo mitico”. Queste canzoni, che coprono oramai più di trent’anni di storia americana – il debutto discografico di Springsteen è datato 1973 – hanno un merito: dal mito “saltano” alla realtà – o almeno ad una sua interpretazione. Quello che il mito vela (e a volte espelle o mistifica), queste tracce cercano di far riemergere – di portare alla luce. Dal mito alle visioni.
57. 2006 – Greetings from E Street. La storia di Bruce Springsteen e della E Street Band
Per trentacinque anni Bruce Springsteen e la sua leggendaria band hanno percorso le strade del mondo con la loro musica. Un libro per ripercorrere le vicende del Boss e della sua E Street Band – Roy Bittan, Clarence Clemens, Danny Federici, Nils Lofgren, Patti Scialfa, Garry Tallent, Steven Van Zandt e Max Weinberg – dai bar del New Jersey alla consacrazione della critica con “Born to run”, ai tour trionfali di “Born in the U.S.A.” e ai successi internazionale. Scritto con la collaborazione di tutta la band da un autore che da anni segue la carriera artistica di Sringsteen, “Greetings from E Street” è un racconto intimo, una valigia piena di storie, istantanee, foto inedite e interviste, immagini sul palco e nel backstage. Contiene 2 poster d’archivio e 30 facsimili estraibili di rari memorabilia, come il primo biglietto da visita di Bruce Springsteen, le liste scritte a mano per i pass del backstage, i biglietti dei concerti e gli itinerari dei tour.
58. 2006 – LIBERAMI DAL NULLA
Liberami dal nulla” è la prima uscita della Quarup, piccola casa editrice indipendente che ha preso nome da un romanzo di Antônio Callado e soprattutto da un antico rito amazzonico secondo cui i saggi abitanti dello Xingu riconoscevano in ogni anima un frammento della “divinità astratta totale”. Il testo è anche l’esordio letterario della americana Tennessee Jones e si compone di una decina di racconti ispirati da “Nebraska” di Bruce Springsteen. Anche la Jones lavora sui frammenti che si nascondono dentro e sotto la realtà, offrendo spaccati di un’America emarginata e desolata, la stessa cantata da Springsteen in quello che è il suo disco folk più riuscito. Non si pensi all’ennesima operazione da fan o ad una rielaborazione che prende a pretesto il disco di un musicista famoso. Questa scrittrice poco più che ventenne ha il merito di avere uno sguardo sincero, sviluppato nella scena newyorchese con posizioni alternative alla politica sociale e culturale imperante: un percorso del genere l’ha portata ad una scrittura scarna e cruda, che collima con alcune immagini di Springsteen. Per quanto facilitata, la Jones non si limita a riprendere le storie cantate in “Nebraska”, ma le fa sue concretizzandone il contesto spettrale. In questo senso è emblematica l’immagine di copertina con la pioggia che sbatte sul parabrezza dell’auto rendendo la visuale ancora più cupa e grigia di quanto già fosse nella cover del disco. I personaggi prendono corpo in modo impietoso vagando come spettri in quella New Depression che da ormai vent’anni attanaglia le parti più basse dell’America. La Jones non concede alle loro esistenze alcun senso romantico e così facendo non solo le rende tremendamente reali, ma anche indipendenti dalle canzoni di Springsteen: il rischio di un omaggio a “Nebraska” è distante al punto che il suo ascolto non è strettamente necessario. La maggiore intuizione della Jones sta nel far sovrastare ogni racconto da una grandezza abnorme, fatta di vuoto e di disperazione: un cielo troppo vasto, un oceano in attesa di una coppia suicida, una fabbrica che sta per chiudere, una montagna che tormenta i ricordi di due fratelli e così via fino a creare un senso di incombenza che non lascia scampo ai protagonisti. La morte si annida ovunque e gli stessi sogni sono tramutati in ossessioni che spingono a varcare un confine, un baratro, che è l’esatto opposto della terra promessa dal sogno americano. Alle piaghe che Springsteen aveva già indicato se ne aggiungono così altre come l’omosessualità che tormenta il protagonista de “La casa di mio padre”. Da notare che la Quarup ha inserito “Liberami dal nulla” in una collana denominata “Badlands”: quando si dice che i frammenti collimano e creano un unico quadro.
59. 2006 – BRUCE SPRINGSTEEN, COME UN KILLER SOTTO IL SOLE, Il Grande Romanzo Americano (1972-2007)
Bruce Springsteen è uno dei musicisti più amati al mondo – e l’Italia non fa eccezione – ma è un musicista d’un tipo particolare: perché è prima di tutto uno storyteller, un “raccontatore di storie”. Ogni sua canzone racconta la vita, o l’episodio decisivo della vita, di un ragazzo, di una donna, di una coppia, di un padre e un figlio; ogni sua canzone racconta un angolo degli Stati Uniti d’America, una strada, un deserto, un paese, una città. Ecco perché Leonardo Colombati ha voluto dare a questa raccolta di canzoni il sottotitolo “II Grande Romanzo Americano”, selezionando e traducendo di persona cento e più testi di Springsteen. Con questo libro coloro che hanno sempre amato l’opera del Boss potranno finalmente collocarla a buon diritto nella loro libreria accanto a libri di poesia. E, nel suo appassionato saggio introduttivo, Colombati mostra come sia possibile considerare questo “menestrello” alla pari dei grandi della letteratura. Nel sontuoso apparato di note ai testi, Colombati ricostruisce le circostanze – spesso raccontate dallo stesso Springsteen – nelle quali le canzoni sono state composte, e ne illumina il senso profondo ricostruendo il fitto reticolo di rimandi alla cultura popolare e “alta” così come alla storia sociale e politica degli States.
60. 2008 – Talk About A dream
Bruce Springsteen ha composto nella sua carriera oltre 25O canzoni: ma di tutto questo materiale, solo poco più del 5O per cento è finito nei suoi album ufficiali. È un patrimonio di musica e parole che negli anni è stato analizzato solo parzialmente. Una guida alla comprensione di brani epici e famosi ma anche alla valorizzazione di tracce più “oscure”, relegate a facciata B di un singolo e nello tempo rivalutate dal pubblico e dallo stesso autore. Traduzioni, commenti e informazioni utili a esplorare in profondità l’universo springsteeniano.
61. 2008 – BORN IN THE USA
Sembrava un inno, era un atto d’accusa: ecco la storia di Born in the Usa, primo successo planetario di Bruce Springsteen, con i suoi oltre 20 milioni di copie vendute. Di inquietante attualità, “Born in the Usa” racconta di un uomo nato senza futuro in una città operaia, spedito lontano a fare la guerra e destinato a una vita di umiliazioni al ritorno solo per aver avuto in sorte di nascere negli Usa. Il libro ricostruisce le motivazioni che hanno spinto Springsteen alla denuncia – a partire dal titolo, “preso in prestito” da Paul Schrader, e al suo rapporto con l’associazione dei veterani -, la collocazione dell’album nella sua carriera, il successo mondiale, i fraintendimenti cui ha dato vita e la storia dei singoli brani.
62. 2009 – Long Walk Home
Questo volume commenta i testi springsteeniani del periodo 1992-2OO9 e si muove su tre direttrici distinte, capaci di creare cortocircuiti culturali: da un lato l’autore scopre lo sviluppo della poetica springsteeniana, dall’altro ne verificherà gli scostamenti e le progressioni rispetto al primo periodo (soprattutto nelle liriche “private”) mentre in ultima analisi fa scorrere su uno sfondo immaginario le vicende più significative della storia mondiale.
63. 2009 – Magic in the night
La storia di uno dei musicisti più amati dal pubblico italiano attraverso l’analisi dei brani che compongono i suoi sedici album in studio. Rifuggendo il mero elenco di fatti che solitamente caratterizza le biografie dei divi del rock, Rob Kirkpatrick punta su ciò che più conta, la musica, gettando nuova luce su canzoni divenute la colonna sonora della versione moderna del Sogno Americano, come testimoniato dalla presenza di Springsteen accanto a Barack Obama in alcuni passaggi-chiave della sua campagna elettorale. Testi e musiche vengono analizzati accanto al contesto socioculturale in cui le canzoni sono state concepite, scritte e registrate. Un’analisi condotta dall’autore su tutti gli album di Springsteen, compreso il recente “Working On A Dream”. Tradotto da Ermanno Labianca, il libro si conclude con la discografia dettagliata del musicista che nel 1974 fece dire a Jon Landau, autorevole critico del mensile “Rolling Stone”: “In una notte in cui ho avuto bisogno di sentirmi giovane, qualcuno mi ha fatto sentire come se stessi ascoltando musica per la prima volta. Ho visto il futuro del rock’n’roll: il suo nome è Bruce Springsteen”.
64. NATIVO AMERICANO, La Voce Folk Di Bruce Springsteen
Autore inquieto e osservatore attento dei meccanismi del successo, Bruce Springsteen ha influenzato generazioni di giovani, venduto milioni di dischi e respinto definizioni ed etichette. Accanto alla fama di irresistibile maestro di cerimonie del rock, ha maturato una sempre più consapevole identità acustica e si è fatto custode di un’antica tradizione popolare. I suoi personaggi sono operai, disoccupati, migranti, assassini, reduci di guerra, ex galeotti: tutti idealmente figli di Tom Joad, il protagonista di Furore di John Steinbeck. Marina Petrillo si lascia guidare dalla “voce folk”, quella con cui Springsteen sa rievocare i personaggi di Steinbeck, i paesaggi di Faulkner, le ballate di Woody Guthrie fino al blues, al gospel e allo spiritual. Dai boschi stregati di Nebraska al tour solitario di The ghost of Tom Joad, da Devils & Dust alle esperienze con la Seeger Sessions Band e la campagna elettorale di Barack Obama, la voce folk è quella in cui si materializza la voce del vero narratore. Da lì, e soprattutto da lì, dice Petrillo, affiora la voce del mistero e della passione civile. Rigoroso nella ricostruzione di uno Springsteen quasi inedito, “Nativo americano” è quasi una ballata.
65. 2010 – NATO IN USA. Bruce Springsteen si racconta
di Teddy Clarke; 2010; Edizione Blues Brothers Milano – 160 pagine.
66. 2010 -Big Man. Storie vere & racconti incredibili
Prefazione di Bruce Springsteen. Clarence “Big Man” Clemons racconta la sua vita dentro e fuori la E Street Band, dall’infanzia al presente, dai furgoni scassati ai jet privati, dai marciapiedi del Jersey Shore alle grandi arene di tutto il mondo. Il carismatico sassofonista ripercorre con passione e grande sense of humour le mille avventure vissute al fianco di Bruce Springsteen, svelando i segreti che circondano il mito del Boss e del suo gruppo: la realizzazione dell’epocale “Born to run”, la vera origine del nome E Street Band, il resoconto del primo incontro con Bruce “in una notte buia e tempestosa”, l’esplosivo concerto nel penitenziario di Sing Sing, lo show al Super Bowl del 2009 e tantissimi altri aneddoti, compresa una misteriosa confidenza fatta da Robert De Niro e custodita fedelmente per venticingue anni. Oltrepassando i limiti della consueta biografia musicale, “Big Man” narra “storie vere e racconti incredibili” tracciando la parabola dello straordinario percorso umano e musicale di una leggenda vivente che abbraccia quasi mezzo secolo di storia.
67. 2010 – Runaway Dream – Born to run e la visione americana di Bruce Springsteen
Per milioni di persone, Born to run, pubblicato nel 1975, è molto più di un semplice album rock: è un’esplosione poetica, un grido di strada che esprime al contempo frustrazione e ansia di libertà. Bruce Springsteen voleva che Born to run fosse il più grande disco rock mai realizzato. Per un musicista che veniva da due album di modesta fortuna commerciale, si trattava di un’ambizione sovrumana. Session dopo session, canzone dopo canzone, Louis P. Masur ci racconta come il genio e la determinazione riuscirono nell’impresa. Runaway dream è un viaggio negli esperimenti e nel trionfo del lavoro di Springsteen. E oltre alla storia dell’album, Masur analizza l’impatto di Born to run nella cultura americana, dimostrando come le immagini delle ragazze, delle strade bollenti e delle notti del New Jersey abbiano sfidato il tempo e siano ancora oggi vivide e potenti.
68. 2010 – WELCOME TO ASBURY PARK
La polvere dei mattoni, il legno del Boardwalk, il cuore della gente di Asbury Park, New Jersey. È questo lo scenario in cui Bruce Springsteen ha mosso i primi passi nel mondo della musica. Grazie a un profondo interesse per le origini del cantante e alla fortuna di poterlo incontrare e seguire nei backstage dei concerti, Stefano Pecoraio ha tracciato la geografia di quei luoghi leggendari, raccontati in una chiave originale, con rispetto e serietà tali da fargli guadagnare la benedizione del Boss in persona. “Welcome to Asbury Park” è un diario di viaggio sulle orme della rockstar, con un reportage inedito dal mitico locale dove tutto ha avuto inizio, l’Upstage, riaperto all’autore in esclusiva dopo trentotto anni. Un diario ricco di interviste a personaggi d’eccellenza del calibro di Vini Lopez, storico primo batterista della E Street Band; Lisa Lowell, bravissima cantante, nota ai più come componente della Seeger Session Band; Willie Nile, cantautore americano di talento sempre vicino a Bruce; Carl Tinker West, primo vero manager di Springsteen. E Lee Mrowicki: l’uomo che per circa vent’anni è stato il dj del leggendario Stone Pony.
69. 2010 – NATO PER RINCORRERE, Bruce Springsteen, La Vita, Il Rock, L’Amore e Nient’Altro
Un ventiduenne mollato dalla fidanzata viene trascinato dagli amici a un concerto di Bruce Springsteen, e la sua esistenza cambia di colpo nel giro di una sera. Comincia un’epopea rock che si dipana attraverso cinquanta concerti, dal primo a Zurigo al cinquantesimo a New York, dal silenzio dei teatri al diluvio di San Siro, dal Palamaggiò di Caserta al Madison Square Garden, da Codroipo a Parigi. Ogni capitolo è un concerto, un pezzo di vita, tra amori, vicende, lutti, tutti accompagnati da una canzone del Boss, una rincorsa al biglietto, un disco nuovo da ascoltare. Tra sondaggi per springsteeniani esperti, interviste a compagni di follia, capitoli scritti dal futuro, pensieri immaginari del batterista Max Weinberg, Bruce Springsteen spiegato a un fan di Frank Zappa, Bruce Springsteen spiegato a un fan di Nek, Bruce Springsteen spiegato ai morti del cimitero…
70. 2010 – God Less America
Seconda Edizione con nuova copertina .Ottobre 2000. Cristina Donà e Michele Monina intraprendono un viaggio coast to coast da New York a San Francisco sulle orme di Bruce Springsteen, ripercorrendo i luoghi fondamentali della biografia e della discografia del rocker statunitense. Dal New Jersey, patria del Boss, il viaggio si sposta verso ovest, toccando punti nevralgici dell’immaginario americano: Philadelphia, Cleveland, Detroit, Chicago e Nebraska, a cui il Boss ha dedicato un intero album.
