22 marzo 1985: memorabile performance di Springsteen insieme a Neil Young

Accadde oggi!

Il 22 marzo 1985 si ricorda una delle più belle apparizioni da guest walk-on di Bruce Springsteen, tra le più belle di sempre nel panorama on-stage della musica rock. Bruce aveva suonato all’Entertainment Centre la sera prima, il 21 marzo,  e avrebbe replicato lo show il 23 per il Born in USA Tour. Leggi tutto “22 marzo 1985: memorabile performance di Springsteen insieme a Neil Young”

Accadde oggi: 15 marzo 2004: Bruce introduce Jackson Browne nella Rock’ n’ Roll Hall Of Fame

Il 15 marzo 2004 Bruce Springsteen è chiamato ad introdurre nella Rock’ n’ Roll Hall Of Fame il suo amico di lunga data Jackson Browne. Springsteen arriva sul palco con la musica di Adam Raised A Cain in sottofondo e tiene un discorso bellissimo alternando, come è solito fare Bruce, tratti divertenti a momenti di grande intensità. Sebbene la carriera di Jackson Browne negli ultimi decenni abbia un profilo sicuramente più basso (ma di certo non meno intenso e appassionato) rispetto agli anni Settanta e Ottanta,  molte sue canzoni sono autentici capolavori che ancora adesso reggono tranquillamente il test del tempo

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Springsteen e Obama in 5 episodio del podcast ‘Renegades: Born in the USA’

Il quinto episodio del podcast Renegades: Born In The USA  che vede protagonisti Bruce Springsteen e Barack Obama, è  intitolato “Every Man For Himself: Money And The American Dream” ed è una lunga riflessione su come sia cambiata l’economia americana, su come si sia aggravata la disuguaglianza sociale e su come “nella caccia all’onnipotente dollaro si siano persi alcuni dei valori della comunità, della solidarietà e della condivisione”. Bruce ha raccontato di come sia cambiato, nel corso della vita, il rapporto con il suo American dream, Leggi tutto “Springsteen e Obama in 5 episodio del podcast ‘Renegades: Born in the USA’”

Accadde oggi: 15 Marzo 1999, Bruce Springsteen entra nella ‘Rock and roll hall of fame’

 

Bruce entra nella ‘Rock and roll hall of fame’ per i suoi 25 anni di carriera.

La cerimonia si svolge al Waldorf-Astoria di New York il 15 marzo 1999. Dopo il discorso introduttivo di Bono, Bruce sale sul palco e prende la parola, dedicando il premio a sua madre, e al contempo, ricordando come senza suo padre non avrebbe avuto niente su cui scrivere. Ringrazia poi il suo manager Jon Landau e ogni membro della E Street Band singolarmente, chiamandoli uno alla volta sul palco con sè. Un’ora dopo, Bruce e la band saranno di nuovo sul palco per suonare The Promised Land, Backstreets, Tenth Avenue e In The Midnight Hour (quest’ultima con la partecipazione di Wilson Pickett). Infine insieme a Bono, Billy Joel, Dion e Paul McCartney daranno vita a una memorabile jam session con i brani What’d I Say, People Get Ready, Long Tall Sally, Let It Be.

Bono nel discorso di inserimento di Springsteen alla Hall of Fame Leggi tutto “Accadde oggi: 15 Marzo 1999, Bruce Springsteen entra nella ‘Rock and roll hall of fame’”

Chiude il GoodFellas, lo storico locale che ci ha regalato momenti indimenticabili

Quando chiude un locale come il GoodFellas è una sconfitta per tutti.  E’ una sconfitta per il suo proprietario Bob Gallino, che ci ha sempre creduto e tanto investito, in passione ed energie fisiche ed economiche. Una sconfitta per coloro che coadiuvavano Bob, da Salvo Parrella e Antonio Gallo a tutti i ragazzi che vi lavoravano. E’ una sconfitta per la città che ha perso l’ultimo baluardo per la musica live. E’ una sconfitta per la cultura, perché musica è cultura, e certe perdite andrebbero assolutamente scongiurate.

