Covid anche a casa Springsteen: Bruce e Patti Scialfa assenti all’American Music Honors

E alla fine anche Bruce Springsteen e Patti Scialfa sono stati colpiti dal Covid. Per questo motivo la coppia più attesa della serata, ha potuto partecipare soltanto da remoto alla cerimonia inaugurale degli American Music Honors, svoltasi sabato 15 aprile per celebrare i significativi contributi alla musica americana di Steve Earle, Darlene Love, Sam Moore e Stevie Van Zandt. L’assenza di Bruce e Patti è stata annunciata con rammarico da Bob Santelli, direttore esecutivo degli Archivi, venerdì sera, poche ore dopo la chiusura al Prudential Center del primo leg americano del tour di Springsteen con la E Street Band. “Intorno alle 6 di questa mattina, ci ha spezzato il cuore ricevere la chiamata che annunciava che Bruce Springsteen e Patti Scialfa – due delle persone più importanti che avrebbero dovuto essere qui – sfortunatamente hanno contratto il Covid”. La notizia ovviamente ha rattristato la platea, ma il conduttore Jon Stewart ha subito sdrammatizzato dicendo: “Non reagite in questo modo, sono vivi. Potrete ancora vederli in concerto! Sono a casa seduti accanto al fuoco e stanno mangiando zuppa di cipolle francese”. Bruce tuttavia non ha rinunciato a presentare due dei premiati: Darlene Love e Steven Van Zandt, suo amico fraterno e storico membro della E Street Band. Nei due brillanti video di presentazione, Springsteen indossava una giacca di jeans e sembrava in buona forma, tanto che Stewart ha scherzosamente commentato: “Nonostante il Covid sembra stia meglio di me, sembra stranamente sano: Bruce, non dovresti avere il naso rosso o qualcosa del genere? D’altronde per il Covid abbiamo chiuso il mondo per un anno e mezzo”.

photo by John Cavanaugh for the Bruce Springsteen Archives and Center for American Music.

Bruce ha fatto riferimento ai successi di Love e ha raccontato quando per la prima volta nel 1982 insieme a Van Zandt andò a vederla in uno spettacolo in cui cantava la sua hit “Hungry Heart”. “A quel punto, Darlene era diventata una figura misteriosa nell’industria musicale, aveva realizzato un mucchio di dischi incredibili ed era considerata una delle migliori, se non la migliore, di tutte le cantanti degli anni ’60, maschi o femmine […]”. Di Steve, Bruce ha ricordato i suoi successi nella musica e l’impegno politico e sociale – inclusa l’organizzazione di “Artists Against Apartheid” per il disco “Sun City”- nonché la prima volta che i due si incontrarono da adolescenti all’Hullabaloo Club di Middletown, NJ: “Ho trovato per sempre un partner rock ‘n’ roll”. “Sì, ci piaceva la stessa musica, sì, ci piacevano le stesse band, ed è stato un tempo che ci piacevano gli stessi vestiti”, ha detto, citando la sua canzone “Bobby Jean” da “Born in the USA”.

La serata è stata coronata dalla esibizione di Van Zandt sdi “Bitter Fruit” con i Disciples of Soul, e una jam finale in cui tutti e quattro i premiati hanno eseguito “It’s Been a Long Time”, “Hungry Heart ” con Love alla voce solista, “Soul Man”, “Tenth Avenue Freeze Out” e “I Don’t Want to Go Home”.

Al di là del piccolo inconveniente di salute dovuto al Covid, cui Bruce e Patti sembrano aver reagito senza problemi e preoccupazioni, la famiglia Springsteen ha subito nelle ultime ore ben altro dramma: la perdita del nipote 53enne Michael Shave, figlio di Ginny (sorella di Bruce), avvenuta improvvisamente venerdì scorso. Nel concerto che ha tenuto al Prudential Center, Springsteen aveva chiuso lo spettacolo dedicando a lui il brano “I’ll See You in My Dreams”.

Alla serata – ospitata al Pollak Theatre della Monmouth University e presentata dagli archivi di Bruce Springsteen e dal Center for American Music – hanno partecipato i Disciples of Soul e il governatore Phil Murphy che ha colto l’occasione per proclamare ufficialmente il “Bruce Springsteen Day” nello Stato del New Jersey il 23 settembre, giorno della nascita del Boss.

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