71. 2006 – BRUCE SPRINGSTEEN, COME UN KILLER SOTTO IL SOLE, Il Grande Romanzo Americano (Edizione 2011)
Bruce Springsteen è uno dei musicisti più amati al mondo – e l’Italia non fa eccezione – ma è un musicista d’un tipo particolare: perché è prima di tutto uno storyteller, un “raccontatore di storie”. Ogni sua canzone racconta la vita, o l’episodio decisivo della vita, di un ragazzo, di una donna, di una coppia, di un padre e un figlio; ogni sua canzone racconta un angolo degli Stati Uniti d’America, una strada, un deserto, un paese, una città. Ecco perché Leonardo Colombati ha voluto dare a questa raccolta di canzoni il sottotitolo “II Grande Romanzo Americano”, selezionando e traducendo di persona cento e più testi di Springsteen. Con questo libro coloro che hanno sempre amato l’opera del Boss potranno finalmente collocarla a buon diritto nella loro libreria accanto a libri di poesia. E, nel suo appassionato saggio introduttivo, Colombati mostra come sia possibile considerare questo “menestrello” alla pari dei grandi della letteratura. Nel sontuoso apparato di note ai testi, Colombati ricostruisce le circostanze – spesso raccontate dallo stesso Springsteen – nelle quali le canzoni sono state composte, e ne illumina il senso profondo ricostruendo il fitto reticolo di rimandi alla cultura popolare e “alta” così come alla storia sociale e politica degli States.
72. 2011 – Odio Springsteen e gli U2
Le poesie raccolte in questo volume coprono un arco cronologico che va dal 1983 al 2011, abbracciando fasi alterne della carriera musicale di Federico Fiumani leader dei Diaframma.
Federico Fiumani dice: Il libro contiene tutte le poesie che ho scritto dal 1983 ad oggi, il titolo non è che c’entri granchè..mi piaceva la frase e poi è la verità (ride, ndr). Una canzone deve ruotare attorno ad un concetto forte, mentre in una poesia sei più libero, ti puoi lasciare andare di più.
Citiamo il testo sebbene riporti Springsteen esclusivamente nella titolazione provocatoria.
73. 2011 – Io sono Springsteeniano
Fabio Gemmi pubblica nella collana ilmiolibro.it , 168 storie di vita tra il reale e l’assurdo vissute attraverso la musica del Boss. Tutto il ricavato sarà devoluto in beneficenza all’associazione “Aiutare i Bambini” (www.aiutareibambini.it).
74. 2011 – Brucetellers
Pistoia, Settembre 2011 Tutto è nato per ricordare un giovane amico, fan di Bruce Springsteen e appassionato istruttore di basket per bambini. Dall’idea ai fatti: è così che un gruppo di compagni di concerti si è messo in moto contattando il vasto ed eterogeneo mondo degli springsteeniani d’Italia. All’appello hanno risposto in 90 tra giornalisti, scrittori, musicisti, disegnatori, fotografi, liutai, grafologi, collezionisti e semplici fan: tutti con in comune la passione per Bruce, l’esperienza di svariate dozzine di concerti in giro per il mondo e un patrimonio di storie e aneddoti tutti legati al rocker di Freehold. Ne è scaturita una raccolta di storie che ha trovato ospitalità nella nuova collana editoriale con cui l’Associazione sportiva e culturale Silvano Fedi di Pistoia vuole celebrare il quarantennale di attività con il patrocinio delle istituzioni cittadine pistoiesi. Brucetellers (256 pagine, Edizioni Nuove Esperienze) uscirà il prossimo 22 ottobre e il ricavato sarà devoluto in beneficenza per la Fondazione dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. L’uscita del volume avverrà in concomitanza con una serata musicale che si terrà al Piccolo Teatro Bolognini di Pistoia, per la partecipazione di numerosi artisti del panorama nazionale. Tra le firme, quella di Vini Lopez (primo batterista di Springsteen), Massimo Bubola, Cristina Donà, Marino Severini (Gang), Graziano Romani, Ermanno Labianca, Stefano Mannucci, Marco Denti, Leonardo Colombati, Gianluca Morozzi, Mauro Zambellini e tanti altri, che hanno accettato di prestare gratuitamente la loro opera abbracciando lo spirito benefico e il comune senso di appartenenza a quella patria trasversale di seguaci del ‘Jersey Devil’, un artista che si è sempre distinto per sensibilità e altruismo. Il volume esce a poca distanza di tempo dalla scomparsa di Clarence Clemons, lo storico sassofonista della E-Street Band, a cui i curatori del libro hanno voluto dedicare la quarta di copertina.
75. 2012 – Giorni di sogni e speranza
Spesso informale e sempre intimo, Days of Hope and Dreams (I giorni della speranza e dei sogni) – pubblicato in questi giorni da Arcana (Collana Fotografici – 200 pp. – introduzione di Bruce Springsteen – €25.00) svela le immagini finora inedite di un giovane Bruce Springsteen come potevano essere catturate solo da un amico e da un confidente: Frank Stefanko. Nato e cresciuto nell’ambiente working class di Asbury Park, New Jersey, Springsteen è da oltre tre decenni uno degli autori e performer più influenti del mondo. Nato e cresciuto anch’egli nel New Jersey, il fotografo Frank Stefanko incrociò il cammino di Springsteen grazie a un’amica comune, Patti Smith. Il loro incontro diede vita a una collaborazione fotografica che durò dal 1978 al 1982 e sfociò nella realizzazione delle copertine di due dischi epocali del Boss, Darkness… e The River. Ora, per la prima volta in Italia, vedono la luce 88 di quelle immagini tratte dall’archivio personale di Stefanko. Days of Hope and Dreams presenta un’indimenticabile selezione di ritratti candidi e personali, accompagnati dai ricordi scritti del fotografo sul suo lavoro e la sua amicizia con Bruce Springsteen.
76. 2012 – Il Cinema secondo Springsteen
Il cinema secondo Springsteen, a cura di Diego Del Pozzo e Vincenzo Esposito è il primo libro a occuparsi in maniera organica e strutturata del rapporto tra Bruce Springsteen e l’arte cinematografica, e affronta l’argomento con rigore e passione, non tralasciando alcun aspetto del legame tra il Boss – protagonista assoluto del rock americano contemporaneo – e il grande schermo.
Si tratta di “un libro utile”, come afferma giustamente il critico Valerio Caprara nella prefazione, “un libro dedicato al piacere e alla conoscenza degli appassionati anziché alla somministrazione di speedball autoreferenziali”.
Il saggio, quindi, ci restituisce in maniera brillante la straordinaria forza visiva del songwriter del New Jersey, il suo immaginario cinematografico, composto di figure antieroiche che molto hanno in comune con personaggi interpretati negli anni Cinquanta da attori come Marlon Brando, James Dean, Robert Mitchum, e naturalmente anche con la poetica di grandi autori come John Ford ed Elia Kazan. Ma Springsteen non ha soltanto “preso” dal cinema, ha anche ispirato tanti film e cineasti; è riuscito, cioè, a contribuire lui stesso, attraverso le sue canzoni, la sua musica, a formare un nuovo immaginario popolare dal quale il cinema poi ha attinto con sempre maggiore attenzione a partire dagli anni Ottanta. Un rapporto paritario ed empatico, quindi, che Del Pozzo ed Esposito hanno il merito di analizzare con attenzione, tenendo conto anche degli aspetti storici, sociali, politici, oltre che filmici e musicali. Un’opera di grande impegno e di assoluta originalità.
77. 2012 – La Nota Giusta – Bruce Springsteen
Fatevi sentire, musicisti, fatevi sentire. Aprite le orecchie e aprite il cuore. Non prendetevi troppo sul serio e prendetevi sul serio come la morte. Non preoccupatevi, e preoccupatevi da star male. Abbiate una fiducia di ferro in voi stessi, ma dubitate sempre: vi tiene svegli e all’erta. Pensate sempre di essere i figli di puttana più fichi della città, e pensate sempre che fate schifo! Bruce Springsteen continua a incantare intere generazioni di fan non solo con la sua musica, ma anche con le sue parole. Come nel caso del keynote speech dell’edizione 2012 del «South by SouthWest» che si è tenuto a Austin qualche settimana fa. Davanti al pubblico che stipava l’Austin Convention Center, Il Boss ha tenuto banco per più di 50 minuti, con un discorso sulla vita, sul rock, sulle influenze che la musica di alcuni musicisti e alcune band ha avuto sulla sua, di musica. Tanti gli artisti citati, da Woody Guthrie a Elvis Presley, dagli Animals a James Brown. E tanta la musica suonata, accompagnato dalla sua fedele chitarra. Sul sito della NPR potete guardare il video del discorso, e-book scaricabile gratuitamente sul sito di ISBN.
78. 2012 – All the way home. Bruce Springsteen in the italian land 1985-2012
In concomitanza con il ‘Wrecking Ball World Tour’, arriva nelle librerie il primo studio approfondito relativo al particolare vincolo di sangue che lega il rocker del New Jersey ai fan tricolori. Dagli archivi e dalle esperienze sul campo del giornalista e studioso Daniele Benvenuti un’analisi di ‘tutti’ i 40 concerti tenuti da Bruce in Italia. Scalette, cronache, curiosità e valanghe di immagini inedite sono la base di un lavoro, in realtà, molto più complesso e articolato. Adatto agli appassionati più incalliti ma anche ai neofiti. Prefazioni illustri e analisi socio-antropologiche di stampo accademico, studi ‘di settore’ con il supporto di quotati professionisti, Bruce visto ‘dal palco’ ma osservato anche ‘di fronte al palco’. Per la prima volta, oltre alla vasta bibliografia italiana commentata, è stato realizzato anche un approfondito censimento di tutti i fan club, le fanzine e le mailing list, gli eventi, i tributi e gli spettacoli a tema. Ma, soprattutto, delle centinaia di artisti italiani legati più o meno esplicitamente alla musica e alla poetica di Springsteen. Perché, mai come in questo caso, è vero che… ‘tutte le strade portano a casa’!
79. 2012 – Happy Birthday, Nebraska
Happy Birthday, Nebraska è un racconto scritto per La Feltrinelli. Esce solo come e-book (sono 15 pagine). All’interno della neonata collana Zoom. Lo potete acquistare ovunque, sul web, scaricandolo a 0.99 Euro. E’ una maniera per festeggiare il trentennale dell’album Nebraska di Bruce Springsteen, in chiave però narrativa. Per acquistarlo: qui“Nebraska” è l’album più sottovalutato di Bruce Springsteen. O almeno così dice Giallu. E alle note di “Nebraska”, “Atlantic city” e “Johnny 99″ si intrecciano quelle, lievi ma non meno profonde, di un’amicizia. Perché, come un rapporto che finisce, non ci sono parole per descrivere “Nebraska”. Se non quelle di Giallu che, nella sua placida saggezza, lo conosce come se avesse accompagnato Bruce nella stesura: “Giallu diceva che la sedia che geme è l’unica recensione possibile di Nebraska”.
80. 2012 – Bruce Springsteen. Nebraska
Quando Bruce Springsteen, con la cassetta di “Nebraska” nella tasca dei blue jeans uscì da quella fattoria, a Colts Necks (bollicine di umidità sulle assi di legno verniciate di bianco, nitriti di cavalli nella bruma, in lontananza), aveva trentatré anni e stava ancora cercando se stesso. Forse non del tutto consapevolmente, aveva fissato su nastro la consistenza tremolante di alcuni suoi fantasmi. Diventeranno, col tempo, dieci spettri che con il rumore delle loro catene, raggelandolo, vireranno a nero il candido sogno americano.
Il nuovo album WRECKING BALL (2012) e altre 120 canzoni “sparse”, raccolte in 40 anni di carriera, vanno a completare l’opera di traduzione, analisi e commento dei testi di Bruce Springsteen firmata per Arcana da Ermanno Labianca. Spare Parts (1973-2012) è il terzo volume di commento ai testi di Bruce Springsteen, e segue Talk About A Dream (1973-1988) e Long Walk Home (1992-2009), pubblicati nel 2008 e 2009. Scorrendone le pagine si scoprono i segreti e le intenzioni del nuovissimo disco di Springsteen (il diciassettesimo in studio) e si compie un viaggio definitivo nel songbook sommerso dell’artista americano, fatto anche di canzoni al servizio del cinema (Streets Of Philadelphia, Dead Man Walkin’), di un altissimo numero di preziosi inediti e di composizioni cedute a colleghi (da Southside Johnny a Donna Summer). Altre canzoni di impegno, amore e rabbia che esaltano le qualità e la duttilità del rocker del New Jersey. Con le sue traduzioni e un imponente condimento di fatti e curiosità, Spare Parts è un’utile guida al riascolto dello Springsteen alternativo a quello degli album in studio analizzato dai due volumi precedenti.
82. 2012 – Bruce Springsteen. Da Asbury park alla terra promessa
“Non c’è una sola parte di te che tu possa lasciarti alle spalle. Puoi solo gestire le diverse parti. C’è un’automobile ed è piena di persone. Il ragazzino dodicenne sta dietro. Così il ragazzo di vent’anni e anche il tipo di trent’anni a cui piace tenere le mani sul volante, premere l’acceleratore e guidarti contro un albero. Così l’uomo di quaranta a cui piace combinare casini e quello di cinquanta che se l’è cavata piuttosto bene. Tu vorresti al volante l’ultimo modello di te stesso, la parte che ha capito di più e sa dove vorresti andare. Ma sono tutti lì. Non se ne va nessuno. Le porte sono chiuse, bloccate e sigillate, finché arrivi nel tuo box. E chi si trova al volante fa una bella differenza. Se c’è il tipo sbagliato alla guida, è tempo di andare a sbattere.” Non solo i suoi straordinari successi discografici, i suoi live memorabili, e le sue decise prese di posizione politiche. In questa raccolta di interviste e dichiarazioni liberamente tradotte per la prima volta in italiano troviamo tutta la lucidità, la passione e la sensibilità di una delle personalità artistiche più importanti dell’intera storia del rock. Con 24 ritratti fotografici in b/n, dagli esordi a oggi, in solo e con i più importanti compagni di strada della E Street Band.