Vittima del Covid e colpito e affondato dalla crisi economica, ma anche dall’indifferenza nella quale si è consumata questa brutta pagina di cronaca cittadina, nonché dal cinismo e dall’ignoranza di alcuni attori della vicenda, il GoodFellas ha chiuso i battenti dopo 13 anni di attività, che lo hanno visto centro propulsore di energia, vivacità, progetti, musica di qualità e cultura. Le sue mura vibrano ancora di quella musica che tanto ci ha fatto divertire ed emozionare, suonata da cover band, gruppi emergenti o molti artisti noti come Stef Burns, Shawn Jones e Piero Pelù che sceglievano quel palco – “relativamente” giovane ma già storico – perché punto di riferimento imprescindibile per chi volesse suonare/ascoltare musica live in città. E l’atmosfera era quella giusta per fare rock – non patinata da night club o un po’ stucchevole “finto rock” – ma quella autentica, calda, essenziale ed avvolgente, dove tra il palco e i tavolini potevi incontrare amici o fartene di nuovi, mangiare e bere birra, ascoltare la musica o scatenarti fino a che non eri esausto. Perché ogni volta era una gran bella festa. Per il Pink Cadillac il GoodFellas ha significato moltissimo. E’ stato un punto di riferimento costante negli anni e il luogo dove si è consolidato il nostro gruppo. Gli artisti che invitavamo a suonare a Napoli da Graziano Romani a John Strada, da Joe D’Urso (New Jersey) a La Terza Classe – e ancora Lorenzo Semprini, Daniele Tenca, Renato Tammi, Antonio Zirilli, Luca Milani, Fabio Melis, The Backstreets, Ciro Marotta, Antonello Cacciotto, Carlo Ozzella e… last but not least, Lello Pastore e The E-ssentials, straordinaria tribute band di Bruce Springsteen, che da quel palco ci ha regalato divertimento a profusione – è al GoodFellas che davamo sempre il nostro appuntamento. Bastava chiedere a Bob, e Bob riusciva a realizzare il tuo progetto con una mentalità e una serenità che, prima ancora che da imprenditore, è sempre stata da grande amante del suo mestiere e da appassionato e profondo conoscitore di musica. Salvo Perrella al mixer audio era una sicurezza per tutti gli artisti che si esibivano e che si affidavano nelle sue abili mani. Quante serate live, quanti anniversari del Pink Cadillac, quanta gente conosciuta con la tua stessa passione, quanto divertimento, quante emozioni condivise.

Le parole di Bob arrivano dritte al cuore:

“Io sono Bob Gallino, fondatore del GoodFellas che dal 2008 è stato l’ultimo baluardo della musica live; musica di quella suonata con batteria e chitarra elettrica, di quel genere che visse bene negli anni ’80 e alla fine degli anni ’90 andò a scemare. Il GoodFellas, nel cuore del Vomero, ha attirato a se per 12 anni due generazioni di ragazzi per il semplice gusto di aggregarsi e di andare a sentire quel solista piuttosto che quell’altra band, o per la scusa del panino o della birra.

Io sono Bob Gallino e il GoodFellas era la mia attività fatta di arte, cultura, musica: svariate piece teatrali, meeting culturali e sociali, incontri con gli alunni di conservatori e scuole musicali, contest musicali e per non parlare dei concerti, i cosiddetti live: Stef Burns, Robben Ford,Greg Howe, Kiko Lourerio, Neil Zaza, Shawn Jones, Corrado Rustici, Peppino D’Agostino, Andrea Palazzo, Federico Poggipollini, Will Hunt, Juan van Emmerloot, Dennis Chambers, Marco Minnermann, Alfredo Golino, Luca Martelli, Roby Pellati, Billy Sheehan, Stuart Hamm, Max Gelsi, Antonio Righetti, Claudio Golinelli, Martin Allcock, Claudio Simonetti, Piero Pelù, Raiz, Erminio Sinni e tanti, tanti altri, per non parlare di tutti i tributi e gli omaggi e tutte le band inedite che abbiamo accolto ed aiutato a formare nel corso del tempo.Tutti professionisti della musica che si esibivano nel mio locale, tutti abituati ai grandi palchi che passavano volentieri una serata con me, con Noi.

Io sono Bob Gallino e la pandemia, un governo impreparato, un comune assente, un proprietario senza scrupoli, una Giuria poco attenta hanno fatto sì che il GoodFellas interrompesse la sua attività, che non sia più cultura, suoni, vita. Oggi non lo accetto e non ho ancora metabolizzato il lutto. Forse oggi cammino con lo sguardo calante e con la tristezza nel cuore, ma ho intravisto un bagliore di positività. Le persone che amavano il Good Fellas si sono fatte sentire, hanno mostrato la loro solidarietà e non è poco per me! Non so se mi aprirò un altro locale e se si chiamerà GoodFellas ma so che voi mi seguirete e so che seguirete il mio nome perché io sono Bob Gallino (quello col sorriso e con i dread)”.

Dritte al cuore sì, ma anche come un pugno nello stomaco. In tanti abbiamo manifestato solidarietà a Bob, ma il dato di fatto è che un coraggioso imprenditore della musica e della cultura come Bob è stato lasciato solo dalle istituzioni, e a farne le spese oggi non sono solo lui e il suo staff ma l’intera città. Una città che da oggi è più povera.

