Il 7 dicembre 1997 Bruce Springsteen e Patti Scialfa si recarono a Washington per assistere al Kennedy Center Honors. In quell’occasione visitarono anche il Vietnam Veterans Memorial. Di questa drammatica esperienza, Springsteen ne parlò in varie occasioni in modo estremamente toccante.
Durante un’intro a The Wall il 19 febbraio 2003 al Somerville Theatre in Somerville, MA, il primo dei due show per il benefit del DoubleTake magazine, Bruce raccontò: “Ero a Washington per un evento alla Casa Bianca in onore di Bob Dylan. Ebbi un’esperienza insolita. Portai mia moglie al Vietnam War Memorial… beh, non l’aveva mai visto. Andammo lì… io avevo alcuni amici quando ero ragazzo, il batterista della mia prima band e un altro amico intimo in città… e stavamo cercando i loro nomi e li trovammo. Quella sera ci recammo all’evento, finimmo a una cena dove c’era Robert McNamara. Joe Grushecky mi mandò qualche settimana dopo un articolo di un giornale. Quindi scrivemmo una canzone insieme che si intitola The Wall.” Bruce e Patti durante la cerimonia al Kennedy Center Honors, erano infatti seduti non lontano da Robert McNamara. “C’era una strana atmosfera quella notte, seduti a soli pochi tavoli da Robert McNamara“ [McNamara, citato nel testo della canzone, è stato il Segretario della difesa dal 1961 al 1968, e giocò un ruolo decisivo nell’escalation proprio in quegli anni del coinvolgimento degli Stati Uniti nella guerra del Vietnam]. Il testo della canzone è dedicato in particolare a Walter Cichon, cantante di The Motifs, una band della metà degli anni Sessanta del New Jersey Shore, mandato in Vietnam nel 1967 dove morì a 22 anni, il 30 marzo dell’anno successivo.
Bart Haynes è stato il mio batterista all’epoca dei Castiles ed è stato il nostro primo amico ad essere ucciso in guerra [N.d.r. appena diciannovenne entrò nei Marines, partì per il Vietnam il 13 maggio 1967 per essere ucciso in azione 5 mesi più tardi, il 22 ottobre 1967 a Quang Tri, in Vietnam del sud. Venne sostituito dal batterista Vinny Manniello] e poi è toccato a Walter”.
«Ho eseguito live The Wall solo poche volte [il 19 e il 20 febbraio 2003 al Somerville Theatre, di Somerville – MA; l’11 novembre 2005 al Constant Convocation Center a Norfolk -VA; il 16 novembre 2005 al Continental Airllines Arena in East Rutherford -NJ ] ma resta un pezzo molto vicino al mio cuore. Il titolo e l’idea sono stati di Joe Grushecky, ma la canzone è uscita dopo che io e Patti ci siamo recati in visita al Vietnam Veterans Memorial di Washington. È stata ispirata dai miei ricordi di Walter Cichon. Walter è stato uno dei primi grandi rockers del Jersey Shore, che insieme a suo fratello Ray (uno dei miei primi mentori della chitarra) guidava i Motifs, una band locale sempre al di sopra di tutti gli altri. Crudi, sexy e ribelli rappresentavano gli eroi che aspiravamo ad essere. Ma questi erano eroi che potevi toccare, con cui potevi parlare e avanzare richieste musicali. Fighi, ma sempre accessibili sono stati una vera ispirazione per me e molti giovani musicisti negli anni 60 del New Jersey. Anche se il personaggio principale in The Wall è un Marine, Walter era in realtà nell’esercito, Compagnia A, terzo battaglione, Ottava fanteria. E’ stata la prima persona in cui mi sono imbattuto che fosse ricco di quella mistica della vera rock star. Walter è scomparso in azione in Vietnam nel marzo 1968. Ancora lo vedo nella mia mente con il suo modo di essere, di vestirsi, di impugnare il tamburello, la sua innata sfrontatezza e il suo senso di libertà. L’uomo che con il suo atteggiamento e la sua camminata sembrava dire “puoi sfidare tutto questo, tutto ciò che è qui, tutto ciò che ti è stato insegnato, insegnato a temere e ad amare, ma tu starai sempre bene”. La sua fu una perdita drammatica per noi, per i suoi cari e per la scena musicale locale. Mi manca ancora».
E poi ancora, nella sua autobiografia e nello spettacolo di Broadway, a Walter e ai suoi compagni caduti in Vietnam dedicherà parole struggenti in uno dei monologhi più commoventi e drammatici mai pronunciati dal Boss.
THE WALL*
Cigarettes and a bottle of beer
This poem that I wrote for you
This black stone and these hard tears
Are all I’ve got left now of you
I remember you in your Marine uniform laughing
Laughing that you’re shipping out probably
I read Robert McNamara says he’s sorry
You and your boots and black t-shirt
Ah Billy you looked so bad
Ya, you and your rock and roll band
Was the best thing this shit town ever had
Now the man who put you here
He feeds his family in rich dining halls
And apology and forgiveness have no place here at all
At the wall
I’m sorry I missed you last year
I couldn’t find no one to drive me
If your eyes could cut through that black stone
Tell me would they recognize me?
For the living, time must be served
Life goes on
Cigarettes and a bottle of beer
Skin on black stone
High School pictures, paper flowers
Ribbon, red as the blood
Ya, as the blood you spilled
In the Central Highlands mud
Now the limousines rush down Pennsylvania Boulevard
As the rain falls
And apology and forgiveness have no place here at all
IL MURO
Sigarette e una bottiglia di birra
Questa poesia che ho scritto per te
Questa pietra nera e queste lacrime amare
Sono tutto quello che mi è rimasto di te
Mi ricordo di te che ridevi in uniforme di Marine
Ridevi probabilmente perché stavi per partire
Ho letto che Robert McNamara dice di essere dispiaciuto
Tu e i tuoi stivali e la maglietta nera
Ah Billy sembravi davvero cattivo
si, tu e la tua rock and roll band
Eravate la cosa migliore che questa città di merda avesse mai avuto
Ora l’uomo che ti ha sepolto qui
porta la sua famiglia in lussuosi ristoranti
E non c’è posto per scuse e perdono
Presso il muro
Mi dispiace se non sono potuto venire da te l’anno scorso
Non sono riuscito a trovare nessuno che mi portasse
Se i tuoi occhi potessero passare attraverso quella pietra nera
Dimmi mi riconoscerebbero?
Per i vivi, il tempo deve essere scontato
La vita va avanti
Sigarette e una bottiglia di birra
La pelle sulla pietra nera
Fotografie di High Scool, fiori di carta
Nastro, rosso come il sangue
Si, come il sangue che hai versato
Nel fango dei Central Highlands [Vietnam]
Ora le limousine sfilano lungo il Pennsylvania Boulevard
mentre la pioggia cade
E non c’è posto per scuse e perdono
* Vietnam Wall Memorial
great memory