83. 2012 – La rivoluzione in tasca. Da Gesù a Bruce Springsteen
“La rivoluzione in tasca. Da Gesù a Bruce Springsteen” di Marx & C. (Il Melangolo Ed., 120 pp., 8 euro) è un libretto che racchiude i più significativi slogan rivoluzionari della storia dell’uomo: si va da Spartaco ai Clash, passando da Marx e Muhammad Alì, partendo da Gesù e arrivando a Bruce Springsteen. Quindi non vengono citati solo filosofi e politici, ma anche cantanti, sportivi, scrittori e personaggi di film diventati ormai cult. E il termine “rivoluzione” è da intendere nel senso più lato del termine, ovvero cambiamento radicale del mondo.
84. 2012 – Londra è un orologio
C’è un concerto del Boss a Hyde Park. E fin qui niente di nuovo. Il Boss è uno che ama stare sul palco, chiunque abbia avuto la fortuna di vederlo dal vivo ben lo sa, e Londra è la capitale della musica in quattro quarti, quindi è normale che tra i due ci sia buon feeling. Il Boss ama talmente stare sul palco che il suo ultimo tour mette in scena concerti ancora più lunghi che in precedenza, e qui scatta il problema. Sì, perché di problema si tratta. Infatti, per il gran finale, o qualcosa che avrebbe introdotto il pubblico del più importante parco londinese al gran finale, era in programma un duetto di quelli che solo a pensarli mette i brividi. Introducendolo con un plateale “erano cinquant’anni che aspettavo questo momento”, lui che di anni ne ha poco più di sessanta, Springsteen ha infatti accolto al suo fianco, e al fianco della E Street Band niente meno che Paul McCartney, e non dico altro. I due si guardano, si abbracciano e cominciano a eseguire una indiavolata versione di Twist and Shout, un classico che più classico non si può. Poche note e subito accade il fattaccio. Il solerte addetto del comune di cui sopra si accorge che il Boss ha sforato di brutto sull’orario previsto per la fine del concerto, e, come nel peggior incubo di ogni rockettaro che fa?, stacca la spina e lascia tutti al buio. Fine della storia. Fine della storia del rock, quantomeno. Figuriamoci il casino che succede tra il pubblico, civile, certo, ma sicuramente basito. E figuriamoci le polemiche sui social network il giorno dopo. Londra, la capitale del rock, non è più rock?, si chiedono in molti. Di colpo, si chiede anche Little Steven, chitarrista storico del rocker di Freehold, New Jersey, l’Inghilterra è diventata uno stato di polizia?
Niente di tutto questo, tranquilli, di troppa solerzia si tratta.
Disponibile anche in eBook
85. 2013 – E Street Shuffle – I giorni di gloria di Bruce Springsteen & the E Street Band
Il posto che Bruce Springsteen occupa nel pantheon del rock è frutto principalmente dei dischi e degli infuocati concerti fatti con la E Street Band negli anni Settanta e Ottanta. Incentrato su nuove interviste a compagni e colleghi di Springsteen, questa biografia di Clinton Heylin cattura il Boss nella fase classica della sua carriera, offrendo un vivace ritratto della sua ascesa da provinciale di Asbury Park a megastar internazionale. Heylin traccia con cura i progressi di Springsteen come songwriter e come performer, pedinando le prime svolte che condussero l’artista al fatale incontro con il mitico dirigente della Columbia John Hammond. Disseppellendo vario materiale d’archivio, registrazioni, bootleg, appunti della Sony, ci svela l’evoluzione del processo creativo di Springsteen, facendo luce sul ruolo del pianista/arrangiatore David Sancious e su quello di Little Stevie Van Zandt. Il ritratto di Bruce che emerge da queste pagine mostra un uomo determinato a rendere viva la sua visione d’autore, restando fedele alla sua musa anche a costo di frustrare la band e la casa discografica gettando via interi album di grandi canzoni. La narrazione ricca di sfumature di Heylin rivela il contrasto tra gli esaltanti concerti grazie ai quali la band è diventata leggendaria e i dischi di studio dalla cui difficile gestazione si evince l’ossessivo perfezionismo del loro creatore.
86. 2013 – A due voci
Twelve bars blues
‘A due voci’: sospinto dall’andamento blues, il contrappunto si snoda in immagini evocative, suggestioni sonore, spunti biografici e rilessioni personali. Canto e controcanto sono le voci delle autrici e quelle dei loro beniamini musicali ? Bruce Springsteen e gli U2 ? che le hanno ispirate nella stesura di questa originale composizione letteraria.
Laura Colombo e Iolanda Tassari insegnano rispettivamente musica e materie letterarie nella scuolasecondaria di primo grado. Dapprima colleghe e poi amiche e compagne di avventura, condividono, oltre alla grande passione per la musica, l’interesse per la pittura, per la natura con la sua fauna selvatica e per la cultura dei popoli nativi nord-americani. Entrambe vivono e lavorano a Milano.
87. 2013 – 41 COLPI, OMAGGIO ILLUSTRATO ALLA POETICA DI BRUCE SPRINGSTEEN
New York, 12 giugno 2000, a poche ore dal primo dei dieci concerti di Springsteen in programma al Madison Square Garden. Il rocker ha da poco composto la canzone “American Skin”, che parla dell’uccisione da parte delle forze dell’ordine dell’innocente, disarmato, incensurato Amadou Diallo, con 41 colpi di pistola. L’associazione dei poliziotti di New York e le autorità cittadine hanno fatto pressioni su Springsteen affinché non esegua la canzone, mentre tutti gli agenti sono stati invitati a boicottare il concerto. Come andranno le cose? A raccontarlo è proprio un poliziotto, un qualunque “Joe” che assomiglia davvero tanto al protagonista di una vecchia canzone di Nebraska. Egli sa che dalla scelta che Springsteen dovrà prendere di lì a poco – suonare o non suonare “American Skin” – dipendono tutti i suoi sogni e forse la sua stessa sopravvivenza.
88. 2013 – WE ARE ALIVE. RITRATTO DI BRUCE SPRINGSTEEN
E’ una microbiografia scritta da David Remnick per il “New Yorker” e pubblicata in Italia da Feltrinelli: un ritratto, un’evocazione, a tutto sesto, del personaggio a partire dal suo ultimo album e dal tour ad esso intitolato. Remnick gioca con sapienza tra presente e passato, fra l’armeggiare della band sul palco e l’infanzia a Freehold, fra la morte di Clarence e la scena provinciale di Asbury Park, fra il sostegno a Obama e il viaggio a New York in autobus. Lo guarda spendersi come vero animale da palco, tocca il delicato tema del padre, Doug, così presente nelle sue canzoni, celebra l’amicizia con Landau, fa cenno alla relativa tranquillità degli ultimi 20 anni insieme alla soglie Patti Scialfa. Sottolinea spesso il “duro lavoro” con cui Bruce si è guadagnato l’eternità, e, insieme, anche il tempo per leggere finalmente I fratelli Karamazov.
89. 2013 – BRUCE
Finalmente arriva nelle librerie italiane, pubblicata da Mondadori nella collana Ingrandimenti, la biografia di Bruce Springsteen scritta dal giornalista Peter Ames Carlin, uscita negli Stati Uniti lo scorso autunno.
Nonostante le innumerevoli iniziative editoriali dedicate a Springsteen, trattasi di un evento tanto atteso perché per la prima volta vengono rivelati dettagli molto intimi della vita dell’artista, come per esempio il periodo di depressione che coincise con l’album “Nebraska”. Perché dietro i centocinquanta milioni di dischi venduti, i dodici Grammy e l’Oscar per la migliore canzone, si nasconde un uomo con una storia che inizia da molto lontano. Carlin fa partire il racconto dalla morte di Virginia Springsteen, di soli cinque anni, sorella di Doug, il papà di Bruce, ed è un modo molto interessante per fare luce sui lati più tetri della famiglia in cui la futura rockstar è nata e cresciuta, covando rabbia, ribellione e quell’enorme voglia di riscatto cantata in tutti i suoi album degli anni Settanta. Da lì parte la rincorsa al grande Sogno Americano di un rocker puro e onesto come pochi, da quelle profonde ferite nascono le visioni di una Promised Land da cercare con tutte le proprie forze.
“Bruce” è un tomo di oltre 500 pagine che fa chiarezza su molte questioni e relega giustamente in secondo piano il lato più spettacolare della carriera di Springsteen, con sole cento pagine dedicate al successo planetario conquistato da Born In The USA in poi. In primo piano c’è sempre l’uomo Springsteen, con la sua integrità morale, con il suo rigore professionale, con il rifiuto delle droghe, con i suoi amori, la sua famiglia e il suo ego. E, ovviamente, con i componenti, uno per uno, della più leggendaria e rutilante macchina da guerra del rock’n’roll: la E Street Band.
90. 2013 – WE WILL ROCK YOU(2° ED.)
“Quando fui avvicinato dal rock, molti anni fa, fu attraverso la forza della parola, prima ancora che per la meraviglia del suono. E’ il 1978, ho 16 anni. Sono in macchina con amici. Una voce esce dalla radio e mi porta lontano. Non capisco, ma mi affascina e spero non finisca mai di parlare. Racconta di vestiti che svolazzano, di porte che sbattono, di visioni che danzano nel porticato mentre la radio trasmette Roy Orbison; davanti c’è una strada a due corsie che porta lontano, basta seguire la linea di mezzeria. Solo quando parte la musica, capisco che la voce sta giocando con i testi della canzone, sta costruendo una short story che prende l’avvio dalle liriche ma va da un’altra parte.(…)Ed è li, sull’armonica che benedice Thunder road di Bruce Springsteen, che io capisco due cose: che voglio fare questo da grande-essere una voce che racconta- e che la sublime grandezza della musica è raccontare storie.(…) Storie che ti restano dentro per sempre, che ti accompagnano per strada e che tieni in tasca come il più antico dei talismani.(…) In We Will Rock you ne racconto 709. Storie di canzoni di ogni genere e stile, anche se il rock ha il coltello dalla parte del manico.”
Sono piccole e grandi storie come queste, che Massimo Cotto racconta in We Will Rock You: 709 storie su canzoni di ogni genere e stile. Belle, commoventi, vere, verosimili, folli, assurde, incredibili. Storie che ti restano dentro per sempre, che ti accompagnano per strada e che tieni in tasca come portafortuna. 709 storie per una compilation gigantesca da cui lasciarsi incuriosire, trascinare, incantare.
91. 2013 – LA RAGAZZA DEL JERSEY ( O QUASI…)
I pezzi e la poesia del Boss sono rintracciabili nei veri e propri ‘pellegrinaggi’ di Rosie, protagonista del libro che un giorno di luglio ha deciso di vivere davvero seguendo il suo sogno che le insegnera’ soprattutto che se credi in qualcosa e non puoi far altro che assecondare il tuo desiderio, non importa a quale prezzo e con quali sacrifici. Cio’ che avrai in cambio sara’ quel “magico” che troppe volte ci scorre accanto senza che ce ne accorgiamo.
92. 2013 – Streets of fire. Bruce Springsteen. Fotografie e testi 1977-1979
Uno sguardo inedito sulla dimensione privata di Bruce Springsteen, un’immagine autentica del mito del rock dietro le quinte. Questo volume raccoglie oltre settanta scatti in bianco e nero del fotografo Eric Meola, i testi di Bruce Springsteen e un contributo della giornalista Joyce Millman. Eric Meola vide suonare Bruce Springsteen per la prima volta nel 1973, al leggendario Max’s Kansas City di New York. Iniziò a fotografarlo l’anno successivo, nel periodo appena precedente l’uscita dell’album con cui il Boss avrebbe sfondato nel mondo della musica, “Born to Run”. Fu proprio Meola l’autore dello scatto che compare sulla copertina del disco. Il fotografo continuò a seguire Springsteen negli anni successivi quando il cantante si avviava a diventare una grande rockstar. Dalla riscoperta di questi scatti è nata una preziosa collezione di immagini che mostra uno Springsteen ignoto al pubblico.
93. 2013 – Our love is real
Dovunque passi Bruce, in Italia, è un trionfo: della musica, dell’ energia, della passione.
E dell’amore condiviso: il suo nei confronti dell’ Italia è ormai acclarato; quello del pubblico italiano verso il Boss è “autentico”, come si leggeva nella spettacolare coreografia allestita sulla tribuna si San Siro.
Con le splendide fotografie di Henry Ruggeri e Antonio Siringo, i testi appassionati di Vittorio Pio, arricchiti da vari contributi dei fan, ripercorriamo le emozioni di quattro concerti che rimarranno nella storia.
94. 2014 – Il sogno e la realtà. Bruce Springsteen e l’America
L’opera consente al lettore di approfondire la straordinaria avventura umana e musicale del cantautore Bruce Springsteen che, attraverso il talento, la determinazione, il sacrificio e il continuo migliorarsi è riuscito a diventare una star di fama internazionale.Con i suoi testi poetici ha saputo mettere a nudo, come pochi altri artisti contemporanei, le molteplici contraddizioni e inquietudini di un’America in viaggio da secoli per trasformare in realtà il sogno dei Padri costituenti di fondare una nazione capace di coniugare il benessere con la giustizia. “Un bel posto dove nascere, un luogo che con le sue braccia ti avvolge, dove nessuno ti soffoca e nessuno ti lascia solo” (Long walk home).
