ST. PETE TIMES FORUM- TAMPA, FL
Performed:
Danny Federici muore a 58 anni il 17 aprile 2008 dopo tre anni di lotta vana contro un melanoma, che lo aveva costretto a congedarsi nel novembre 2007 dalla E Street Band. Nonostante il suo soprannome “Phantom” , o come Bruce lo presentava sul palco “quello che ora c’è, un attimo dopo non c’è”, Daniel Paul Federici era un coraggioso combattente che ha affiancato Springsteen per quasi 40 anni, fin dalle prime esibizioni con i Child e gli Steel Mill. Il sound delle sue tastiere e del suo organo erano il fulcro del sound della E Street Band al pari del sassofono di Clarence Clemons. Max Weinberg, non a caso, definì il ruolo di Danny in un articolo apparso su Rolling Stone nel 2008 come ”il collante che teneva insieme la band”.
Lo show del 22 aprile 2008 a Tampa è stato il primo, bello e commovente, tenuto dopo la morte di Federici. Dopo un’introduzione video come tributo a Danny (tratto dalla versione in studio di “Blood Brothers”), lo spettacolo vero e proprio inizia sulle note di una delle migliori versioni degli ultimi anni di “Backstreets, dove il coinvolgimento emotivo di Bruce si percepisce in modo evidente dal tono particolare di voce e dalla sua sentita intrpretazione.
Da una imponente “Radio Nowhere” si passa a “Lonesome Day” il cui “It’s all right, It’s all right, yea..” suona qui con toni catartici. Poi, “No Surrender” scelta espressamente come incoraggiamento e invito ad andare avanti. Come quasi tutte le notti del Magic Tour, “Gypsy Biker” segna il punto più alto tra le versioni dei brani tratti dall’ultimo album, con il pianoforte di Roy Bittan e i fantastici assoli di chitarra di Bruce e di Stevie. Poi “Last to Die ” e una maestosa “Long Walk Home”.
In totale, lo show di Tampa offre 12 brani diversi rispetto a quelli del precedente a Boston. Anche se solo uno probabilmente definibile come rarità, il fascino di questo spettacolo sta nella forza e nel pathos della performance più che nella setlist. Gli arrangiamenti di “Atlantic City” e “Brilliant Disguise” sono particolarmente intensi e la band suona classici come “Darkness on the Edge of Town”, “Badlands”, “Out in the Street, “” The Promised Land “e” Tenth Avenue Freeze-out ” con spiccato vigore.
I momenti dedicati a Danny sono estremamente toccanti: prima di iniziare “Sandy”, Bruce chiede a Bittan di imbracciare la fisarmonica con un delicato riferimento: “Roy, è meglio che tu prenda questa adesso, qualcuno può guardare”. La versione è bellissima, arricchita dal sassofono baritono di Big Man e dal mandolino nostalgico ma gioioso di Stevie. E ancora, introducendo “Growin ‘Up”, Bruce dice “Va bene, un’altra fiaba”, riconoscendo, come ha fatto a Broadway, il ruolo inestimabile di Federici nel racconto, ambientato quella particolare notte nella città natale di Danny, a Flemington, NJ .
Quando arriva il momento di dire addio a Phantom Dan, invece di un suo brano, Bruce sceglie “I’ll Fly Away” (un inno gospel scritto nel 1929 da Albert E. Brumley dedicato ai temi della vita eterna, del cielo e dell’accettazione) per quella che resterà la sua unica esecuzione di questo brano. L’arrangiamento è un hootenanny alla Seeger Sessions, con Max che lascia la batteria per il tamburello, Garry Tallent al contrabbasso e Charlie Giordano, in modo discreto e rispettoso, alla fisarmonica. L’idea della morte come via per la libertà dalla sofferenza non potrebbe suonare più adatta in questa occasione, in particolare nel secondo verso della canzone: “Quando le ombre di questa vita se ne saranno andate, allora volerò via. Come un uccello da queste mura della prigione, volerò via, volerò via”.
Per quanto vitale fosse Danny dopo 40 anni di storia per Springsteen e la E Street Band, la vita va avanti. Lo spettacolo di Tampa è una riflessione su entrambe le verità innegabili, perché il palcoscenico è “un luogo in cui accadono miracoli”, come aveva detto Springsteen al funerale di Federici la sera prima dello spettacolo. “E quelli con cui assisti ai miracoli, non li potrai mai dimenticare. La vita non ti separa. La morte non ti separa. E sei onorato di aver vissuto insieme a coloro che hanno fatto miracoli per te, come Danny ha fatto per me ogni sera.”
SETLIST: