30 SETTEMBRE – 1 OTTOBRE: DOPPIO EVENTO PER INAUGURARE LA NUOVA STAGIONE PINK CADILLAC

FOLLOWERS, PINKERS, AMICI E TUTTI I FANS DEL BOSS E AMANTI DELLA MUSICA ROCK, RIPARTE LA STAGIONE DEGLI EVENTI DEL PINK CADILLAC!

Lo start è previsto con uno strepitoso doppio evento il 30 settembre e il 1 ottobre!  Vi vogliamo tutti presenti per inaugurare al meglio questa nuova elettrizzante stagione del Pink Cadillac Bruce Springsteen Fan Club.

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Springsteen rumours: in arrivo un nuovo album per Natale

Sempre più insistenti e credibili i rumours di un nuovo album del Boss. Si tratterebbe addirittura di un doppio di covers soul previsto, secondo le prime indiscrezioni, quest’autunno o più verosimilmente verso Natale. La registrazione sarebbe cominciata già nel dicembre 2021, come si deduce da un post di Curtis King Jr. – membro della Sessions Band, vocalist nell’album High Hopes e in tour con la E Street Band come corista dal 2009 al 2014- che, con un selfie insieme a Debbis Collins e Deb McDuffie, annunciava direttamente dalla casa di Bruce : “Grande divertimento oggi… I ragazzi di nuovo insieme. Dopo anni insieme al microfono, ci riuniamo per fondere ancora una volta le nostre voci”. L’uscita del doppio album sarà probabilmente accompagnata da una serie di spettacoli live promozionali. Non è ancora chiaro se a questo lavoro abbiano partecipato anche membri della E Street Band.

FREEZE-OUT: le amare riflessioni di Backstreets.com

Sulla questione dei prezzi dei biglietti e sul malato sistema adottato da Ticketmaster si stanno confrontando tutto il popolo di fan e i principali siti springsteeniani. Vogliamo riportare a tal proposito la traduzione dell’articolo pubblicato da Backstreets.com che ci sembra interessante condividere su queste pagine. Molti interrogativi e nessuna risposta ancora.  Tuttavia… in Bruce we still trust, e restiamo in fiduciosa attesa.

FREEZE-OUT
Lord won’t you tell us, tell us what does it mean?

Sono le quattro del mattino e piove. Ci sentiamo vecchi ascoltando le grida dei fan che si sono sentiti traditi dalla vendita dei biglietti della scorsa settimana e ricordando come le cose fossero diverse dieci anni fa. Poiché conosciamo il nostro pubblico, i fan e ci consideriamo dei loro, non è necessario ricapitolare ora ciò che è accaduto mercoledì, quando le prevendite di Ticketmaster negli Stati Uniti per il Tour 2023 hanno lasciato molti fan di Bruce Springsteen in uno stato di scioccata incredulità. […] Chiamiamolo come vogliamo: prezzi di mercato, prezzi dinamici, prezzi in aumento, prezzi Platinum. Basta non chiamarlo The New Normal. Per favore.