95. 2014 – Bruce Springsteen e le donne. She’s the one
“A volte sembra che vagare per il mondo col cuore arido sia il tuo destino ma anche se la realtà può renderti duro e insensibile, c’è una cosa che ho imparato: se pensi di avere il cuore di pietra e di essere così duro da sconfiggere questo mondo da solo, non troverai mai pace. Per questo continuerò a cercare finché troverò la ragazza giusta per me. Two Hearts Musica e donne, canzoni e storie d’amore: due universi paralleli che nell’opera di Bruce Springsteen si fondono e danno vita a un mosaico complesso, ricco di sfumature, di valori, di immagini, che merita di essere raccontato: la donna vista come una presenza fondamentale, come conditio sine qua non, come elemento imprescindibile nella vita, nell’arte e nella musica. Sono questi i motivi che hanno spinto Springsteen a mettere la donna sempre al centro della sua opera fin dall’inizio della sua carriera. Attraverso l’analisi di alcune delle canzoni di un repertorio immenso, Patrizia De Rossi posa il suo sguardo femminile sui testi di Bruce Springsteen raccontando in maniera inconsueta e particolare un altro lato dell’artista americano. Dalla Mary di Thunder Road che scappa dalla città dei perdenti in cerca di una nuova vita, alla madre disperata di American Skin, dalla redentrice di Living Proof alla femme fatale di I’m on Fire, sono tante le figure femminili che animano le canzoni del rocker del New Jersey e tutte confluiscono in quella Jersey Girl che da più di trent’anni è al suo fianco.”
96. 2014 – Otto note d’amore – Racconti
In questa raccolta di racconti, a cura di Rossella Martinelli, la musica di Bruce Springsteen diventa la colonna sonora del racconto di Valerio Bruner. La canzone è “Frankie”, che fa da cornice ad una storia d’amore raccontata attraverso i flashback di un protagonista la cui vita è un intreccio tra i più felici ricordi e la più amara delle realtà. Un racconto in cui l’immaginario romantico del primo Springsteen si mescola ad un’atmosfera malinconica che sa di amaro risveglio.
97. 2014 – Vado da Francesco
Padre Enzo Fortunato dirige la sala stampa del sacro convento di Assisi. Da quell’osservatorio privilegiato ha potuto osservare i molti, moltissimi che si sono avvicinati alla basilica per rendere omaggio a san Francesco. E così ci racconta della visita notturna di Springsteen, dello sguardo ammirato del boss per “questa basilica affrescata con i colori della resurrezione”, della rilevanza diplomatica di quella di Arafat, della devozione di don Oreste Benzi per il santo che amava i poveri. Ad Assisi è tornato più volte papa Giovanni Paolo II e papa Francesco vi ha appena fatto visita, a sottolineare quella connessione che da sempre lega il pontificato ad Assisi e alla sua basilica, uno dei luoghi simbolo della cristianità.
7 Ottobre 2006. Apertura fuori programma alla Basilica di Assisi: il visitatore “straordinario” era Bruce Springsteen, che si è fermato per un’ora, attorno alla mezzanotte, nella chiesa, informandosi sugli affreschi di Giotto e sul significato della spiritualità francescana, e ricevendo in dono il libro per i 750 anni della fondazione della basilica. Nel libro c’é lo stupore della rockstar Bruce Springsteen: ”Questa Basilica ha i colori della Resurrezione”
98. 2014 – Radio Libertà
Si intitola “Radio libertà. Dalla radio della Resistenza alla resistenza della radio” (Vololibero, 2013) il saggio che Michele Anelli dedica a genesi-sviluppo-sopravvivenza delle radio come mezzo di comunicazione pregnante e mai titolo è suonato più opportuno. Si parte da lontano, dai fuochi della guerra del novecentoquarantaquattro, da quando sulle note di “Fischia il vento”, l’emittente partigiana “Radio Libertà” diventa simbolo di lotta di liberazione. Si va avanti col tempo e nel tempo, con le epigoni della controinformazione e della musica ribelle anni Settanta, i loro nomi sono altrettante leggende: Radio Alice, Radio Onda Rossa, Radio Aut (quella di Peppino Impastato), Radio Popolare, sacche resistenziali contro l’informazione ingessata/omologata – tra una canzone di Lolli e una di De Andrè, Springsteen, Finardi, Dylan, i Clash -, insofferente ai diktat del marketing: notizie, canzoni e consapevolezza al prezzo di uno, ancora un volta, una volta di più, sotto la bandiera della libertà (la sola degna di garrire davvero). Stavolta non è un libro monotematico su Springsteen, ma un’articolata ricerca che, partendo dai canti delle Resistenza arriva anche a Springsteen.
99. 2014 – Bruce Springsteen talks. Interviste e narrazioni 1973-2013
Una raccolta delle più importanti interviste del “Boss”, dai primi anni Settanta a oggi.
100. 2014 – Born with the U.S.A.
Il 4 giugno 1984 nei negozi di dischi appariva Born in the U.S.A., il disco che ha trasformato Bruce Springsteen da rocker a rockstar. A trent’anni (meno un giorno) di distanza, e con tutte le più che debite proporzioni, segnalo su Amazon.it un mio racconto: Born with the U.S.A. – Gli anni Ottanta, Springsteen e un ragazzino di dodici anni. (Questo il link per chi voglia acquistarlo). Ecci alcuni punti per spiegare di cosa si tratta.
– Cominciamo da cosa NON è: un saggio di critica e analisi musicale. Su Born in the U.S.A. è stato detto e scritto molto, e credo ci sia ben poco da aggiungere.
– Nemmeno è narrativa tout court, un racconto come lo sono quelli – inarrivabili – di Carver o Hemingway.
– È invece un racconto, in 40 pagine, nato quasi di getto ascoltando il podcast di un programma di Luca De Gennaro dedicato, ovviamente, al disco. Lavavo i piatti, ne ascoltavo le canzoni e le chiose di De Gennaro e, all’improvviso, ho visto scorrermi davanti una storia da raccontare.
Quarant’anni fa, il critico musicale Jon Landau dichiarò: “Ho visto il futuro del rock and roll e il suo nome è Bruce Springsteen”. La successiva carriera del Boss, i suoi diciotto album in studio, le canzoni iconiche, le folle di fan ai concerti delle tournée mondiali hanno confermato la previsione. Nato il 23 settembre 1949 a Long Branch, nel New Jersey, Springsteen è cresciuto in una famiglia della classe operaia dove la vita non era sempre facile, un background che ha formato la sua visione politica e che permea molte delle sue canzoni. Alla fine degli anni Sessanta, dopo essersi costruito una fama di esuberante performer suonando nel Jersey Shore, firmò il contratto per l’album d’esordio: “Greetings from Asbury Park, N. J.”, uscito nel 1973. “Greetings” e il suo seguito, “The Wild, the Innocent & the E Street Shuffle”, nonostante le ottime recensioni, non ottennero il successo sperato. Nel 1975, giunto a un bivio della sua carriera, Springsteen fece uscire “Born to Run” che, secondo le sue parole, introduceva “i personaggi le cui vite avrei tratteggiato nella mia opera per decenni”. L’album conquistò il terzo posto nella classifica di “Billboard” e lo lanciò nel firmamento delle rockstar. “Darkness on the Edge of Town”, distribuito nel 1978, segnò una svolta verso toni più cupi, uno stile che avrebbe caratterizzato anche i successivi “The River” (1980) e “Nebraska”(1982). Nel 1984, con “Born in the U.S.A.”, Springsteen diventò una superstar globale… Prefazione di Peter Ames Carlin.
102. 2014 – Long Playing Bruce Springsteen
Disponibile in eBook ed iBook il capitolo su Springsteen tratto dal secondo volume (lato B) di Long Playing.
Long Playing Bruce Springsteen è l’anteprima del capitolo su Bruce Springsteen del secondo volume del libro “Long Playing, una storia del Rock”, non ancora disponibile. È invece disponibile il primo volume, Long Playing, una storia del Rock, anni 60 e dintorni. Long Playing Bruce Springsteen è la storia del musicista che recuperò il rock’n’roll, il significato dimenticato del rock delle canzoni di tre minuti stampate sui due lati dei 45 giri. La storia dell’uomo che volle farsi Boss.
Fra gli anni settanta ed ottanta Blue Bottazzi era un giovane cronista nel Mucchio Selvaggio, la più autorevole rivista italiana di musica rock, dove si ritagliò un seguito con lunghi epici articoli su Springsteen, Tom Petty, DeVille, Graham Parker, Greg Kihn e molti altri. Proprio a Bruce Springsteen, ed agli articoli che scrisse su di lui, deve la benevolenza che i lettori gli tributano da allora. È l’autore dei libri rock Long Playing, una storia del rock, e Perché non lo facciamo per la strada.
Troppo stonato per poter diventare un musicista, anglofilo, motociclista vintage in giacca di pelle, vive a Woodstock Valtrebbia, si definisce cronista musicale e adora il rock e il jazz. Amazon.it
Potrai iniziare a leggere Long Playing Bruce Springsteen sul tuo Kindle tra meno di un minuto. Non possiedi un Kindle? Scopri Kindle Oppure inizia subito a leggere con un’applicazione di lettura Kindle gratuita.
Energico e poetico interprete della grande tradizione narrativa americana, Bruce Springsteen ha lasciato una traccia profonda nella storia del rock per la straordinaria capacità di raccontare con le sue canzoni storie, personaggi, ambienti. E anche quando ha rivolto l’attenzione su di sé e sulla propria vita ha sempre preferito affidare le sue idee ai dischi, più che intrattenersi con i media. Ma ogni volta che ha concesso un’intervista, il risultato è stato sorprendente, per il coraggio con cui ha rivelato al grande pubblico il tormentato mondo interiore di un artista che non smette di interrogarsi sul proprio ruolo nella società, sul rapporto con i “ragazzi” della E Street Band, sul legame “familiare” con la fedele e nutrita comunità dei suoi fan e sulla profonda contraddizione che si è aperta oggi fra realtà statunitense e “sogno americano”. In questa ampia raccolta di interviste rilasciate nell’arco della sua ormai ultraquarantennale carriera, Springsteen ripercorre il suo laborioso processo di formazione personale e artistica, strettamente intrecciato a passaggi cruciali della storia americana della seconda metà del secolo scorso. In contrasto con lo stereotipo del rocker naif, grezzo se non addirittura superficiale e ambizioso, Springsteen si dimostra musicista di spessore, lucido e coerente, con una forte tensione morale e politica, perfettamente consapevole delle proprie responsabilità nei confronti del pubblico e delle trappole insite nell’industria musicale e nella cultura del successo.
104. 2015 – Bruce Springsteen. Spiriti nella notte
Una biografia a fumetti di Bruce Springsteen, il boss della musica rock, una cavalcata attraverso la sua vita, i suoi successi e i suoi momenti bui. La penna di Marco d’Angelo ed il tratto di Fabrizio di Nicola ci accompagnano in una scorrazzata attraverso le strade del New Jersey, tra corse automobilistiche e locali fumosi.
105. 2015 – Backstage Pass – Sulla strada con il Good Doctor
Paolo Vites, giornalista musicale da circa 25 anni, ne ha visti di concerti. Dai primi, a fine anni 70, quando la musica dal vivo tornò a essere celebrata dopo una stagione di molotov e autoriduzioni, a oggi. Dagli stadi ai piccoli club, dalle capitali europee ai paesini della provincia, da Bruce Springsteen agli esordienti, spesso con incontri backstage e avventure degne di un Hunter Thompson. Ecco perché il libro si intitola “Sulla strada con il Good Doctor”, in tributo al grande maestro del giornalismo gonzo. Ma anche perché questo libro è il seguito ideale di quello pubblicato con grande riscontro di critica e lettori quattro anni fa, “Un sentiero per le stelle – Sulla strada con Bob Dylan” (Pacini Editore), interamente dedicato quello ai concerti del cantautore americano.
Perché Paolo Vites pur amando la musica come una religione – le canzoni sono le mie preghiere dice spesso – mantiene un tono ironico, mai accademico, spesso autocritico per raccontare la musica che ama.
106. 2015 – Like a Vision. Bruce Springteen e il Cinema
La produzione artistica di Bruce Springsteen e il cinema sono indissolubilmente legati da un vincolo che è contemporaneamente concettuale, stilistico e di mutua collaborazione.Il volume è una cronaca visiva di questo proficuo sodalizio attraverso le tracce dell’artista che sono contenute in pellicole cinematografiche, i motivi e le suggestioni che hanno contaminato l’immaginario dell’artista e, soprattutto, la struttura cinematografica, strettamente narrativa, della quale testi e arrangiamenti di “The Boss” si compongono. Il volume, scritto da Gianni Scognamiglio e Paola Jappelli, è introdotto da scritti di Blu Bottazzi, Carlo Massarini e Mauro Zambellini. Corredato da riproduzioni di locandine cinematografiche, immagini fotografiche, tavole riassuntive e note esplicative, questo libro vuole porsi come un agile strumento di studio e di consultazione sia per chi voglia approfondire l’ambito specifico sia, più in generale, per studiosi e collezionisti che intendano indagare aspetti ancora poco noti nella sterminata bibliografia dedicata a Bruce Springsteen.
Se c’è un libro che il popolo di Springsteen attende è quello firmato da un suo speciale fan, Alessandro Portelli, esploratore dell’America e delle sue profonde radici culturali. Slittando dalla musica alla letteratura, dalla storia al presente, Portelli mette la sua nota affabulazione al servizio del cantore dell’America che più ama, quella tutta fondata sul lavoro, un’America in cui la promessa della mobilità sociale e della realizzazione di sé è spesso frustrata e tradita. Attraverso una rilettura dei testi che Portelli sa ancorare saldamente al contesto culturale e storico, il libro guarda al mondo di Springsteen sotto la lente del lavoro: il lavoro che divora le vite dei suoi personaggi (operai, cameriere, addette all’autolavaggio, cassiere, braccianti, disoccupati) e il suo lavoro, quello di musicista e di uomo di spettacolo. Il Bruce Springsteen narrato in questo libro è quello che racconta vite di seconda mano, come le Cadillac usate su cui i suoi protagonisti sfuggono al tedio di una quotidianità ripetitiva e senza sbocchi; che canta la rabbia di chi si ribella e di chi sogna di ribellarsi; che dà voce al senso di tradimento di chi crede che essere nato negli Stati Uniti lo autorizzi ad aspettarsi qualcosa di meglio. Ma lo Springsteen di Portelli è anche quello che narra le sue storie dolorose con un sound travolgente che evoca l’orgoglio di essere, nonostante tutto, ancora vivi.