Accadde oggi: 14 Marzo 2005, Bruce Springsteen introduce gli U2 nella Rock n’ Roll Hall Of Fame

U2’s Bono with Bruce Springsteen performing following the band’s induction at the 20th Annual Rock and Roll Hall of Fame Induction Ceremonies at the Waldorf-Astoria Hotel in New York City, New York 3/14/05 Photo from web

Gli U2 furono ammessi nella Rock and Roll Hall of Fame nel corso di una cerimonia svoltasi il 14 marzo 2005 presso il Waldorf Astoria di New York. A presentare il quartetto irlandese al pubblico riunito nella maggiore sala dell’albergo, una personalità d’eccezione: Bruce Springsteen. Il Boss, che ha definito gli U2 “i custodi di alcune tra le migliori architetture soniche nel mondo del rock’n’roll”, ha poi scherzato dando dell’”irlandese matto” a Bono. Tra i due fu di fatto uno scambio di cortesie, visto che nel 1999 era stato Bono ad ammettere Springsteen alla Hall of Fame. Gli artisti, per poter essere ammessi nella Hall, devono aver pubblicato un disco almeno 25 anni prima della richiesta. Leggi tutto “Accadde oggi: 14 Marzo 2005, Bruce Springsteen introduce gli U2 nella Rock n’ Roll Hall Of Fame”

50 ANNI FA LA MORTE DI JIMI HENDRIX

Rock+Evolution=REVOLUTION

Sono trascorsi 50 anni da quando il mondo ha perso colui che viene ritenuto il più grande chitarrista di tutti i tempi e, con Elvis Presley e i Beatles, una delle più grandi icone pop degli anni ’60. Hendrix fu davvero uno straordinario musicista, forse il primo grande chitarrista nell’intera storia della musica che ne rivoluzionò il suono.
Nato a Seattle il 27 novembre 1942, Jimi Hendrix dal punto di vista strettamente tecnico ebbe il merito di aprire nuovi orizzonti al suono della chitarra elettrica, strumento per eccellenza della musica rock. Il suo stile resta unico nella storia della musica moderna, tanto da ritrovarsi sistematicamente in testa a tutti i sondaggi dei critici musicali di tutto il mondo, e al primo posto nella classifica dei 100 migliori chitarristi della rivista Rolling Stone, superando Jimmy Page e Eric Clapton. La sua caratura come chitarrista è paragonabile a quella del genio di Mozart nella musica classica e a quella del leader dei leader della musica Jazz, Miles Davis.
Cominciò a suonare la chitarra a undici anni e a sedici lasciò la scuola per darsi al vagabondaggio. Incominciò a guadagnarsi da vivere suonando in piccole band di rhythm and blues e di rock and roll. Si racconta che agli inizi – come molti chitarristi poveri del blues agli inizi della loro carriera – realizzò una sorta di cordofono con una scatola di sigari alla quale unì un elastico. Il primo approccio con gli strumenti musicali avvenne con una chitarra per destri – sebbene fosse mancino – che imparò a suonare in maniera rapida capovolgendola e rivelando da subito quella dote su cui fondò tutta la sua carriera. Virtuosismo e sperimentazione trovarono in Hendrix un’espressione mai osata prima, in cui confluirono tecnologie elettriche, amplificazione e improvvisazione, rock, blues e jazz. La sua tecnica arrivò ovunque, con corde più spesse per dare un suono più intenso e ricco, e sfruttò tutti gli effetti sonori (distorsioni, delay, wah-wah), per espandere il suo inconfondibile sound lungo scale inesplorate alla ricerca del suono perfetto. Tutta la gestualità della mano, del braccio, persino della bocca, divennero funzionali ai nuovi suoni alla chitarra: suonò con l’intero palmo della mano, con i denti, con il gomito, persino con l’asta del microfono pur di piegare le note al suo volere, con performance ed effetti inediti e strabilianti.
Jimi Hendrix venne trovato morto il 18 settembre 1970 in un appartamento in Germania che aveva affittato per il live del 6 settembre al Festival di Fehmarn. Sebbene la vita artistica dell’icona del rock si sia consumata in soli 4 anni, una delle più brevi che si ricordino, la sua straordinaria intensità – con ben tre album in studio, due album live, dodici singoli e addirittura due raccolte – la rende una delle più famose della storia della musica. Sono stati pubblicati addirittura undici album postumi, tra raccolte e progetti che Hendrix aveva in programma per la sua carriera. Jimi Hendrix è stato introdotto nella Rock and Roll Hall of Fame nel 1992.

Tutti i premi e le esibizioni di Springsteen ai Grammy Awards

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Da oggi è disponibile su springsteenarchives.org e sulla pagina Facebook degli Archives una nuova interessante puntata di Soundstage, la serie mensile online presentata dagli Springsteen Archives and Center for American Music della Monmouth University di West Long Branch, durante la quale il produttore Ken Ehrlich e il giornalista Bob Santelli presentano tutte le esibizioni di Springsteen ai Grammy Awards. Per la 63a edizione dei Grammy Awards, lo ricordiamo, l’album Letter to You di Springsteen – pur acclamato dalla critica e ai primi posti di tutte le classifiche musicali nel mondo – non è potuto rientrare nella lista delle nominations perché rilasciato alla fine del 2020, ovvero “fuori tempo massimo” per la candidatura. Ricordiamo che  a partire dal 1995, anno in cui si aggiudicò ben 4 premi con il brano “Streets of Philadelphia”, Bruce ha vinto 20 Grammy e ha ricevuto 50 nominations.

Ripercorriamo la storia dei premi e delle presenze di Springsteen ai Grammy nel corso degli anni. Leggi tutto “Tutti i premi e le esibizioni di Springsteen ai Grammy Awards”