«Bruce Springsteen non ha mai lavorato né all’autolavaggi, né in fabbrica, ma ha visto gli occhi di amici e familiari che ci lavoravano. Forse è proprio questa combinazione di familiarità e distanza che gli permette di raccontare le vite degli altri con un realismo che è indicibile per chi ci è intrappolato dentro» (Alessandro Portelli). E che ci sia riuscito è talmente vero che oggi, probabilmente per la prima volta nella storia del rock, una star planetaria viene considerata a ragione un working class hero. Leggi tutto “Il primo maggio con le canzoni di Springsteen”