108. 2016 – Bruce Springsteen, I dischi – la storia
A chi è dedicata questa collana? A chi ha spesso sentito parlare di un certo artista o di un certo genere musicale ma non lo conosce perfettamente. A chi non è interessato a biografie “vita morte e miracoli” e a noiosi trattati su un genere o un altro, ma unicamente a ciò che in ambito musicale conta davvero: la musica.
Queste opere presentano infatti la recensione di tutti gli album di un artista o i più rappresentativi di un certo genere musicale o di un periodo storico (ad esempio i cantautori degli anni ’70, il beat italiano, il progressive rock, ecc.); i testi sono firmati dal critico musicale Lucio Mazzi.
Di fatto una completa storia artistica ma anche, e soprattutto, una precisa indicazione di ascolto per conoscere davvero ciò di cui si è solo sentito parlare.
In questo ebook: Bruce Springsteen – i dischi la storia.
Disponibile anche in formato audiobook.
109. 2016 – I jeans di Bruce Springsteen e altri sogni americani
In questo libro, misto di memoir, reportage e fiction spesso esilarante e mai banale, vengono narrati alcuni aspetti meno noti e forse per questo particolarmente rappresentativi di una nazione vasta come un continente, di infinite coste, di montagne, di città, di genti e radicata nell’immaginario di tutti, ancora di più, forse, in quello di coloro che non ci sono mai stati. Tenendosi sempre lontana dal cliché dell’”italiana all’estero”, l’autrice spazia dalla wilderness californiana al Palazzo del Porno di San Francisco, da una carrellata sulle religioni americane che comprende le danze estatiche degli Shakers e un ordine di uomini barbuti travestiti da suore, all’avvincente storia di una coppia rimasta bloccata a New Orleans durante l’uragano Katrina, a un viaggio coast-to-coast in Greyhound fino al New Jersey, e al fortuito ritrovamento di un paio di jeans che, forse, appartennero a Bruce Springsteen… Silvia Pareschi, che ha dato le parole della nostra lingua alla voce di molti dei più grandi scrittori americani contemporanei, questa volta racconta con la sua voce lo stupore e l’ammirazione, il coinvolgimento ma anche lo sconcerto, il disinganno e il distacco di una ragazza prima, di una donna, poi, di fronte alla terra che perlomeno da un secolo si è imposta come la più grande generatrice di miti, di follie e di sogni dell’intero Occidente.
110. 2016 – Springsteen in classe. Spunti didattici a partire dalle canzoni del Boss
E’ il libro di Andrea Monda che racconta la storia, la vita e la musica di Bruce Springsteen e porta la prefazione di Antonio Spadaro direttore de La Civiltà Cattolica.
Si rivolge ad insegnanti ed educatori ed esplora il vasto universo poetico e musicale del “Boss”.
L’autore – insegnante, scrittore e conduttore del popolare reality «Buongiorno professore!» su TV2000 – offre molti spunti didattici a partire dai testi del cantautore del New Jersey, mettendo in luce le influenze letterarie, storiche e religiose presenti nella sua vasta produzione. Si scopre così che l’educazione cattolica ricevuta da Springsteen ha avuto un forte impatto sulla sua poetica, con testi spesso dedicati agli ultimi, ai migranti, ai perdenti della società americana.
Dalla Bibbia alla letteratura statunitense, le opere di Springsteen sono dure, severe, d’impatto in cui Monda intravede una forte utilità didattica: a geografia, la storia americana – soprattutto contemporanea –, la letteratura e la religione.
Come sottolinea padre Antonio Spadaro nella prefazione, le pagine di Springsteen in classe «raccolgono tutto il calore dell’esistenza cantata dal Boss e ne illustrano con competenza ed efficacia l’intelligenza e la passione».
111. 2016 – Bruce Springsteen. Tutte le canzoni
Questo libro si prende cura di tutte le canzoni di Bruce Springsteen ufficialmente edite nel corso della sua carriera, iniziata nel 1973 con Greetings from Asbury Parke e non ancora conclusa. Raccontando per esteso la genesi, la storia, la fortuna o sfortuna di tutte le canzoni, con aneddoti poco raccontati e, soprattutto, con le dichiarazioni dei protagonisti, siano Bruce, il suo storico produttore Jon Landau o i membri della E Street Band. Una carrellata lungo la storia di Springsteen, dai primi passi sulla scena musicale ai capolavori giovanili di Born To Run e The River, dai misteri di Nebraska alle polemiche di Born In The USA, fino alle opere della maturità dove più stretto è il nodo con il patrimonio della tradizione.
112. 2016 – Bruce Springsteen Live
“Durante lo scorso inverno ho scritto come un matto. Dovevo farlo. Non avevo un soldo, nessun posto dove andare, nient’altro da fare. Non conoscevo molte persone. Faceva freddo, e così scrivevo parecchio – e se non lo facevo mi sentivo in colpa. Un tremendo senso di colpa, come se mi fossi masturbato. Terribile!” (1972). “Penso spesso a Elvis Presley e a tutto quello che gli è capitato. Le richieste che questa professione ti fa sono davvero irragionevoli. È veramente strano andare là fuori e avere a che fare con persone che ti considerano come una specie di Babbo Natale o di uovo di Pasqua” (1985). “Ero infelice. I miei rapporti sentimentali finivano sempre male – non riuscivo ad avere una relazione con una donna. E poi non capivo perché ero così pieno di soldi e non sapevo come spenderli… Per un po’ me la sono passata davvero male. Finché mi sono reso conto che la mia vera vita aspettava ancora di essere vissuta: l’amore, il dolore, la speranza, la tristezza…” (1992). “Da ragazzo appartenevo a quella che si può chiamare controcultura, anche se forse io ne rappresentavo la parte più moderata – non ho mai fatto uso di droghe. D’altronde vivevo in una piccola cittadina, dove c’erano dei divieti praticamente su tutto” (1999) “Il fatto di aver compiuto 66 anni non mi è sembrato così bello. Devi semplicemente esserne consapevole e andare avanti. Cos’altro puoi fare?” (2016)
113. 2016 – Da Randolph Street al Nebraska – Il mio viaggio con Bruce Springsteen
Un libro che racconta Springsteen e le sue canzoni attraverso un diario di viaggio che parte da Randolph Street, dove è nato e dove sono cresciuti i suoi sogni, per arrivare in Nebraska, immagine dell’America più quieta, dagli ampi paesaggi in cui l’uomo è solo un dettaglio della natura. Il romanzo ha tre filoni che interagiscono, autobiografico, narrativo, cinematografico: la vita di Springsteen è narrata idealmente da lui e da uno dei tanti personaggi protagonisti delle sue canzoni, che si sente un po’ regista del libro che sta scrivendo. La prima parte è dedicata ad un’analisi delle canzoni dal 1971 al 1982, che per Andrea Volpin è il periodo di massima espressione musicale del Boss, il punto più alto della sua poetica. Da Family Song, una canzone scritta e mai pubblicata del 1971, passando per Born To Run, Something In The Night o Independence Day. Canzoni che aprono la strada all’analisi delle canzoni di Nebraska (tutte e dieci). Nella seconda parte del libro si analizzano alcuni testi, come Born In The USA o The Ghost Of Toam Joad che riprendono i temi di Nebraska ma modificano di fatto il punto di vista di chi le scrive e di chi le vive. Il tutto condito da una attenzione particolare alle atmosfere, dalle vie della piccola Freehold ai paesaggi sconfinati del Nebraska, in una crescita progressiva del personaggio e della sua musica, con la trasformazione da “cantante per la gente” a “cantante della gente”. Molto di più dunque di una biografia, un vero e proprio viaggio nell’America più vera guidati dalle parole del cantante che di questa America è forse il cantore più amato.
114. 2016 – He’s The One – Photobook
He’s the one è un monumentale libro di 250 pagine che raccoglie circa 300 foto scattate durante gli ultimi tour europei di Bruce Springsteen tra il 2012 e il 2016 che riesce a farci rivivere- cosa nient’affatto semplice- le intense emozioni vissute durante i suoi leggendari concerti. A realizzarlo sono stati Giovanni Canitano, uno dei più celebri fotografi musicali italiani, e un fotografo aquilano, Paolo Di Pietro che in una interessante intervista perNewsTownspiega come è nata l’idea di questo volume. Le spettacolari immagini, corredate di racconti scritti da firme autorevoli come Ernesto Assante, Gino Castaldo, Leonardo Colombati, Carlo Massarini, Ermanno Labianca, Paolo Zaccagnini – raccontano ilmito dello Springsteen performer e dalla sua altrettanto mitica E Street Band ma anche – come ha scritto Ernesto Assante recensendo il libro su La Repubblica – la liturgiaspringsteeniana, “i particolari, gli attimi, quelle “piccole cose” che ogni spettatore cattura per proprio conto con lo sguardo e che rendono ogni concerto “unico” per ogni singolo partecipante. Raccontano le gocce di sudore e i sorrisi, gli sguardi e i gesti, la folla con le braccia alzate e Springsteen che condivide con tutti la sua energia, in una straordinaria festa pagana della vita, che non esclude nessuno, che non lascia nessuno indietro”.
Il bellissimo volume, imperdibile soprattutto per noi fans e per il mercato dei collezionisti, è stampato in tiratura limitata e le prime mille copie sono già prenotabili sul sito www.heistheone.net
115. 2016 – Outlaw Pete
Da bambino, Bruce Springsteen ascoltava dalla voce della madre Brave Cowboy Bill, la storia di un piccolo cowboy puro di cuore. Era il suo primo contatto con il mondo del West, una passione che oggi lo porta ad amare i film di John Ford, la musica messicana e l’arte degli Indiani d’America. Da ciascuna di queste fonti, così come dalla vita e dal rock, che gli hanno insegnato a fondere fantasia e saggezza, nasce Outlaw Pete, leggenda moderna di un criminale che inizia a rapinare banche con il pannolino per poi conoscere tutte le asperità dell’età adulta. È una delle storie più ambiziose e originali mai scritte da Springsteen: in otto minuti, una meditazione sul destino epica e dura, piena di paradossi eppure mai farsesca. È un dramma musicale articolato, un arazzo in cui si intrecciano svariati stili rock e un’orchestrazione memore delle colonne sonore di Morricone.
116. 2016 – Born to Tun – L’autobiografia
Bruce Springsteen ha lavorato alla sua autobiografia nel corso degli ultimi sette anni, iniziando nel 2009, dopo lo show con la E Street Band durante il Super Bowl.
In Born to Run Springsteen racconta la sua giovinezza a Freehold, nel New Jersey, tra “poesia, pericolo e buio”, elementi che hanno alimentato la sua immaginazione. Descrive con estrema intensità lo slancio e il bisogno che l’hanno portato a diventare un musicista, i suoi esordi nei bar ad Asbury Park e l’ascesa della E Street Band. Con candore disarmante racconta anche per la prima volta la storia delle sue personali lotte, che hanno ispirato i suoi pezzi più belli e spiega come la canzone “Born to Run” riveli molto di più di quello che abbiamo sempre pensato.
«Scrivere di se stessi è una cosa curiosa», dice Springsteen nel suo libro. «Ma in un progetto come questo lo scrittore fa una sola promessa, quella di svelare al lettore la propria mente. È quello che ho cercato di fare in queste pagine».
«Siamo molto fieri di essere gli editori italiani di Born to Run», dice Alberto Gelsumini, responsabile editoriale della Varia Mondadori Libri, «un’autobiografia ben scritta, accurata ed esaustiva, che copre ogni momento significativo della vita e della carriera del Boss. Ciascuna pagina ha il suono di una canzone e il libro nel suo complesso ha il ritmo e la potenza di un concerto rock. Una lettura imperdibile per i fan di Springsteen.»
117. 2016 – Tramps Like Us – Noi & Bruce – Storie di passiono rock
Il rapporto con Bruce Springsteen è qualcosa che ognuno dei suoi fans tende a considerare come esclusivo e personale. In questo libro, nato come sviluppo editoriale del gruppo facebook “Noi & Bruce” aperto da Paolo Pagnini dopo i concerti di San Siro 2016, trentasei autori raccontano l’emozione di un rapporto unico e indissolubile con quello che i fans considerano molto di più di una delle rockstar più famose ed acclamate del mondo.
118. 2016 – Bruce Springsteen and the E Street Band – La storia illustrata
Bruce Springsteen è una rock star capace di riempire gli stadi, ma al tempo stesso è un artista ben più nobile e ricco di sfumature di quanto la definizione potrebbe lasciar intendere. È un uomo del popolo, e fa un rock’n’roll decisamente popolare, centrato sui temi e sui piaceri della gente che lavora. In più, ha saputo creare un repertorio assolutamente accessibile. Niente di tutto ciò avrebbe naturalmente importanza se Springsteen fosse un talento mediocre. Invece, è un grande cantautore. Il suo segreto nasce dal fatto che, intriso com’è di musica popolare post-Elvis (è uno degli ultimi veri adepti del rock ‘n’roll), ha profonda consapevolezza dell’alchimia rock. Dall’adorabile e sbilenco romanzo di formazione di Growin’ Up, al ruggente inno dei perdenti di Born to Run, dalla dolente analisi delle miserie dei lavoratori del seppiato The River, fino al gioioso rifiuto di arrendersi alla disperazione e alla povertà di Sherry Darling, dal nodoso dramma in stile Bonnie & Clyde di Atlantic City, fino allo smascheramento di certe fantasie fuorilegge di Glory Days, Springsteen ha sempre dimostrato di sapere quali leve azionare per creare un brano classico. E non dimentichiamo: è anche una delle rock star che ha venduto di più, con una stima di 120 milioni di album venduti in tutto il mondo. Quest’analisi della vita e della musica di Springsteen vuol essere un’esplorazione ad ampio raggio del suo talento.
119. 2016 – None But The Brave
NONE BUT THE BRAVE – Valerio V. Bruner – Editore: GM Press – 2016
Come la canzone esclusa da Born in the Usa, il volume racchiude ben 22 racconti basati su alcuni capolavori by Bruce Springsteen. Ogni brano si muove drammaturgicamente dentro una cornice contraddistinta da citazioni, messe in esergo, e indicazioni discografiche, a mo’ di chiosa, di brani scelti dal vasto repertorio di Springsteen.
