Lunedì 8 maggio, Bruce Springsteen ha fatto quella che probabilmente sarà la sua ultima apparizione al Upstage Club di Asbury Park. Bruce si è infatti recato nello storico locale per rilasciare una lunga e preziosa intervista che verrà aggiunta al docufilm del regista Tom Jones intitolato “Just Before the Dawn: Riot. Redemption. Rock ‘n’ Roll”, debuttato il 21 aprile scorso nell’ambito dell’Asbury Park Music and Film Festival. Quella sera, Springsteen, Southside Johnny e Steve Van Zandt dopo aver assistito tra il pubblico alla sua proiezione al Paramount Theatre, si esibirono in una jam indimenticabile. Bruce fu poi raggiunto da Tom Jones per prendere accordi e stabilire la data della ripresa.
Come ha dichiarato Judy Ross, co-proprietaria dell’immobile e presente all’intervista, “Bruce è stato molto gentile e, come sempre, molto umile. Altre persone si sarebbero presentate con un grande entourage ma lui non lo ha fatto. E’ arrivato da solo e in perfetto orario ”. La ripresa è durata più di un’ora ed è stata, come si suol dire, la ciliegina sulla torta che ha accresciuto il valore documentario del film sul leggendario locale, sulla storia stessa di Asbury Park e sulla scena musicale di quegli anni. Ma di questo abbiamo già parlato, così come abbiamo sottolineato già precedentemente il valore che ha rivestito quel palco per Bruce nei primi anni della sua carriera e, viceversa, la notorietà che quel locale deve alla futura rockstar planetaria. La sua fu una breve ma intensa storia (dal 1968 al 1971) testimone di infuocate esibizioni di giovanissimi artisti divenuti poi protagonisti della scena musicale di quegli anni, oggetto – prima ancora che del film di Jones- della pubblicazione For Music’s Sake: Asbury Park’s Upstage Club and Green Mermaid Cafe the Untold Stories di Carrie Potter-Devening. Il locale, all’epoca di proprietà di Tom e Margaret Potter, chiuse per ospitare per molti anni a seguire un negozio di scarpe. Dopo alterne vicende e passaggi di proprietà, ora si vorrebbe ripristinare la sua originaria disposizione spaziale e destinare il piano superiore almeno a sala della musica, dovendo necessariamente escludere, per questioni economiche, la riattivazione della sua storica destinazione d’uso come locale notturno.
E infine l’ultimo passo: il fondale dipinto dell’Upstage è stato rimosso sabato 13 maggio per essere donato all’Asbury Park Music Foundation che a sua volta lo metterà all’asta a favore dei programmi per l’educazione musicale dei giovani promossa dalla Fondazione.