Ieri, 27 aprile, Bruce Springsteen e’ comparso a sorpresa all’evento Bruce Springsteen Archives tenutosi al Paramount Theatre, come parte dell’Asbury Park Music and Film Festival. La proiezione dei dieci video selezionati da Thom Zimmy (regista e produttore di tutti gli ultimi dvd/video di Springsteen) e’ stata emozionante e sorprendente, ricca di contenuti rarissimi, molti dei quali inediti per lo stesso Springsteen. Durante la proiezione, tra un video e l’altro, sono intervenuti Bruce, Thom Zimny e Christopher Phillips di Backstreets.
“Metà dei contenuti non l’avevo mai vista prima,” ha detto Springsteen.
Il primo filmato della band, ad esempio, è molto raro considerata, soprattutto, l’avversione di Springsteen nell’essere ripreso durante i primi anni con la band.
“Un mago non dovrebbe guardare troppo da vicino il suo trucco magico”, ha scherzato Bruce.
Il film ha ripercorso un periodo molto ampio, dal 1974 – quando la line up comprendeva Vini Lopez e David Sancious – al 2012, quando Springsteen e la E Street Band hanno dato il via al Wrecking Ball Tour all’Apollo Theater di Harlem. Il Boss in quella occasione, si arrampico’ a sorpresa su una balconata durante un’esibizione di “634-5789” di Wilson Pickett.” Non so cosa avessi in mente”, ha ammesso Springsteen. Patti Scialfa era rimasta girata a guardare in alto con paura e stupore. “Credo che nessuno sapesse che sarei salito lassu’ perché nessuno mi avrebbe seguito” ha commentato Springsteen ridendo. “Sono stato fortunato per la presenza di tubi che mi hanno facilitato la ridiscesa.”
Una straordinaria intro al piano di David Sancious ha segnato il momento clou di una performance del 1974 di “New York City Serenade” e una versione acustica solista di “The Promised Land” presso la St. Rose of Lima School di Freehold nel 1996.
A differenza di quanto avveniva in “Springsteen on Broadway”, Bruce racconto’ poche storie dal palco di St. Rose quella sera. ”Tornare a St. Rose è stato abbastanza drammatico”, ha detto Springsteen, che ha frequentato la scuola.
Ha definito la sua performance di “My City of Ruins” con la Seeger Sessions Band nel 2006 al New Orleans Jazz Fest, una delle sue prime 5 esperienze piu’ toccanti tra tutti i suoi concerti, all’indomani dell’uragano Katrina.
“La musica rock ‘n’ roll è pensata per opporsi a qualcosa”, ha detto Springsteen. In questo caso, la distruzione di un uragano. Questo video e’ pronto per essere pubblicato, cosa che Bruce fara’ appena trova il momento giusto.
Springsteen ha aggiunto che vuole “riunire la Seeger Sessions Band”. Phillips ha notato che “My City of Ruins” è stato rappresentato per la prima volta nella Convention Hall di Asbury Park nei primi anni, quando si stava avviando l’attuale rinascita della città.
“Ora cammino sul boardwalk come il fantasma del Natale passato, ma mi piace”, ha detto Bruce. “Sono molto felice per la città.”
Il raro filmato includeva sua moglie, Patti Scialfa, che canta “Tell Him” con Cats on a smooth surface allo Stone Pony di Asbury Park negli anni ’80.
Era la notte in cui si sono incontrati, ha detto Zimny, una notte cui si fa riferimento nel successo “Springsteen on Broadway”.
Il Boss e’ stato comicamente critico del ritmo rallentato di una performance del “4 luglio, Asbury Park (Sandy). “Sono andato in bagno, sono tornato e stavo ancora suonando”, ha detto Springsteen, che ha guardato il programma insieme al pubblico.
È stata mostrata una performance di “Growin ‘Up” del 22 novembre 2009. Era l’ultimo spettacolo di E Street Band con il compianto Clemons. E’ stato ricordato il famoso incontro tra Bruce e Clarence in un club Asbury Park.“Mi manca Big Man”, ha detto Springsteen, tra fragorosi applausi.
Il programma è stato presentato dal Bruce Springsteen Archives and Center for American Music presso la Monmouth University. I telefoni cellulari sono stati inseriti nelle buste Yondr prima dell’evento e non erano accessibili. Springsteen ha già fatto due apparizioni all’APMFF nel 2017. Gli Archivi proietteranno anche il film “Clarence Clemons: Who do you think I am”, al Paramount Theater , film bellissimo che ha commosso profondamente il nipote Jake Clemons, che ha partecipato a un incontro moderato da Alex Biese dell’Asbury Park Press.
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