L’attenzione dell’autore si concentra sull’uomo e sull’inumano, senza far ricorso alla facile retorica, né all’umanitarismo, non contestando, per questo, alle fantasie “neo-romantiche” il loro diritto sacrosanto di essere impaginate, e, in ultima analisi, all’amore di essere narrato, soprattutto quando è perduto.
Narrazioni, in sintesi, che non si allontanano mai da quell’afflato metafisico che spira dalla ferita che separa, e unisce, l’arte e la vita.
Il libro None But The Brave sarà online sul sito www.gmpress.it e i maggiori distributori nazionali.
120. 2017 – Bruce, che Spettakolo!
Si intitola Bruce, che Spettakolo! E quella “k” non è stata messa lì a caso. Infatti Patrizia De Rossi, tra i massimi esperti italiani in fatto di Bruce Springsteen, ha ricavato questo voluminoso (416 pagine) pamphlet dai tanti post che in circa due anni e mezzo ha pubblicato sul sito spettakolo.it. Per Patrizia, Bruce è molto più di un idolo: lo segue e lo studia fin da quando frequentava l’università: è laureata in Letteratura Nordamericana con una tesi intitolata La poesia di Bruce Springsteen.
121. 2017 – No pasta no show – I miei 40 anni di musica dal vivo in Italia
Quarant’anni di carriera come promoter raccontati dal suo punto di vista: Claudio Trotta, noto organizzatore di concerti e produttore di spettacoli dal vivo tra i più importanti e conosciuti a livello internazionale, è in libreria con la sua autobiografia No pasta no show – I miei 40 anni di musica dal vivo in Italia (Mondadori Electa).
Trotta, milanese classe ’57, mostra un tracciato di storia italiana che orbita intorno alla passione della sua vita: la musica. Un amore nato negli anni Settanta, con l’inizio della sua carriera e l’organizzazione dei primi concerti – nel 1979 si diploma come operatore musicale alla Civica Scuola d’Arte Drammatica a Milano e fonda la Barley Arts, l’azienda che tuttora dirige -.
No pasta no show è quindi la manifestazione di questa lunga storia d’amore, della musica come mezzo di promozione culturale, in cui Trotta racconta una serie di episodi unici che riguardano musicisti del calibro di Bruce Springsteen – al quale l’autore è molto affezionato – Ry Cooder o i Guns N’ Roses.
Tra le pagine di questo libro si trova uno Springsteen che una sera, sui Navigli, molla tutti e si perde per le vie di Milano, senza avvisare nessuno; c’è Axl Rose, leader dei Guns N’ Roses, che trasforma in una palestra la sua camera d’albergo (e a Torino non ci penserà nemmeno per un secondo a salire su una Mercedes, perché una volta ha sognato di morire su quell’auto); o ancora John Martyn che sale sul palco nonostante – o forse grazie a – diciassette birre, una bottiglia di whisky e un litro e mezzo di vino rosso. E questo è solo l’inizio…
122. 2017 – Io e la mia matita
Il sogno americano realizzatosi improvvisamente senza farsi annunciare: quello di vedere un suo ritratto di Bruce Springsteen appeso nella «Friends of the Bruce Springsteen Special Collection», la più grande collezione al mondo di libri, riviste, giornali, memorabilia, dischi, cd, vinili, provenienti da tutto il mondo su Bruce e le sue Band ospitata nel campus della Monmouth University di West Long Branch nel New Jersey. Anche se resta l’amaro in bocca per non aver mai incontrato il Boss. «Ho fatto di tutto per consegnare la mia opera quando è venuto in Italia, ma non c’è stato modo. Adesso che è a due passi da casa sua, spero che finalmente lo veda!». La giovane disegnatrice andriese con studi all’Istituto d’arte di Corato, ama ritrarre i personaggi famosi. «Ho cominciato da piccola copiando Minnie e Topolino – racconta Paola – fumetti che ancora leggo. Poi sono passata a disegnare i miei idoli». Ha fatto ritratti di David Bowie (esposto nella mostra/omaggio «Bowie Black Stardust» nella galleria SpazioCima di Roma), Phil Collins, Eric Clapton.
Il libro
E da tutto questo lavoro ne è nato un libro, Io e la mia matita (La Ruota edizioni) nel quale sono stati raccolti questi ed altri lavori. «Ho mandato i miei bozzetti alla casa editrice e loro li hanno apprezzati, bozzetti che ho conservato nel mio quaderno di appunti con data e nomi. Qualcuno aveva tentato di rubarmeli». La protagonista di questo volume, spiega Lomuscio, «è la matita che ogni volta diventa qualcosa di nuovo: il manico di una chitarra, il gambo di un fiore, la sigaretta di Kurt Cobain, la tromba di Louis Armstrong». O il cappellino trasformato in Staedtler nel taschino posteriore dei jeans di Springsteen di Born in the Usa, o le stelle che diventano matite cadenti.
123. 2017 – BRUCE SPRINGSTEEN – FURTHER UP THE ROAD
Con oltre 400 immagini di Bruce Springsteen, in gran parte inedite o mai pubblicate prima, tratte dagli archivi di Frank Stefanko, BRUCE SPRINGSTEEN. FURTHER UP THE ROAD è il volume più esaustivo ad oggi non solo sulla collaborazione quarantennale di Frank con Springsteen, ma anche sulla sua carriera di fotografo. Completa difatti il volume una serie memorabile di sue vecchie foto in concerto di Janis Joplin, Rolling Stones, Zappa & the Mothers, Rod Stewart, Lou Reed e John Cale, Johnny Winter; alcuni scatti del servizio fotografico realizzato da Frank per la copertina dell’album Hearts of Stone di Southside Johnny, e ancora vecchi provini a contatto e immagini di una giovanissima Patti Smith e di una serie di personaggi e artisti di strada della New York sotterranea degli anni Settanta.
Oltre alle fotografie iconiche scattate da Frank a Springsteen tra il 1978, per dischi leggendari come Darkness on the Edge of Town e The River, e il 1982 all’epoca dell’album Nebraska, BRUCE SPRINGSTEEN. FURTHER UP THE ROAD non solo presenta un’autentica messe di immagini alternative, mai viste o mai pubblicate prima, ma anche due servizi fotografici a tutt’oggi completamente inediti, entrambi realizzati nella residenza di Springsteen a Colts Neck, NJ. Il primo risale al 2004, all’epoca del disco Devils & Dust. Quanto al secondo, Springsteen lo ha concesso a Frank nell’aprile 2017, specificatamente per questo libro.
Il tutto è arricchito da una selezione di inedite foto in concerto dai tour del 2012 e 2016; di istantanee realizzate in occasione della festa organizzata dall’editore Simon & Schuster a New York nel 2016 per l’autobiografia di Springsteen Born To Run; e di ogni sorta di documenti personali, Polaroid, ritagli di giornale, pass e altro ancora, che vedono la luce per la prima volta in questo libro.
BRUCE SPRINGSTEEN. FURTHER UP THE ROAD comprende anche una introduzione di Bruce Springsteen, prefazioni di Danny Clinch ed Eric Meola, due altri fotografi “storici” di Springsteen, nonché da un lungo e approfondito testo dello stesso Frank Stefanko.
Per maggiori informazioni scrivete a info@wallofsoundgallery.com.
124. 2017 – Il vangelo secondo Bruce Springsteen
«Per narrare il rapporto conflittuale tra padri e figli, Springsteen ritorna a Adamo e Caino (Adam Raised a Cain). Per raccontare l’irreparabilità della perdita, “una distanza che non può essere colmata”, si rifà alla solitudine di Gesù al Calvario (Jesus Was an Only Son). Per cantare la ferita del dolore ricorre alla simbologia della Croce (I’ll Work for Your Love). Per contrapporsi al disgregarsi della comunità, fa riecheggiare l’invito evangelico ad “amarsi uno con l’altro” (Jack of All Trades)».
Luca Miele
L’intera produzione di Bruce Springsteen è punteggiata, attraversata, nutrita da simboli e figure religiose. Un rapporto, quello tra il cantante di Born in the U.S.A. e la fede, mai pacificato, sempre conflittuale, controverso, spigoloso, aperto. Mediata dal patrimonio degli spirituals – che Springsteen riattualizza nell’esperienza di The Seeger Sessions –, la Bibbia costituisce una sorta di pre-testo a cui il cantante si appoggia per costruire la sua (formidabile) narrazione americana.
Fede, speranza, risurrezione sono le parole chiavi del “vocabolario” del rocker americano. Un vocabolario che non disconosce la tragedia, la violenza, il male, ma li trasfigura nell’impegno, nell’attesa, nella tensione escatologica. Nella certezza che «un nuovo giorno sta nascendo» (Rocky Ground).
125. 2017 – PONSACCO – LOS ANGELES sulle tracce di Bruce Springsteen
Quattro amici, quattro sogni, quattro strade differenti e due grandi passioni comuni: Bruce Springsteen e le serate alcoliche.
“Ecco di cosa profuma la nostra amicizia: di erba fresca, di campi in fiore, di primavera. Dentro è soffice come il pelo di un gatto, ma fuori ha una corazza croccante come la crosta del pane caldo appena sfornato” – Marisa “L’ultima cosa che loro ricorderanno di me e di questa scena è ciò che più mi rappresenta: la chitarra con su appiccicato un adesivo di Bruce Springsteen. E ricorderanno anche il saluto di una che sta andando a costruire il proprio futuro a Los Angeles” – Valeria “Con loro non ci sono mai stati tabù o segreti, o quasi. Sono la mia parte femminile, mi fanno vedere sempre l’altra faccia della medaglia e riescono a farmi entrare nella mente delle ragazze” – Giulio “Ho smesso di bere ogni sera perché tanto al domani ci si penserà domani. No, adesso al domani ci penso oggi e bevo solo se il giorno dopo non ho assolutamente niente da fare. Questo, ne sono convinta, vuol dire crescere” – Fabiana.
126. 2017 – CAMMINO CON ANGELI SENZA DIMORA
Vita e rock, esperienze di vita e rock music, viaggio autobiografico attraverso la musica di “The Boss”, Bruce Springsteen. Un viaggio molto personale che l’Autore ha compiuto utilizzando alcune delle canzoni di uno degli artisti più conosciuti nell’ambito della musica contemporanea. The Boss con i suoi lavori ha voluto raccontare, tramite l’immediatezza della musica rock , il vivere quotidiano degli “ultimi” d’America, inserendosi nell’esiguo e straordinario gruppo dei cosiddetti “storyteller”, offrendo uno spaccato della grandezza e delle contraddizioni della società statunitense. L’Autore ha voluto intrecciare il suo viaggio autobiografico con uno dei più rappresentativi fra i musicisti rock, provando a rileggere il suo vissuto fatto di esperienze, emozioni, sensazioni e suggestioni.
127. 2018 – Bruce Springsteen 1973-1986- From Born To Run to Born in USA
Il volume Bruce Springsteen 1973-1986- From Born To Run to Born in USA, introdotto dalla prefazione di Maureen Orth e un saggio di Chris Murray, raccoglie le splendide fotografie in bianco e nero e a colori di David Gahr (1922-2008), cui dobbiamo immagini iconiche di alcuni dei più grandi musicisti del XX secolo, come Bob Dylan, Pete Seeger, Janis Joplin, Johnny Cash, Miles Davis e, per l’appunto, Bruce Springsteen. Edito per la Rizzoli, si tratta di uno sguardo senza precedenti a un giovanissimo Bruce Springsteen e alla E Street Band, dalla creazione del gruppo e dall’esordio nel New Jersey fino alla loro ascesa e al tour Born in the USA, attraverso fotografie quasi tutte inedite. Gahr, da grande amico di Bruce, ebbe modo di fotografare il Boss non solo sul palco ma anche fuori scena e sue sono, tra l’altro, le immagini per la copertina del secondo album di Bruce The Wild, the Innocent e E Street Shuffle . Il libro include scatti rarissimi o inediti, come quelli eseguiti durante un’esibizione di Bruce al Bottom Line poco prima dell’uscita di Born To Run nel 1975, o quelli davanti a migliaia di fans durante il suo tour Born in the USA. E’ un libro che, per chi ama il Boss, non può mancare.
128. 2018 – BEAUTIFUL LOSERS
BEAUTIFUL LOSERS – 1960 – 1981’ di Max Stèfani è il quarto volume di una storia del rock che l’autore sembra voler portare avanti, visto il successo dei precedenti. Libri particolari in quanto non arrivano in libreria ma vanno ordinati direttamente all’autore (max@outsiderock.com).
Libri che fanno parte di una categoria a parte, in quanto non si tratta di saggi ma di un’attenta costruzione di quanto è avvenuto all’epoca, riportando tutto quanto scritto dalla stampa, trattasi di dischi, live o interviste. Insomma, c’è poco dell’autore che si limita a un attento lavoro di taglia e cuci. Ciò rende questo genere di libri estremamente interessanti e soprattutto ‘veri’. Sono libri di storia. Questa volta il volume si occupa di STEVE MILLER, BOB SEGER e BRUCE SPRINGSTEEN. Si ferma al 1980 ma fa eccezione per Bruce, di cui la storia continua con tutto il 1981, l’anno in cui Bruce viene a suonare in Europa. Come dischi ci si ferma dunque a The River.
129. 2018 – Abbassa quello stereo!
Devo essermi perso qualcosa da quando mi sentivo dire ABBASSA QUELLO STEREO dai miei genitori a quando ho iniziato a sentirmi dire ABBASSA QUELLO STEREO dalle mie figlie. Il motivo, probabilmente, leggendo bene, si trova nelle righe di questo libro.
Alcuni racconti, legati tra loro dalla mia grande passione, grande e sicuramente insana, per la musica, per le storie raccontate nelle canzoni; un libro che, si badi bene, più che di musica, parla di me stesso e del mio rapporto con essa, delle volte che ho sentito la mia vita dentro le canzoni e delle volte in cui le canzoni mi sono entrate dentro, cambiandomi la vita.
Nel libro racconto di album, canzoni e concerti di Fabrizio De André, Bob Dylan, Pearl Jam, U2, Francesco Guccini, Rolling Stones, Counting Crows, Edoardo Bennato e Vinicio Capossela, ma specialmente cerco di spiegare perché da sempre io senta la musica come qualcosa che mi parli direttamente, al cervello, al cuore, alla pancia, all’anima.
