Il discorso di Bruce Springsteen per il museo a Freehold

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Come abbiamo annunciato ieri, presto a Freehold sorgerà uno spazio espositivo dedicato a Bruce Springsteen, grazie alla collaborazione dei Bruce Springsteen Archives and Center for American Music della Monmouth University con il comune dellacittà. La notizia è stata ufficializzata ieri mattina con una conferenza stampa e una firma formale presso l’attuale edificio dei vigili del fuoco di Freehold, situato al 49 di W. Main Street –  a pochi passi dal camion dei pompieri “Born to Run” che Bruce ha donato alla squadra alcuni anni fa – che ospiterà nel 2024 la sede del museo multimediale del Boss. Bruce presente alla cerimonia di ufficializzazione ha tenuto un bellissimo discorso a braccio, diretto e spontaneo, a volte con battute che hanno suscitato l’ilarità dei presenti.

“Dovevate dirmi che avrei dovuto parlare,  pensavo solo di venire e farmi qualche foto… ma cosa posso dire? Tutto ciò che ho imparato di importante, l’ho imparato in questa città.- ha raccontato- A 12 anni impari la maggior parte di ciò che ti rende quello che sei.  Ho avuto tutte le classiche gioie e i dispiaceri di chi cresce in una piccola città come questa e, naturalmente, nel momento in cui si è presentata l’opportunità, me ne sono andato…

Suppongo che la cosa insolita sia che pur spostandomi per il mondo come ho fatto, io sia sempre tornato… Torno sempre. Fino ad oggi ho speso un bel po’ di soldi e tempo cercando di capire per cosa sono tornato, e finora non ho nessuna risposta. Vi farò sapere man mano che le cose andranno avanti. Ma penso che una delle cose per cui sono tornato sia proprio questa. E’ una cosa bella.  Mike Wilson per primo mi ha anticipò l’idea di mettere gli Archives qui con la Monmouth… per prima cosa, ho pensato “no, non voglio pestare i piedi a nessuno…” poi [ho detto]“Lo metteranno nella caserma dei pompieri? Questo è l’edificio più figo della città! Sembra che si possa farlo senza te, sembra che tutti siano già d’accordo su cosa sarà e come funzionerà… ed è meraviglioso per me anche se alla fine è piuttosto bizzarro che stavo solo a tre isolati da qui, quando ho scritto alcune canzoni, cose che mi sono piaciute. L’idea che 50 anni dopo qualcuno si sarebbe interessato a loro, voglio dire, quali sono le probabilità, gente? Sono molto poche”. Springsteen indicando l’anello che per l’occasione portava al dito, ha raccontato che glielo regalò Gordon “Tex” Vinyard di Freehold, il manager della prima band di Springsteen, i Castiles.
“Questo è l’anello che mi ha dato il mio primo manager Tex” Vinyard che non c’è più morto, quando eravamo laggiù in Texas e lo indosso in occasioni molto speciali perché è qualcosa a che ho che mi collega profondamente a Center Street e alla città in generale, e ai miei grandi vecchi amici che conoscevo all’epoca, con cui lavoravo e con cui suonavo e che sono rimasti una parte essenziale di me. Non saprei nemmeno dirvi perché …  tutto quello che so è che essere qui oggi è il motivo per cui sto saltando la colazione.  Tutto ciò che posso davvero fare è ringraziare tutti voi ragazzi. Vengo in città spesso, molto molto spesso, per sederci a un  tavolo da Federici’s  o anche da solo, ma lo faccio continuamente….  quindi vi terrò d’occhio! Ma è stato meraviglioso avere questa città come il centro della mia arte e della mia vita, e sarò felice che sia così finché non mi seppelliranno”

 

La data di apertura prevista è la metà del 2024 e la mostra includerà manufatti, fotografie, display multimediali (voce, film, filmati di concerti, interviste) e display interattivi. Bene! Vuol dire che aggiungeremo con gioia  un’altra tappa importante e fondamentale nei nostri prossimi pellegrinaggi in New Jersey.

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