Bruce Springsteen non si limita a fare musica. Bruce compone colonne sonore per i fotogrammi delle nostre complicate esistenze, per le immagini che scorrono nei nostri ricordi o che prefigurano i nostri sogni. Springsteen è la lezione che una grande musica trascende il suono stesso, tocca le corde più intime e si espande nella mente creando o rievocando visioni… visioni pronte a danzare “across the porch as the radio plays”.
Sezione 1: Il Cinema nelle canzoni di Springsteen
Questa sezione è dedicata ai film che, per esplicita dichiarazione di Springsteen, hanno alimentato il suo immaginario poetico, a partire dalle pellicole dei grandi maestri degli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta – il noir, il western, i capolavori di Capra, Ford, Kazan – fino alle opere degli anni Settanta, da “L’Ultimo Spettacolo” di Bogdanovich, a “Badlands” e ai capolavori di Martin Scorsese.
16. THE LAST PICTURE SHOW / L’ULTIMO SPETTACOLO – USA (1971) Director: Peter Bogdanovich
Nel 1951 il vecchio proprietario di un cinema muore e lascia il locale al giovane Sonny che si divide tra un’amante quarantenne e l’amicizia protettiva con un ragazzo disabile. Film in bianco e nero, triste metafora sulla fine di un cinema e di una generazione, delinea malinconie e ipocrisie di quella provincia americana che non verrà mai nemmeno sfiorata dal Grande Sogno Americano, ma che sarà a un tempo protagonista e sfondo di tante storie di Springsteen. Al Madison Square Garden nel Novembre 1980, durante il tour di The River, Springsteen interrompe a metà l’esecuzione di un brano e si rivolge al pubblico: «Signori, abbiamo qui in sala uno dei miei artisti preferiti. È il regista che ha diretto The Last Picture Show, uno dei film che tutti noi amiamo di più».