Accadde oggi!
L’ultima data italiana del The River Tour di Bruce Springsteen si è consumata ieri sera al Circo Massimo di Roma. Ancora non ci eravamo ripresi dalle emozioni forti vissute dei due concerti mitici allo stadio Meazza di Milano tenutosi domenica 3 luglio e martedì 5 luglio, ancora stravolti dalle setlist parigine, ecco che al Circo Massimo ci siamo ritrovati a vivere uno di quei concerti destinati a restare impressi per sempre nella memoria e nel cuore dei presenti. Bruce come sempre ci ha regalato tutto se stesso, così come la band che ha dato il massimo in una cornice suggestiva che sapeva di Storia antica, che aveva già visto passare giganti della musica, ma che da ieri ha scritto la sua più bella pagina di Storia del Rock. Le note di Morricone accompagnano l’ingresso della band sul palco, di fronte a una distesa di cuori rossi che il pubblico sventola in alto, come consegna simbolica del suo amore per Bruce. E Bruce ricambia, con un “Vi amo anch’io”, vero, sincero, genuino che dimostrerà tutta la serata, suonando per quasi quattro ore di concerto, senza sosta, con una setlist da lacrime e urla di gioia, alternando dolcissime e malinconiche ballate a scatenatissimo rock ‘nd roll. Bruce ha aperto il concerto, o meglio la liturgia, con una tour premiere speciale: “New York City Serenade”, una perla per la quale già cacciammo lacrime a fiotti al concerto delle Capannelle nel 2013, anche stavolta accompagnato da una sezione archi della Roma Sinfonietta. E poi i 60.000 presenti esplodono in una “Badlands” che rischia di far cadere le rovine sopravvissute a 2000 anni di storia, cui fa subito seguito una richiesta del pubblico, un’incendiaria Tour Premiere “Summertime Blues”, in una tripletta che dà immediatamente la misura di quanto si consumerà durante la serata. “The Ties that bind” apre una lunga sequenza di brani tratti da The River, di tanto in tanto interrotta per dar spazio ad altre richieste, come “Boom Boom” e una “Detroit Medley”, sparata inaspettatamente come dodicesimo brano. E poi è la volta di un’altra tour premiere, ”The Ghost of Tom Joad” acustica, in un silenzio assoluto, quasi una preghiera dedicata alla classe operaia, e una “Land of Hope and Dreams” dedicata ai brothers and sisters, vittime dell’ultima strage di Nizza. E si continua con “The River”, cantata un’unica voce con il pubblico, “Point Blank” con la sua monumentale intro da pelle d’oca, “Tougher Than The Rest” cantata con Patti, e “Drive All Night” che come sempre scioglie i cuori, interpretata con particolare intensità e impreziosita da una sussurrata citazione di “Dream Baby Dream”. E poi i classici, come “Becasuse the Night”, “The Rising”, “Jungleland”, “Born in the USA”, ” Born To Run” e così via fino a al finale travolgente con “Shout”, colpo di grazia a un pubblico in delirio. La band esce e Bruce ringrazia e saluta il suo pubblico con una struggente “Thunder Road” che, accompagnata da migliaia di voci, diviene un inno alla vita e ai sogni. Come quello che stanotte si è avverato al Circo Massimo.
Start – 20:22
End – 00:12
Setlist e videos:
01. NEW YORK CITY SERENADE
02. Badlands
03. SUMMERTIME BLUES (VIDEO)
04. The Ties That Bind
05. Sherry Darling
06. Jackson Cage
07. Two Hearts
08. Independence Day (VIDEO)
09. Hungry Heart
10. Out In The Street
11. Boom Boom
12. Detroit Medley
13. You Can Look (But You Better Not Touch)
14. Death To My Hometown
15. THE GHOST OF TOM JOAD
16. The River
17. Point Blank (VIDEO)
18. The Promised Land
19. Working On The Highway
20. Darlington County
21. Bobby Jean
22. Tougher Than The Rest (VIDEO)
23. Drive All Night (VIDEO)
24. Because The Night
25. The Rising
26. Land Of Hope And Dreams
27. Jungleland
28. Born In The USA
29. Born To Run
30. Ramrod
31. Dancing In The Dark
32. Tenth Avenue Freeze-Out
33. Shout
34. Thunder Road