Dal nostro punto di vista, questo cosiddetto modello premium, basato su algoritmi, viola un contratto implicito tra Bruce Springsteen e i suoi fan, in cui il fattore “pubblico” dell’equazione sembrava davvero importante, anzi era fondamentale. […] La scorsa settimana, troppi fan di Springsteen sono stati gettati in pasto ai lupi, scalzati via in un modo che appare tanto insondabile quanto evitabile. L’artista ha sempre affermato di comprendere il ruolo essenziale del suo pubblico. Come siamo finiti, allora, di fronte a prezzi di biglietti, in troppi casi, che hanno superato la normalità, per poi discostarsi completamente dalla realtà per ordini di grandezza? Si potrebbe dare la colpa all’inflazione, al valore di mercato o a un numero qualsiasi di fattori; ma la risposta sarebbe che non può trattarsi di “forze di mercato” quando l’offerta è intenzionalmente offuscata, quindi manipolata dalla piattaforma di distribuzione. Ma dal nostro punto di vista, si riduce alla netta differenza tra dentro e fuori. Così, tanti fan che sono sempre andati agli spettacoli, che hanno sempre fatto parte di This Thing of Ours, ora non lo possono fare, non saranno dentro, saranno esclusi semplicemente perché non possono sostenere il prezzo per vedere il Boss. I biglietti per Bruce Springsteen sono sempre stati storicamente e notoriamente difficili da ottenere. Questa è la natura della bestia: tanti che vogliono assistere al potere e alla gloria del rock ‘n’ roll e relativamente pochi posti a disposizione. Ma il problema raramente era rappresentato dai soldi. Nel corso degli anni, ci sono stati sforzi continui e chiari fatti dallo staff di Springsteen per mantenere le cose eque e il più possibile incentrate sui fan, per sventare scalper, per assicurare ai frequentatori di concerti e al fan medio la migliore possibilità a un prezzo ragionevole, in un mondo in cui i bot corrono senza controllo e gli scalpers regolano il mercato. Per decenni, Springsteen ha mantenuto i prezzi dei suoi biglietti significativamente più bassi di quanto avrebbe imposto il mercato, il che sembrava in linea con il suo marchio, le sue filosofie dichiarate, la sua fede nella comunità e la sua chiara visione di cosa doveva essere un concerto, in cui per tre ore o giù di lì – e talvolta di più – lui e la band ci hanno dato un assaggio di un mondo migliore. La tenda sulla E Street è sempre stata grande, invitante e aperta, ma che ne è della domanda che [Bruce] ha iniziato a fare nel 2012… are we missing anybody? Dopo questa settimana, sembra che la risposta sia cambiata. Cosa dovevamo pensare quando una volta superata la coda mercoledì mattina abbiamo scoperto che i biglietti – prevendite, non rivendite – venivano venduti per migliaia di dollari? In passato, non importa quanto fosse difficile conquistarsi i biglietti, la persistenza dava i suoi frutti. Ora, a quanto pare, la persistenza non fa che aumentare i livelli dell’algoritmo. Sicuramente, molti di noi pensavano che questi prezzi di migliaia di dollari non fossero né voluti né previsti. Alcuni affermano che l’algoritmo sia andato fuori controllo: siamo sicuri che ci sia mai stato questo controllo? Non ci saremmo certo aspettati che Ticketmaster esitasse a far soldi, ma sicuramente, molti avrebbero sperato che Springsteen intervenisse a bloccarlo e chiedesse adeguamenti al sistema, se non una revisione, prima della vendita successiva. Ma venerdì si sono verificate le stesse cose, lasciando i fan ancora più increduli. Recentemente – per i biglietti europei del mese scorso – abbiamo visto Ticketmaster annullare una vendita quando le condizioni lo richiedevano e riprogrammare per il giorno successivo. Quindi, se questi prezzi non sono stati intenzionali, è difficile immaginare una buona ragione che non abbia impedito il ripetersi del problema per la seconda vendita, per non parlare di una terza. […] Variety riporta statistiche fornite da Ticketmaster con una serie di cifre che non tornano del tutto, anzi che anziché chiarire lasciano perplessi. Se non altro, i dati condivisi non dicono nulla a proposito dei  prezzi scandalosi dei biglietti che i fan hanno rifiutato con orrore, ma riportano solo cosa hanno venduto. Alla fine, questi numeri ci lasciano solo con più dubbi. Il più grande è: se non piove, perché ci stiamo bagnando? In un momento in cui avevamo bisogno di speranza e promesse – con il mondo in fiamme, dopo l’escalation di inganni, avidità, paura, isolamento, conflitti razziali, violenza, “fatti alternativi”, democrazia letteralmente minacciata e una pandemia globale in corso -, ci sentiamo ulteriormente disillusi, avviliti e scoraggiati. Ma gli ideali che la musica di Springsteen propone sono ancora vivi, vero? Sia nelle tracce che in concerto, ovunque risuonino quelle chitarre? Nel nostro spirito condiviso? Se non si può rispondere sì, anche se solo per poche ore ogni tanto, allora forse la magia è davvero solo un trucco. Springsteen è stato pagato con un riscatto da re, e non abbiamo mai commentato questo. Non la vendita di 500 milioni di dollari del lavoro della sua vita, che non ci ha turbato, non i prezzi di Broadway, non lo spot della Jeep. Crediamo nel valore della sua musica, del suo lavoro; altre transazioni e le arene in cui si svolgono non sono cose che ci riguardano. Quello che succede nelle reali arene fisiche, dove Springsteen e il suo pubblico si uniscono per creare qualcosa di più grande di tutti noi –  alla quale tutti devono poter accedere a un prezzo ragionevole – è qualcosa che vale la pena per cui combattere. Perché nel rock’n’roll, come ci hanno insegnato a credere, “uno più uno fa tre”. Lo fa ancora, vero?

Bruce Springsteen & The E Street Band – 16-07-2016 Circo Massimo, Roma

Accadde oggi!