Buona parte del libro, direi almeno un 50% è però, inevitabilmente dedicata a Bruce Springsteen, perché come racconto parlando del cofanetto celebrativo dei 30 anni di Born to Run
130. 2018 – Bruce Springsteen. Come un killer sotto il sole. Testi scelti 1972 – 2017
Da più di quarant’anni Bruce Springsteen incanta milioni di persone nel mondo con la sua voce unica e un talento per la narrazione senza pari, attestandosi tra i grandi della musica di tutti i tempi. Con questa opera monumentale Leonardo Colombati si spinge oltre nel giudizio, dimostrando come la forza narrativa e la potenza espressiva delle sue canzoni lo collochino a pieno titolo nella tradizione letteraria americana, lungo quella linea sottile che unisce Walt Whitman a John Steinbeck, Flannery O’Connor a Raymond Carver.
In Come un killer sotto il sole Colombati ha raccolto e tradotto cento tra le canzoni più significative di Springsteen, disponendole secondo un ordine non cronologico ma tematico, in un montaggio che ci permette di godere di un vero e proprio romanzo. La giovinezza nel New Jersey e la fuga verso una Terra Promessa all’inseguimento di quell’American Dreamdestinato a scontrarsi con la realtà e a infrangersi; la crisi economica, quella nuova Grande Depressione che ha attraversato la fine del secolo scorso e dura tutt’oggi; e, ancora, la maturità e la riflessione sul successo: leggendo i testi – in originale e in traduzione – uno dopo l’altro, davanti ai nostri occhi si svolge una narrazione di ampio respiro, un’epopea in cui lo spunto autobiografico si fa sempre universale.
Con il rigore e il metodo che si riservano alla miglior critica letteraria, Colombati analizza e commenta ciascuna canzone, ricostruendone le circostanze di composizione e i continui rimandi alla cultura americana. Ricco di curiosità e aneddoti, molti rivelati dallo stesso Springsteen durante le interviste e i concerti, il libro comprende anche una cronologia aggiornata e dettagliatissima e la discografia completa.
Un’indagine appassionata e rigorosa che illumina di luce nuova l’opera di uno dei più grandi storyteller del mondo. Insieme a Born to Run, un libro imperdibile per tutti coloro che amano il Boss.
131. 2019 – Bruce Springsteen – Abbagliati dalla luce
Il rapporto che lega Bruce Springsteen al suo pubblico non ha eguali nella storia del rock, e si rileva in tutta la sua potenza negli oceanici concerti dal vivo in compagnia della E Street Band. Officiante di un rito musicale fondato sulla condivisione piena di quanto accade sopra e intorno al palco, Springsteen conquista con la forza del suo linguaggio e della sua inquietudine, della sua umanità ammalata di sogni perduti, padri assenti, promesse tradite. Come ha fatto questo ragazzo del New Jersey a diventare uno dei più grandi fenomeni – anche commerciali – del rock mondiale senza snaturare sé stesso e la sua musica? È a questa domanda che prova a rispondere – con grande trasporto – il libro di Luca Giudici, tra le pieghe di pubblico e privato. “Springsteen sin dall’adolescenza ha mostrato di avere coscienza del rapporto unico con il medium che stava utilizzando. Ha ben chiaro che l’incontro tra lui e la musica ha generato un mix ineguagliabile, di cui la passione rappresenta il motore. Allontanato dalla musica sarebbe un uomo privato del suo principale canale di comunicazione con il prossimo. Sarebbe cieco, sordo e muto, incapace probabilmente di ogni altra forma di partecipazione. Per lui quindi trovare autenticità nell’espressione artistica è prima di ogni altra cosa una questione costitutiva della personalità. Una questione d’anima”.
132. 2019 – GROWIN’ UP – SIAMO CRESCIUTI INSIEME!
Growin’ Up è il commovente racconto del vincolo che lega Bruce Springsteen e l’Italia alla luce del suo legame di sangue con il nostro Paese (non solo attraverso la mamma Adele) e con i fan tricolori. L’analisi – statistica, aneddotica e artistica – contempla tutti i concerti e anche le apparizioni secondarie tenute da Bruce in Italia: dallo storico 21 giugno 1985 per finire con la data romana al Circo Massimo del 16 luglio 2016. Scalette precisissime, cronache minuziose e foto esclusive sono la base di un lavoro complesso e articolato, adatto alla lettura degli appassionati più incalliti quanto dei neofiti. Il volume comprende le prefazioni illustri di Willie Nile, Elliott Murphy, Graziano Romani e Alessandro “Ale” Besentini, un’approfondita analisi sociologica legata alla teatralità e al pubblico del r’n’r show, tabelle riassuntive delle apparizioni italiane, le setlist di tutti i concerti e gli elenchi di tutti (ma proprio tutti) i musicisti che lo hanno affiancato sui palchi tricolori. Senza dimenticare la meticolosa valutazione degli show, gli aneddoti quasi sconosciuti e le curiosità mai emerse (ma senza mai sconfinare nel gossip). Inoltre, alcune prestigiose figure analizzano lo stile chitarristico, l’uso dell’armonica, le caratteristiche vocali, l’uso della voce, la poetica, la psicologia, la visione politica e persino le prestazioni atletiche dell’artista. Ampio spazio viene riservato anche alla ricostruzione delle sue origini italiane, alle esperienze dei connazionali che hanno diviso il palco con lui, degli organizzatori (su tutti, Claudio Trotta) e del singolare mondo del pit.
133. 2019 – Bruce Springsteen. The Promised Man
Dedicato ai jihadisti di Bruce, che troveranno motivi per ricredersi, e a quanti lo schifano, che troveranno motivi per credere.
Stefano Isidoro Bianchi (Cortona, 1961) è direttore della rivista Blow Up.
[di seguito un estratto dal
Capitolo iniziale. Teoria.
Il sublime, il verosimile e la merda [a.k.a. l’Anticristo]
[…] Esatto opposto del folkster pauperistico purista penitenziale, Springsteen è un musicista di popolo popolare e populista che incarna – in senso letterale: un Cristo – la purezza del Sogno Americano e della Religione Americana più antica, altezza Padri Pellegrini e Dichiarazione d’Indipendenza. A tutti è dato il diritto, l’opportunità, di migliorare la propria vita e raggiungere il benessere economico attraverso la capacità personale, il duro lavoro, la determinazione, il coraggio. Un mix di esasperato individualismo, mistica della frontiera ed etica della democrazia a cui lui, da buon italo-irlandese educato dalle suore, ha aggiunto consistenti dosi di cattolicesimo coi suoi crediti di fratellanza, compassione e familismo volentieri amorale. Questo ha sempre cantato nelle sue canzoni – in giovinezza più spesso la prima metà, col passare degli anni quasi sempre la seconda. Siamo distanti dal folkster agit-prop alla Woody Guthrie o Pete Seeger, che pure lui ha più volte e in più maniere omaggiato, giustamente e per rispetto, e alla cui genia certa pubblicistica, soprattutto italiana, tenderebbe ad accodarlo erroneamente e per difetto (della pubblicistica). Le sue parole forti e veementi, in qualche occasione decisamente molto forti e veementi, non sono mai state una critica e men che meno un tradimento dell’american dream ma la denuncia del tradimento dell’american dream, quindi la più solida riconferma della sua giustezza. Non sfuggirà la differenza.
134. 2019 –Bruce Springsteen & Atlantic City
Bruce Springsteen, “The Boss”, uno dei maggiori rocker al mondo, famosissimo per classici come “Dancing in The Dark”, “Born to Run” e molti altri, è da sempre legato alla sua terra natale: il New Jersey, uno stato che ha partorito numerosi talenti musicali, televisivi e cinematografici, oltre a essere lo sfondo della celebre serie “I Soprano”. “Bruce Springsteen & Atlantic City” è la narrazione di una storia culturale unica che appassionerà i fan del rock con la sua analisi letteraria del Magic Tour, tournée mondiale realizzata tra il 2007 e il 2008 e l’ultima intrapresa dal boss con la E Street Band. James Pettifer, in questo straordinario saggio di storia culturale e racconto di viaggio, ci conduce per le strade di Atlantic City vissute attraverso le canzoni di Springsteen, cantore delle persone comuni, del lavoro, della frustrazione, delle passioni e dei dolori degli americani. La città diventa quindi uno spaccato della quotidianità del New Jersey, una metafora della società statunitense con le sue contraddizioni e le sue diseguaglianze economiche, nello scintillante mondo intellettuale di Princeton, nelle aree urbane fra le più degradate degli Stati Uniti, nell’energia motrice della creatività giovanile. Tema ricorrente del libro è il Jersey Shore, la costa atlantica del New Jersey, con la sua storia romantica, le paludi sinistre, le vaste e bellissime dune di sabbia e le violente tempeste invernali.
135. 2019 –Bruce Springsteen. Le storie dietro le canzoni
Con oltre 50 ore di nuove interviste con la E Street Band e molti altri stretti collaboratori, Bruce Springsteen – le storie dietro le canzoni è uno sguardo molto approfondito e ampiamente illustrato sulla creazione di alcune delle tracce più importanti dell’era del rock – da “Born to Run” e “The Rising”, a “Blinded by the Light” e “Wrecking Ball” – che attinge anche alle cinque precedenti interviste di Hiatt a Springsteen. La leggenda di Bruce Springsteen potrebbe benissimo sopravvivere al rock ‘n’ roll stesso. E tutta la forza e l’energia vitale esibite durante i tanti concerti da brivido con la E. Street Band si ritrovano nei brani: canzoni che hanno contribuito a fornire la miglior definizione possibile degli USA sia nel Paese sia nel resto del mondo; che hanno colmato lo spazio vuoto tra Bob Dylan e James Brown, tra Phil Spector e Hank Williams; e che per questo hanno trasformato il New Jersey in una sorta di terra promessa. Pieno di storie tratte dalla lunga carriera di Springsteen, il volume “Bruce Springsteen. Le storie dietro le canzoni” illumina in modo dettagliato ciascuno dei brani di The Boss, offrendo una prospettiva sul metodo di lavoro di una leggenda del rock, accanto a una moltitudine di aneddoti e racconti scelti tra i tanti che costellano la sua lunga vicenda musicale.
136. 2019 – This Hard Land – Sulle strade di Springsteen
Bisogna aspettare la notte per sentire la voce di una città che piange. Bisogna aspettare la notte per incontrare un certo tipo di deragliati eroi, per vedere demoni e fantasmi circolare liberamente per le strade. E guarda caso eroi, fantasmi e demoni sono esattamente le creature che più attraggono Springsteen. Basta sfogliare i testi delle sue canzoni, uno dopo l’altro, per scoprire una verità inconfutabile: a dispetto di quell’abbagliante immagine da guerriero di ogni battaglia, da lucifero portatore di luce, la stragrande maggioranza delle sue canzoni è ambientata di notte. Anzi, interi dischi sono ambientati di notte. Dunque la sua arma nascosta è l’ambiguità, l’ingannevole e onirica opacità della notte, perché solo lì può parlare il linguaggio dei sogni, liberare i demoni come animali selvaggi tenuti troppo a lungo in gabbia, è il momento in cui la realtà si fonde e confonde coi suoi simboli, è il momento in cui i fantasmi reclamano al mondo dei vivi il loro diritto di cittadinanza.
by Daria Addabbo – Gino Castaldo
– pubblicato da Jaca Book – 2019
137. 2020 – The Boss. Leadership a tempo di musica
Cosa può insegnare un musicista del calibro di Bruce Springsteen? Qual è la forza della sua arte? Il Boss, il campione del rock, partito da Freehold, una cittadina della provincia americana. Senza nessun grande nome di famiglia alle spalle né alcun appoggio influente, il ragazzo di Freehold è diventato un’icona musicale. E un modello esemplare anche di leadership. Tra aneddoti, lyrics e citazioni, l’autore ripercorre circa cinquant’anni di carriera del Boss e, canzone dopo canzone, i manager possono trarre insegnamenti a ritmo di rock su come gestire progetti, valutare il mercato, innovarsi rimanendo fedeli a se stessi, rapportarsi con colleghi e clienti. Un libro sulla leadership e un viaggio musicale che coinvolge anche i mitici Beatles, in perenne dialogo con Beppe Carrella che ha pubblicato il libro gemello Beatles. Leadership a tempo di musica.
by Fabio Degli Esposti – pubblicato da goWare – 2020
138. 2020 – Bari calling
“Bari calling” è un racconto generazionale, una irriverente ballata rock ispirata dall’unica città al mondo che può vantare una squadra di calcio declinata al maschile e al femminile: il Bari o la Bari. «E se fossimo la generazione fuori tempo massimo rispetto a tutti i grandi eventi della storia? Nel 1968 avevo quattro anni, ne avevo cinque quando andammo sulla luna, sei la notte di Italia-Germania, dieci quando ci fu il referendum sul divorzio. Avevo sempre dieci anni al tempo dell’austerity e delle domeniche a piedi, ancora meno quando a Bari ci fu il colera e nessuno dei grandi mangiò più le cozze crude. Nel 1977, nel periodo dei movimenti studenteschi, avevo tredici anni. Non ero nato quando Elvis andò per la prima volta in televisione, né quando ammazzarono Kennedy, avevo quattro anni quando Tommie Smith alzò il pugno guantato di nero. Ne avevo solamente due, forse meno, quando Bob Dylan scrisse Like a Rolling Stone. Tutte cose che mi sono perso e che avrei voluto vivere da adulto. E invece non c’ero. Mi riconosco il solo merito di aver visto tutte le partite di Totti e aver urlato in tutti gli stadi del mondo con Bruce Springsteen.
139. 2020 – IL DISCO DELLE SETTE MERAVIGLIE
IL DISCO DELLE SETTE MERAVIGLIE è un libro di Luciano Gardini sulla sua passione per Bruce Springsteen da quando, nel lontano 1980 acquistò “The River”, il disco che glielo fece conoscere.
