Erano gli anni dell’ “altra” band e i fans discutevano su quanto questo nuovo gruppo fosse in grado di suonare i vecchi classici della E Street Band e quanto Bruce riuscisse a garantire live secondo i suoi vecchi standard. Beh… questo concerto ripescato ufficialmente dagli Springsteen Archive come album live del mese ci offre molti elementi per farcene un’idea!
Il concerto di Berlino – durante il tour che fece seguito all’uscita di “Human Touch” e “Lucky Town” -si tenne il 14 maggio 1993 al Waldbühne, un bellissimo teatro all’aperto per 22.000 persone nell’Olympiapark, dove Springsteen si era già esibito nel 1988, tre giorni dopo lo storico e ben documentato concerto della E Street Band a Berlino Est. Lo show fu semplicemente fantastico e vide l’aggiunta di alcune cover mai suonate, che dettero la possibilità ai singoli membri del gruppo di brillare sul palco.
Bruce apre la serata con un set acustico di quattro canzoni. Se nella prima metà degli anni ’70, gli spettacoli del Boss iniziavano spesso con un brano acustico accompagnato dal pianoforte, che Bruce uscisse solo davanti alla band con una chitarra acustica non era affatto frequente, anzi possiamo dire che era accaduto solo una volta prima, per “Independence Day” a Londra nel 1985. Il set acustico che generalmente apriva il leg europeo del ’93 includeva “This Hard Land”, “Darkness on the Edge of Town” e “Adam Raised a Cain” ma stavolta Bruce, dopo aver chiamato qualche cantante a raggiungerlo sul palco, propone per la prima volta “Satan’s Jeweled Crown”, che avevano iniziato a provare al soundcheck qualche giorno prima. Scritta da Edgar Edens e originariamente pubblicata dai Louvin Brothers nel loro album del 1959 “Satan Is Real”, la canzone è stata registrata anche da Emmylou Harris per il suo album Elite Hotel. Con alcune variazioni di verso, quella di Bruce è stata davvero una bellissima interpretazione country gospel, che verrà riproposta solo altre cinque volte in quel tour.
Poi l’ingresso del resto della band segna l’apertura del set elettrico, che si avvia con “Better Days” e “Lucky Town”. “Many Rivers to Cross”, suonata poche volte quell’anno, è un’aggiunta molto bella e significativa al set. In realtà Springsteen attinge dal suo catalogo classico più a Berlino di quanto non abbia fatto nel 1992. La voce del coro dei cantanti di supporto porta una straordinaria dolcezza a canzoni come “Hungry Heart” e “Working on the Highway”. “The River” viene salutata dal pubblico con un enorme applauso e Bruce la canta in modo commovente accompagnato dallo splendido pianoforte di Bittan. Il picco arriva con il trio di “Downbound Train”, “Because the Night” (con un grandioso assolo di Bruce) e “Brilliant Disguise”, che evidenzia la strepitosa chitarra di Shane Fontayne. Molto belle “Who’ll Stop the Rain” (come preghiera per la Bosnia ed Erzegovina), “Souls of the Departed” e “Born in the USA”. Fantastica anche “Light of Day”, in versione hard-rock e molto più lunga delle interpretazioni del Tunnel of Love Tour.
Altra versione da segnalare è quella di “Across the Borderline” (scritta da Ry Cooder, John Hiatt e Jim Dickenson per la colonna sonora del film The Border e successivamente pubblicato anche nell’album “Get Rhythm” di Ry Cooder). Introdotta come una canzone per Berlino, Bruce riesce a cogliere con grande sensibilità emozioni e sentimenti del pubblico a circa tre anni dalla riunificazione.
- DARKNESS ON THE EDGE OF TOWN
- ADAM RAISED A CAIN
- SATAN’S JEWELED CROWN (YouTube)
- THIS HARD LAND
- BETTER DAYS
- LUCKY TOWN
- ATLANTIC CITY
- 57 CHANNELS (AND NOTHIN’ ON)
- BADLANDS
- MANY RIVERS TO CROSS
- MY HOMETOWN
- LEAP OF FAITH
- MAN’S JOB
- ROLL OF THE DICE
- DOWNBOUND TRAIN
- BECAUSE THE NIGHT
- BRILLIANT DISGUISE
- HUMAN TOUCH
- THE RIVER
- WHO’LL STOP THE RAIN
- SOULS OF THE DEPARTED
- BORN IN THE U.S.A.
- LIGHT OF DAY
- HUNGRY HEART
- GLORY DAYS
- ACROSS THE BORDERLINE (YouTube)
- BORN TO RUN
- MY BEAUTIFUL REWARD
- WORKING ON THE HIGHWAY
- ROCKIN’ ALL OVER THE WORLD
- BOBBY JEAN
da non dimenticare