L’ultima data italiana del The River Tour di Bruce Springsteen si è consumata ieri sera al Circo Massimo di Roma. Ancora non ci eravamo ripresi dalle emozioni forti vissute dei due concerti mitici allo stadio Meazza di Milano tenutosi domenica 3 luglio e martedì 5 luglio, ancora stravolti dalle setlist parigine, ecco che al Circo Massimo ci siamo ritrovati a vivere uno di quei concerti destinati a restare impressi per sempre nella memoria e nel cuore dei presenti.  Leggi tutto “Bruce Springsteen & The E Street Band – 16-07-2016 Circo Massimo, Roma”

Bruce Springsteen & The E Street Band – 11-07-2013 – Ippodromo delle Capannelle – Roma

Ieri all’Ippodromo delle Capannelle è andato in scena uno dei più bei live della storia del Rock, qualcosa di epico a cui poter dire “IO C’ERO”. Con uno spettacolo straordinario, Bruce chiude così i suoi concerti italiani che lo hanno visto impegnato a Napoli e a Padova il 23 e il 31 maggio, a Milano il 3 giugno e a Roma ieri 11 luglio. Springsteen più volte ha ribadito -live e in interviste- quanto sia legato al nostro paese e quanto apprezzi il calore del pubblico italiano, ma ieri ha voluto darne prova concreta regalandoci una “sorpresa”, già anticipata da un twit di Nils, che aveva tutto il sapore di una promessa mantenuta. Leggi tutto “Bruce Springsteen & The E Street Band – 11-07-2013 – Ippodromo delle Capannelle – Roma”

21 Giugno 1985 SAN SIRO, MILANO: Bruce Springsteen & The E Street Band

21 Giugno 1985 Bruce Springsteen a Milano: le cose in cui credevamo sono ancora vive.

Venerdì 21 Giugno 1985, Milano, Stadio San Siro: sono le sette di sera del giorno più lungo dell’anno. Mancano poco meno di due ore prima che il sole scompaia dietro le tribune del secondo anello… ancora non sappiamo cosa di lì a poco si scatenerà nello stadio e nell’anima di ognuno di noi. Tra poco scopriremo la differenza tra un concerto rock e un concerto di Bruce Springsteen. Tra poco vivremo qualcosa che ci accompagnerà per tutta la vita e forse ce la cambierà. Raccontiamoci ancora una volta l’emozione di quel giorno destinato a restare scolpito nella nostra vita e nella storia del Rock.

C. Dalla Chiesa Leggi tutto “21 Giugno 1985 SAN SIRO, MILANO: Bruce Springsteen & The E Street Band”

11 Giugno 1988: Bruce Springsteen, Torino – Stadio Comunale

Accadde oggi!

“Tunnel Of Love” Tour

IL RUGGITO DELLA FOLLA PER
L’ EROE ROMANTICO DEL ROCK

TORINO Basta poco per spazzare via il ricordo superfluo dei bambolotti di plastica alla Michael Jackson che da qualche tempo imperversano negli stadi italiani. Qui tutto ha odore di vita: i colori dello stadio, il ruggito della folla che accoglie l’ eroe del rock and roll, e naturalmente lo stesso Springsteen. Il suo è un rabbioso richiamo alla nostra coscienza, alla nostra memoria. Qui, in questo stadio, per una volta si può anche accettare di essere annullati in una massa urlante, di arrendersi a questa fascinazione collettiva, perché mai nessuno prima nella storia del rock ha dato l’ impressione come Springsteen di voler essere così tenacemente la voce di tutti, l’ incarnazione di un disagio che ormai percorre almeno tre o quattro successive generazioni ed è ancora vivo, incontenibile. Così come è viva, indomita, invincibile, l’ energia del boss, anche se il concerto si apre, insolitamente, all’ insegna dell’ amore, nella cornice romantica del Tunnel dell’ amore, e poi prevede pause delicate, di introspezione, in omaggio al lavoro più recente, appena un poco più diversificato e vario di quella implacabile macchina rock che Springsteen scatenò con lo scorso tour. Leggi tutto “11 Giugno 1988: Bruce Springsteen, Torino – Stadio Comunale”

10 Giugno 2012, Bruce Springsteen & The E Street Band – Firenze, Stadio “A. Franchi”

BRUCE SPRINGSTEEN Live!

Firenze 10 giugno

Ci sono alcune cose da fare, nella vita.

Sono quelle per cui, penserai un giorno, è valsa la pena vivere.

Un concerto di Bruce Springsteen è una di quelle. Non solo se sei un fan, quello è scontato. Lo è se, in quell’arte popolare che chiamiamo rock, sei alla ricerca di qualcosa di più profondo, di più illuminante, di più sacro. Qualcosa che vada aldilà della musica stessa. Quel non so che, magico e devastante insieme, che si compie quando il rapporto fra un artista e il suo pubblico diventa una condivisione dannatamente fisica e devotamente spirituale. Quando il potere si manifesta, ed è un potere salvifico, innalzante, catartico.

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