140. 2020 – Bruce Springsteen – Tutti i testi vol.1 (1966-1984)
l primo volume comprende le traduzioni di tutte le canzoni scritte da Bruce Springsteen nei primi vent’anni della sua carriera. Dagli inizi giovanili con le sue prime band agli esordi come solista, per arrivare alla strepitosa successione di album che ne hanno sancito la grandezza artistica: Born To Run, Darkness On The Edge Of Town, The River, Nebraska, Born In The U.S.A. Ognuno di questi album è impreziosito da una messe di outtakes, pubblicati in anni successivi, a testimonianza della creatività torrenziale di quegli anni. Anche le traduzioni di tutte queste canzoni (oltre a quelle scritte da Springsteen e incise da altri) sono riportate in questo volume e contribuiscono ad offrire un quadro completo dell’artista. Le traduzioni sono a cura di Marco Regali Nai, già collaboratore di riviste musicali come Il Mucchio Selvaggio e Rockerilla.
141. 2020 – Coupe deVille, Frank è tornato a casa
Il romanzo ispirato dalla musica di Springsteen
Una copertina accattivante con una fiammante Cadillac, regina delle american dream cars, un titolo intrigante e tante pagine in cui l’autore Dario Migliorini racconta un viaggio ispirato alla discografia di un grandissimo cantautore americano, che quando canta dà voce da sempre ai nostri sogni, alle nostre vite, alle nostre speranze: Bruce Springsteen. “Coupe deVille, Frank è tornato a casa” è la storia di Frank Joyce, un uomo realizzato, ma con un percorso di vita impervio. Un moderno Ulisse, il cui lungo viaggio non è stato solo un vagabondare fisico, ma soprattutto l’affannosa ricerca di se stesso. Il contrasto con il padre lo porta a fuggire da casa nel New Jersey per inseguire un sogno di promised land, ma il destino e i suoi stessi errori lo metteranno a dura prova, fino alla solitudine e alla miseria. Perde anche l’amore e l’amicizia ma saranno proprio questi valori ritrovati ad aiutarlo a riprendere la via di casa. Solo allora, ma troppo tardi, Frank capirà che la distanza da suo padre era tutt’altro che incolmabile. Oggi l’uomo ripercorre quegli anni burrascosi in un viaggio entusiasmante ma delicato, nel quale incontra alcuni fantasmi che hanno popolato il suo passato. Soprattutto ritrova una persona che, forse, non conosce ancora pienamente: se stesso. Si parla di sogni e dell’impegno indispensabile per realizzarli, di discese e di risalite, di cadute e di difficoltà per rialzarsi. Si parla di famiglia, amore e amicizia come stelle polari del nostro cammino, riferimenti imprescindibili per “mantenere la rotta”. E’ una storia avvincente e commovente che toccherà senz’altro i cuori di chi la leggerà. Ognuno rivedrà nel protagonista anche un po’ se stesso e scoprirà familiarità con le strade percorse da Frank mentre, in sottofondo, risuonerà la musica che amiamo di più: Sua Maestà il Rock’n’Roll.
142. 2020 – Bruce Springsteen – Tutti i testi vol.2 (1985-2020)
Il secondo volume comprende le traduzioni di tutte le canzoni scritte da Bruce Springsteen dal 1985 ad oggi. Anche se l’apice artistico raggiunto negli anni ’70 e’80 non è stato più eguagliato, la sua carriera è proseguita su livelli sempre apprezzabili e talvolta eccelsi, con album importanti come The Ghost Of Tom Joad, The Rising, Devils & Dust, il sorprendente Western Stars e il recente Letter To You. Anche questo volume, come il precedente, è impreziosito da molte out-takes, rarità e canzoni scritte da Springsteen e incise da altri. Le traduzioni sono a cura di Marco Regali Nai, già collaboratore di riviste musicali come Il Mucchio Selvaggio e Rockerilla.
143. 2020 – BADLANDS – SPRINGSTEEN E L’AMERICA:IL LAVORO E I SOGNI (nuova edizione)
La capacità di Alessandro Portelli di leggere i testi delle canzoni di Bruce Springsteen, unendo gli strumenti della storia orale alla conoscenza della letteratura e della società americana, gli permette di esplorare in profondità l’universo del Boss. Dopo “Badlands”, uscito nel 2015, Portelli rimette mano alle sue carte per consegnarci un’edizione completamente rivista e aggiornata di quel libro, diventato un oggetto di culto non solo per i fan di Springsteen, ma anche per chiunque voglia conoscere più a fondo il rapporto fra popular music e società americana. Portelli continua il dialogo con Springsteen confrontandosi con le sue produzioni più recenti: la leggendaria performance di Broadway, a cui ha avuto la fortuna di assistere, e il nuovo album Western Stars. Slittando dalla musica alla letteratura, dalla storia al presente, Portelli mette la sua nota affabulazione al servizio del cantore dell’America che più ama, quella fondata sul lavoro, un’America in cui la promessa della mobilità sociale e della realizzazione di sé è spesso frustrata e tradita.
144. 2020 –LA MUSICA GIOVANE
Il nuovo libro di Lucio Mazzi è consigliato a cultori ed esperti musicali ma soprattutto a quanti lo vogliono diventare. Lucio Mazzi, giornalista, critico musicale, studioso ed appassionato di musica popolare dalla fine degli anni ’70 ha pubblicato da indipendente “La Musica Giovane: la storia del rock, del jazz, delle musiche nere, della dance, della canzone e del rock italiano, e di tutto quello che in musica ci ha fatto ballare, divertire, emozionare, pensare e vivere negli ultimi 100 anni”. E’ un libro che, come dice lo stesso Mazzi, non si rivolge tanto a chi conosce persino il numero di scarpe di Bruce Springsteen quanto a chi non sa nemmeno chi sia Bruce Springsteen.
145. 2020 –Un Omaggio a Bruce Springsteen: Un libro illustrato con belle imagini
Bruce Springsteen è il “Boss”. Per decenni ha dato forma alla musica rock. Momenti indimenticabili. Scene leggendarie. Fantastici ritratti. Questo grande libro illustrato mostra i migliori scatti di fotografi professionisti selezionati. È il regalo finale per tutti i fan e un grande ricordo delle stazioni indimenticabili. Libro illustrato in grande formato: 21,5 x 21,5 centimetri; completamente a colori; copertina in carta pregiata con plastificazione a pellicola; fotografie di alta qualità di fotografi professionisti internazionali; momenti grandi e indimenticabili
146. 2021 – Diario di un sogno
Erano le 13 del 22 agosto 1987 e, dopo aver vagato per Asbury Park alla scoperta dei luoghi resi celebri dalle canzoni di Bruce Springsteen, due ragazzi di 19 anni si ritrovarono davanti allo Stone Pony, il locale dove il loro idolo aveva iniziato a far conoscere il suo talento. Quel giorno e quella sera la passarono in sua compagnia. I due adolescenti erano Alberto Lanfranchi, fondatore di «Noi e Springsteen» che organizza da cinque anni il festival dedicato al Boss a Bergamo, e suo cugino Luca, che fa parte della stessa comunità. Il racconto dell’incontro, insieme a molti altri aneddoti, è narrato da Lanfranchi in «Diario di un sogno. E quell’incontro allo Stone Pony ad Asbury Park», disponibile dal primo marzo. Il libro si può acquistare sul sito www.noiespringsteen.com e il ricavato dalle vendite sarà utilizzato per le iniziative promosse dal gruppo di fan.
147. 2021 – Bruce Springsteen. Come un killer sotto il sole. Testi scelti (1972-2017) Ed. 2021
In Come un killer sotto il sole Colombati ha raccolto e tradotto cento tra le canzoni più significative di Springsteen, disponendole secondo un ordine non cronologico ma tematico, in un montaggio che ci permette di godere di un vero e proprio romanzo.
La giovinezza nel New Jersey e la fuga verso una Terra Promessa all’inseguimento di quell’American Dream destinato a scontrarsi con la realtà e a infrangersi; la crisi economica, quella nuova Grande Depressione che ha attraversato la fine del secolo scorso e dura tutt’oggi; e, ancora, la maturità e la riflessione sul successo: leggendo i testi – in originale e in traduzione – uno dopo l’altro, davanti ai nostri occhi si svolge una narrazione di ampio respiro, un’epopea in cui lo spunto autobiografico si fa sempre universale. Con il rigore e il metodo che si riservano alla miglior critica letteraria, Colombati analizza e commenta ciascuna canzone, ricostruendone le circostanze di composizione e i continui rimandi alla cultura americana, dimostrando come la forza narrativa e la potenza espressiva delle sue canzoni collochino il Boss a pieno titolo nella tradizione del suo paese, lungo quella linea sottile che unisce Walt Whitman a John Steinbeck, Flannery O’Connor a Raymond Carver.
Collana: Oscar baobab. Saggi
Anno edizione: 2021
Pagine: 864 p.
148. 2021 – I (miei) poeti rock
Trenta storie che descrivono gli incontri (reali o immaginari) con le figure più liriche del rock, scritti da un autentico “poeta rock” italiano. Ritratti di artisti diversi, da Bob Dylan a Bruce Springsteen, da Patti Smith a Kurt Cobain, che hanno saputo ascoltare la vita e restituirla a chi non la sentiva. Sono personali spacciatori di attimi: alcuni, di vita tagliata bene, fine, in filigrana; altri, di epica del quotidiano. Vincenzo Costantino “Cinaski”, poeta dall’animo rock, ripercorre la loro storia, dalla giovane età ad oggi, incontrandoli uno ad uno, da Leonard Cohen a Lou Reed, da Fabrizio De André a Enzo Jannacci, e riscoprendo l’attimo in cui tra delirio realtà sono entrati nella sua vita, così come potrebbero entrare in quella di ognuno. Cinaski rivive quell’attimo, non per renderlo eterno ma per fermarlo, pagina dopo pagina, riascoltando le canzoni e i versi, restituendo tutta la poesia che ci hanno regalato. Ogni racconto è illustrato da un ritratto del pittore Carlo Montana e contiene citazioni, strofe poetiche e riflessioni dell’autore, insieme alle testimonianze di Paolo Rossi, Simone Cristicchi e altri amici dello scrittore.
149. 2021 – RENEGADES. Born in the USA
A partire da un podcast di successo, due vecchi amici si rivelano in una conversazione intima con racconti esclusivi e riflessioni sulla vita, la musica, l’infinito amore per un’America ricca di opportunità e contraddizioni. Un libro con oltre 350 foto, contenuti esclusivi e materiali d’archivio inediti.
RENEGADES. Born in the USA è il dialogo sincero e coinvolgente tra il presidente Barack Obama e la leggenda del rock Bruce Springsteen. Ricco di illustrazioni a colori, RENEGADES accoglie fotografie rare ed esclusive dalle raccolte private degli autori e materiali d’archivio inediti, e offre un coinvolgente ritratto di due outsider – un bianco e un nero – alla ricerca di un legame tra il loro bisogno di senso, di verità, di comunità, con la più profonda storia dell’America. Il libro contiene:
• Introduzioni inedite del presidente Obama e di Bruce Springsteen;
• Nuovo materiale esclusivo dalle sessioni di registrazioni del podcast Renegades;
• I discorsi annotati a mano di Barack Obama;
• I testi manoscritti delle canzoni di Bruce Springsteen;
• Foto rare ed esclusive dagli archivi privati degli autori.
In uno studio di registrazione colmo di chitarre o a bordo di una Corvette, Barack Obama e Bruce Springsteen discutono di paternità e matrimonio, di razza e virilità; del fascino di avere una strada davanti ancora da esplorare ma anche del desiderio di far ritorno a casa; degli eroi del presente e del passato a cui si ispirano; e di musica, tanta musica. Nel corso del viaggio, svelano la passione nel ripercorrere la storia più grande e più vera dell’America attraverso le loro vite, e immaginano come quel paese e tutto il mondo, oggi così divisi, possono ritrovare al più presto la strada verso una nuova unione.
150. 2021 – 50 anni di Bruce: Un libro illustrato non ufficiale nell’anniversario di Bruce Springsteen
Lui è il capo. È un cantante, bandleader, vincitore di Oscar e Tony Award e 20 volte vincitore di Grammy. Bruce Springsteen è uno degli intrattenitori più popolari e di successo commerciale del mondo intero. Era un bambino problematico, un outsider, un ribelle. E poi gli fu data una chitarra…
151. 2021 – Memoir. La mia odissea, fra rock e passioni non corrisposte.
Quando è ancora adolescente Steve Van Zandt incontra Bruce Springsteen, un emarginato/idealista come lui, che diventerà suo amico e compagno di band. Col soprannome di Miami Steve, Van Zandt diventa il punto fermo della E Street Band mentre conquista il mondo del rock. Questo libro racconta gli eventi imprevedibili di una vita sempre sorprendente. È qualcosa di più della semplice testimonianza di un nomade giramondo, più della storia di un attivista pionieristico, più dell’odissea di una ricerca spirituale, e più di una master class in Rock and Roll.
152. 2021 – Bruce Springsteen. The last man standing
Ora l’ultimo eroe è davanti a un esercito invisibile che conta le sue ferite e si domanda se le cicatrici spariranno mai, e se in America c’è ancora da qualche parte un pallido sogno da cui ripartire.
Dalla prefazione di Gino Castaldo
A Natale cosa regalare o cosa farsi regalare se sei un fan del Boss? Sicuramente “Bruce Springsteen. The last man standing”, l’ultimo libro di Patrizia De Rossi (edito da Diarkos), un testo prezioso e assolutamente imperdibile che aggiunge un tassello importante nella bibliografia sul grande artista americano. Bruce Springsteen non è soltanto un musicista, un cantante, un rocker: è soprattutto la personificazione dell’eroe americano, quello letterario e quello cinematografico, oltre che musicale.
Non c’è una singola canzone nel suo immenso repertorio che non racconti un pezzettino dell’American dream, anche quando è andato in frantumi o è stato calpestato, umiliato, vilipeso, tradito. Una delle qualità che rendono Bruce Springsteen assolutamente unico, infatti, è la coerenza, sia quella dei temi che affronta nelle sue canzoni sia quella tra il suo personaggio e il suo privato. L’uomo e l’artista coincidono e non potrebbe esserci l’uno senza l’altro. Il Boss non sarebbe l’immenso artista che è se non ci fosse dentro il grandissimo uomo con tutte le sue fragilità e debolezze, che peraltro non ha mai nascosto.
Oggi Bruce è un’icona della musica e di tutta la cultura popolare americana e su questo si articolerà il libro: su come la sua musica, le sue canzoni e la sua personalità abbiano avuto un impatto determinante non solo negli Usa ma in tutto il mondo occidentale, Italia in primis.